Diatomea: cosa sono, ambiente e classificazione

diatomea

La diatomea è una microalga acquatica che prolifera sia in acqua dolce che in acqua salata e in ambienti salmastri, su terreni umidi e nei climi rigidi e rappresenta una fra le più importanti fonti di ossigeno della Terra.

Appartenenti al regno protista (divisione Bacillariophyte e classe delle Bacillariophyceae), le diatomee sono alghe brune unicellulari eucariotiche ed autotrofi che vivono tanto isolate quanto in colonie numerose.

Diatomee: generi e specie

A seconda dell’ambiente acquatico in cui si trovano e a seconda delle caratteristiche chimiche, fisiche, idrologiche e geografiche in cui vivono e proliferano, le diatomee possono essere catalogate in diverse specie e generi.

Per l’identificazione di una diatomea, e per la sottoclassificazione in genere e specie, bisogna innanzitutto procedere con l’osservazione al microscopio al fine di valutare la dimensione, la forma e la disposizione di alcuni elementi fondamentali: si parte dall’osservazione del frustulo, ossia la parete cellulare delle diatomee (composta in prevalenza da silice amorfa idrata), e si osservano le sue placche valvari (il frustulo è costituito da un’epivalva, ossia la valva superiore, e da un’ipovalva, ossia una valva inferiore) sulla cui superficie si ritrovano delle strie, diversificate in coste, pori e alveoli; l’osservazione – e la valutazione – di questi elementi dà la possibilità di comprendere di fronte a quale specie e genere di diatomea ci troviamo.

Diatomee: la struttura cellulare

Si è detto che le diatomee sono costituite da una parete cellulare detta frustulo che presenta placche valvari superficiali a loro volta “ornate” da strie (coste, pori, alveoli); osservando al microscopio una diatomea possiamo studiare tanto la vista valvare (una prospettiva visiva in cui osserviamo al contempo superficie superiore e superficie inferiore del frustulo) quanto la vista connettivale (una prospettiva “laterale” in cui del frustulo sono visibili, sovrapposte, entrambe le valve); alcune specie di diatomee presentano, inoltre, sul loro proprio frustulo una fenditura di struttura complessa – denominata rafe – che forma noduli centrali ala struttura principale e le cui forme e dimensioni, variando in base al genere e alla specie delle diatomee, forniscono informazioni ulteriori al fine della classificazione delle stesse.

Diatomea: classificazioni d’ordine e specie

A seconda di simmetria e morfologia del frustulo e a seconda degli elementi superficiali delle strie, è possibile suddividere le diatomee nell’ordine delle Biddulphiales (detto anche ordine delle Centralis) e nell’ordine delle Bacillariales (detto anche ordine delle Pennales): del primo fanno ordine parte le diatomee centriche, che sono costituite da simmetria raggiata, mancano di rafe e sono principalmente alghe di ambiente marino, mentre del secondo ordine fanno parte le diatomee pennate, che presentano valve a simmetria bilaterale rispetto alla struttura longitudinale, possono presentare rafe o meno – classificate in arafidee (se mancano di rafe), monorafidee (presenza di rafe su di una sola valva), birafidee (presenza di rafe su entrambe le valve) – e sono caratterizzate da un frustulo ellittico, bastoncellare o a “navetta” e proliferano in ambienti acquatici di varia natura; fra le diatomee pennate bentoniche, inoltre – sottoclassificabili in epilitiche, epifitiche, epipeliche, epipsammiche ed epizoiche – molte vengono ad essere indicatrici delle condizioni idrico-ambientali del contesto in cui attecchiscono.   

Diatomea: dalla diatomea alla diatomite

I depositi fossili di diatomee sedimentatisi lungo il tempo formano la diatomite, chiamata anche “farina fossile”, sabbia di diatomee, terra diatomacea e kieselgun; la composizione chimica presenta carbonato di calcio e diossido di silicio in percentuali variabili a seconda della loro collocazione geografica e dell’età geologica del deposito fossile.

Fonte dell’immagine in evidenza:

https://es.wikipedia.org/wiki/Diatomea#/media/Archivo:Diatoms_through_the_microscope.jpg

A proposito di Roberta Attanasio

Redattrice. Docente di Lettere e Latino. Educatrice professionale socio-pedagogica. Scrittrice. Contatti: [email protected] [email protected]

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