Ding Ling e il Diario della signorina Sofia

Ding Ling e il Diario della signoria Sofia

Ding Ling (丁玲), pseudonimo di Jiang Bingzhi, è stata tra le prime scrittrici femministe cinesi. Fu protagonista della cosiddetta prima ondata di femminismo in Cina e delle rivolte del movimento del 4 maggio.

Biografia
Ding Ling nasce nel 1904 e muore nel 1986.
Un aspetto fondamentale nella vita dell’autrice è stato la figura materna; Ding Ling ebbe una madre estremamente emancipata, per l’epoca, che le permise di studiare e viaggiare. La madre influenzerà molto lo sviluppo della personalità dell’autrice e, conseguentemente, la sua scrittura.
Nel 1920 Ding Ling si trasferisce, da sola, a Shanghai, per sfuggire ad un matrimonio combinato. Qui frequenterà una scuola progressista retta da una donna femminista.
Aderirà, inoltre, al partito comunista, configurandosi come uno dei membri più attivi.
Nel 1928 si trasferisce a Pechino dove conosce il suo futuro marito, con il quale avrà sempre un rapporto libero ed aperto.
In seguito alla morte del marito, per il suo coinvolgimento politico, Ding Ling deciderà di dedicare la propria scrittura unicamente a tematiche politiche e sociali, venendo per questo anche arrestata nel 1933.
È oggi studiata e ricordata come la madre del femminismo cinese, in particolare per un saggio che scrisse negli anni ’40 in merito alla questione dell’8 marzo.

Stile ed opere
Per quanto riguarda lo stile dell’autrice, si può affermare che la sua scrittura si adatta e si evolve a seconda del contesto politico e sociale in cui scrive.
Le sue opere sono caratterizzate da un tono fortemente personale. Tra queste è importante ricordare la raccolta di racconti Manke, ispirata all’opera del francese Flaubert, Mon cœur, e il suo capolavoro Il diario della signorina Sofia.

Il diario della signorina Sofia
In cinese 煞费女士的日记 (Shāfēi nǚshì de rìjì) è considerata essere, nell’ambito della letteratura cinese, la prima opera per le donne scritta da una donna.
Il racconto fu pubblicato, per la prima volta, nel 1928 sulla rivista di narrativa dell’Associazione per gli Studi Letterari.
La Sofia protagonista, a cui si fa riferimento nel titolo, si ispira ad una Sofia russa, personaggio famoso all’epoca per essere un’anarchica che tentò di uccidere lo zar.
Sofia vive nel contesto del 4 maggio ed è stata definita dalla critica come una delle prime eroine della letteratura cinese moderna.
Trama: Il racconto ruota intorno alla vita di questa donna che si trova in un sanatorio perché malata di tubercolosi. Sofia si trova in un momento di forte confusione, sta cercando di capirsi e soprattutto di scoprire la propria sessualità. All’inizio del racconto, infatti, si trova particolarmente scossa in seguito alla perdita della donna di cui si scopre essere innamorata. Tuttavia, ella non smette di provare attrazione anche verso gli uomini, soprattutto si sentirà sempre legata ad un misterioso uomo proveniente da Shanghai, con il quale non avrà mai un rapporto fisico, bensì solo platonico.
Sofia si tormenta nel cercare di scoprirsi, provando un senso di colpa nel descrivere le sue stesse fantasie sessuali.
Scrive questo diario sotto richiesta della donna che amava, prima che questa morisse.
Tematiche: Il tema principale su cui si costruisce il racconto è sicuramente quello della sessualità, nello specifico il risveglio sessuale. Interessante è il fatto che, per la prima volta, si tratti del tema dal punto di vista della bisessualità. Ritroviamo anche in questo racconto, come in molti altri del periodo, la sessualità vista come frustrazione. Questa immagina veniva utilizzata, in realtà, come metafora della passività dei cinesi in quel periodo nei confronti delle potenze straniere e del clima di rivoluzione che serpeggiava.
Altra tematica sviluppata è sicuramente quella della condizione della donna e della lotta all’emancipazione. Sofia è un personaggio costruito secondo l’ideale di donna occidentale, è una donna che legge, studia, scrive, pensa. Vuole essere un invito alle donne cinesi a risvegliarsi e lottare per l’emancipazione.
Emblematica è la metafora studio-malattia che si ritrova nel testo: i medici ritengono che Sofia si sia ammalata perché ha passato troppo tempo a studiare; dunque, per guarire, le consigliano di smettere di farlo. Tuttavia, Sofia si rifiuterà di seguire il consiglio dei medici e continuerà a studiare. Metaforicamente lo studio rappresenta proprio l’emancipazione femminile, i medici vorrebbero persuadere Sofia a smettere di studiare e dunque a smettere di lottare per emanciparsi.
Stile ed influenze: L’opera è scritta tutta sul modello del monologo interiore.
Un’opera occidentale che ha influenzato l’autrice Ding Ling nella stesura del testo è stata, sicuramente, Casa di Bambola dell’autore norvegese H.Ibsen.

“我自己是女人,我会比别人更懂得女人的缺点,我却更懂得女人的痛苦.”
Io stessa sono una donna e, in quanto tale, sono in grado di capire meglio di altri le debolezze delle donne e, ancor di più, posso comprenderne più profondamente le sofferenze.”

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

A proposito di Alessia Nastri

Studentessa di venti anni iscritta all'università l'Orientale di Napoli. Appassionata dell'arte in ogni sua forma, amo particolarmente leggere e studiare le letterature. La mia personalità si costruisce su pochi aspetti: i libri, la scrittura, Taylor Swift e la mia frangetta.

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