Dipinti del Louvre: i 5 più celebri

Dipinti del Louvre: i 5 più celebri

Il Museo del Louvre rientra nella lista dei musei più conosciuti, apprezzati e suggestivi di tutto il mondo, a cui si aggiunge anche il prestigio delle opere che si conservano al suo interno. Infatti, tra i tanti capolavori che è possibile ammirare, ci sono alcuni dipinti del Louvre che godono di una grande fama e che sono diventati un vero e proprio manifesto dell’arte a livello internazionale.

Scopriamo insieme quali sono i 5 dipinti del Louvre più celebri

1. La Gioconda

Dipinti del Louvre: i 5 più celebri

Indubbiamente quando si parla del Louvre non si può evitare di menzionare il quadro che più suscita interesse e fascino nel mondo, ovvero La Gioconda del genio Leonardo Da Vinci. Questo è tra i primi indiscussi dipinti del Louvre ad attrarre i visitatori da ogni nazione e a rappresentare uno dei perni dell’arte italiana all’estero. Iniziato a Firenze intorno al 1503-1506 e poi ripreso nel 1513-1515, La Gioconda – conosciuta anche come la Monna Lisa – ritrae una donna fiorentina, Monna Lisa Gherardini, moglie di Francesco del Giocondo, immortalata in una posa di tre quarti, al di qua di un parapetto, mentre alle sue spalle si estende un paesaggio deserto e roccioso con due laghi e un ponte. Entrambi, sia figura che paesaggio, si fondono in un tutt’uno. La donna poggia il braccio sinistro sul bracciolo di una sedia, mentre la mano destra è poggiata su quella sinistra; lo sguardo e l’accenno di un lieve sorriso sembrano seguire chiunque la guardi e ovunque ci si sposti. I contorni sfumati e poco precisi rendono l’immagine non del tutto sicura e definitiva, motivo per cui lo spettatore è catturato costantemente dal desiderio di indagarne e percepirne meglio le sue forme.

2. La Vergine delle rocce

Sempre della mano di Leonardo da Vinci è La Vergine delle rocce, un altro dei dipinti del Louvre più conosciuti e ammirati di sempre. Il dipinto fu realizzato tra il 1483-1486, poco dopo l’arrivo dell’artista a Milano; la scena è ambientata in un luogo ombroso e roccioso – probabilmente perché l’opera era destinata alla chiesa paleocristiana di San Francesco Grande, una chiesa andata distrutta che sorgeva su un precedente cimitero cristiano – oltre il quale si intravedono sprazzi di luce e un paesaggio lontano fatto di acqua e monti. Le figure rappresentate sono rispettivamente la Vergine, il Bambino, San Giovannino e un angelo, i cui volti e parti del corpo sono costruiti attraverso un gioco di luci e ombre. La Vergine è al centro dell’opera ma in una posizione più arretrata; allunga il braccio destro per abbracciare San Giovannino, mentre questo è in adorazione del Bambino, e con la mano sinistra rivolge un gesto protettivo sulla testa del figlio benedicente. L’angelo, invece, è in ginocchio e sorregge il Bambino, mentre rivolge lo sguardo allo spettatore e gli indica San Giovannino, come a simboleggiare l’importanza che questa figura ha nella preparazione della strada del Redentore.

3. Il Giuramento degli Orazi

Spostandoci più in là con i secoli, ci si imbatte ne Il Giuramento degli Orazi, un altro dei dipinti del Louvre più famosi realizzato dall’artista francese Jacques-Louis David nel 1784. L’opera, fatta su commissione del re di Francia Luigi XVI, raffigura una scena tratta dalla storia della Roma monarchica quando, durante il regno di Tullo Ostilio, avvenne lo scontro tra gli Orazi e Curiazi per via delle ostilità sorte tra Roma e la città di Albalonga. Tutti morirono ad eccezione di un solo dei fratelli Orazi che, salvandosi, decretò la vittoria di Roma. Nel dipinto sono raffigurati i tre fratelli Orazi, abbracciati, in procinto di prestare il loro supremo giuramento alla patria; le figure sono poste all’interno di una casa romana illuminata e sul fondo appaiono dei pilastri oltre i quali si apre un porticato, dove si intravedono i vari ambienti dell’abitazione. Ai tre fratelli si aggiungono anche altre figure nella scena: il vecchio padre, al centro, mentre sorregge le spade che sta per consegnare ai suoi figli, e a destra le donne della famiglia affrante e abbandonate nel loro dolore e nella rassegnazione per ciò che accadrà.

4. La zattera della Medusa

Uno dei dipinti del Louvre più importanti dell’arte ottocentesca è senz’altro La zattera della Medusa dell’artista Théodore Géricault, un’opera di grandi dimensioni realizzata nel 1819. Il soggetto scelto per la rappresentazione di questa tela proviene da un fatto di cronaca: la scena mostra le poche persone scampate al naufragio della nave francese Medusa – che si inabissò al largo delle coste africane nel 1816 – nel momento in cui avvistano in lontananza un’altra nave che li porterà in salvo. Tutti sono accalcati in quel poco che resta del relitto che galleggia fra le onde alte e cupe, al di sopra del quale si apre un cielo che poco a poco comincia a rischiararsi. Tra i corpi scolpiti degli uomini, che si toccano e si sfiorano tra loro e rivolgono lo sguardo verso l’orizzonte, ce n’è uno in particolare che sventola in aria un panno di colore rosso e bianco. Ci sono poi in primo piano i cadaveri delle persone morte in mare che testimoniano la lunga sofferenza patita al momento del naufragio, il tutto reso da un senso di drammaticità ed eroicità allo stesso tempo.

5. La Libertà che guida il popolo

Infine, tra gli immensi e prestigiosi dipinti del Louvre spicca La Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix, realizzato nel 1830 come simbolo della lotta per la libertà del popolo francese in seguito ad alcune vicende storiche importanti. Si può notare come Delacroix abbia scelto di unire nel suo dipinto le varie classi sociali e persone di tutte le età nella lotta comune: ci sono il popolano, il militare, il monello e il borghese (quest’ultimo è un possibile autoritratto dell’artista stesso). Si può capire che la scena ha luogo a Parigi, per via dello sfondo che restituisce in lontananza le due torri della Cattedrale di Notre-Dame, e che l’insurrezione sia piuttosto estesa – il fumo degli spari e degli incendi, la polvere del popolo insorto suggeriscono questa idea. La figura che spicca al centro del dipinto è una donna con la testa di profilo, che indossa una veste antica a seno scoperto – allegoria della Libertà – e ha la bandiera tricolore della Francia in una mano e un fucile nell’altra. La donna, oltre che incitare gli insorti a seguirla, dà l’impressione di invitare chiunque guardi da fuori a seguirla nella medesima lotta.

 

Fonte immagine in evidenza: Pixabay – Fonte immagini articolo: Wikipedia

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Studentessa presso l'Università "L'Orientale" di Napoli

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