Dipinti di Canaletto, 3 da conoscere assolutamente, ma prima scopriamo chi era.
Canaletto, il cui vero nome era Giovanni Antonio Canal (Venezia, 1697-1768), è stato un pittore italiano del Settecento, considerato uno dei massimi esponenti del vedutismo. Questo genere pittorico, che si affermò nel XVIII secolo, si caratterizza per la rappresentazione dettagliata e realistica di ampi spazi urbani, in particolare di città come Venezia, Roma e Napoli. Le vedute di Canaletto, in particolare quelle di Venezia, sono celebri in tutto il mondo per la loro precisione, la loro luminosità e la loro capacità di catturare l’atmosfera unica della città lagunare.
Canaletto: vita, stile e importanza nella storia dell’arte
Antonio Canal, detto il Canaletto: un artista veneziano del Settecento
Giovanni Antonio Canal, universalmente noto come Canaletto, nasce a Venezia nel 1697, in una famiglia di artisti (il padre era pittore di scenografie teatrali). Si forma a Venezia e a Roma, dove entra in contatto con le opere dei primi vedutisti. Tornato a Venezia, si dedica interamente alla pittura di vedute, diventando in breve tempo uno degli artisti più richiesti e apprezzati della città, e non solo, affermandosi in tutta Europa, e in particolare in Inghilterra.
Il vedutismo: un nuovo genere pittorico
Il vedutismo è un genere pittorico che si sviluppa nel Settecento, soprattutto a Venezia. I vedutisti si concentrano sulla rappresentazione di ampi spazi urbani, con una particolare attenzione alla resa della prospettiva, dei dettagli architettonici e degli effetti atmosferici. Le figure umane, pur presenti, assumono un ruolo secondario rispetto al paesaggio urbano. Questo genere pittorico nasce anche grazie alla diffusione del Grand Tour, il viaggio in Italia compiuto dai giovani aristocratici europei, che desideravano portare con sé un ricordo delle città visitate.
Lo stile di Canaletto: precisione, prospettiva e luce
Lo stile di Canaletto è caratterizzato da una straordinaria precisione nel disegno, da una rigorosa applicazione delle leggi della prospettiva e da una magistrale resa della luce e degli effetti atmosferici. Le sue vedute sono ricche di dettagli minuziosi, che contribuiscono a creare un’immagine estremamente realistica e suggestiva della città. Si ritiene che Canaletto utilizzasse la camera ottica, uno strumento che permetteva di proiettare l’immagine della scena da dipingere su una tela, per ottenere una maggiore precisione nella resa dei dettagli.
I dipinti Canaletto più famosi: le vedute di Venezia
Canaletto ha realizzato numerose vedute di Venezia, che possono essere considerate alla pari di moderne foto ricordo e cartoline della città.
Di seguito, analizzeremo tre dei suoi dipinti più celebri:
Il ritorno del Bucintoro al molo nel giorno dell’Ascensione: una festa veneziana
Questo dipinto, realizzato intorno al 1730, documenta la festa dell’Ascensione, una delle più importanti celebrazioni veneziane, che commemorava la vittoria navale contro la Dalmazia avvenuta nel 998 d.C.
Nell’opera, l’artista raffigura il Bucintoro, la galea dorata del doge, ricoperta di stoffa rossa, mentre fa ritorno al molo di fronte a Palazzo Ducale, dopo la cerimonia dello Sposalizio del Mare.
Sullo sfondo, si riconoscono il Campanile di San Marco, la facciata di Palazzo Ducale e la Basilica di San Marco. L’acqua del bacino di San Marco è resa con grande maestria, con riflessi limpidi e trasparenti. Numerose gondole e altre imbarcazioni affollano la scena, con gondolieri e personaggi in abiti eleganti, che testimoniano l’importanza sociale dell’evento.
Piazza San Marco verso la Basilica: il cuore di Venezia
In quest’opera, realizzata intorno al 1723, Canaletto riproduce la veduta della più famosa piazza di Venezia, Piazza San Marco, considerata il centro vitale, politico e religioso della città.
Ai lati della piazza, si ergono le Procuratie: a destra quelle Nuove e a sinistra quelle Vecchie. Sullo sfondo, si intravede Palazzo Ducale, mentre la Basilica di San Marco domina la scena con la sua imponente facciata.
La piazza è animata da numerose figure umane, che però, come in tutte le opere di Canaletto, sono in secondo piano rispetto agli edifici, che costituiscono il vero soggetto del dipinto.
L’ingresso del Canal Grande: uno scorcio suggestivo
Questo dipinto, realizzato intorno al 1730, raffigura uno degli scorci più suggestivi di Venezia: l’ingresso del Canal Grande, la principale via d’acqua della città.
Nel canale si notano numerose gondole e altre imbarcazioni, animate da figure umane. Sulla sinistra, si erge la maestosa Chiesa di Santa Maria della Salute, con le scale che conducono all’ingresso, dove sono ritratti alcuni senatori.
A destra, si riconosce Palazzo Tiepolo, mentre sullo sfondo si intravedono la Chiesa di San Gregorio e il campanile della Chiesa di Santa Maria della Carità (quest’ultimo crollato nel 1744).
Altre opere di Canaletto e l’eredità del suo vedutismo
Oltre alle vedute di Venezia, Canaletto ha realizzato anche dipinti raffiguranti altre città italiane, come Roma e Napoli, e, durante il suo soggiorno in Inghilterra (1746-1756), numerose vedute di Londra e della campagna inglese. La sua opera ha influenzato profondamente la pittura di paesaggio e di veduta, e il suo stile è stato imitato da numerosi artisti, tra cui il nipote Bernardo Bellotto.
In tutti i dipinti di Canaletto, possiamo ammirare la sua particolare attenzione al realismo, la sua precisione nella resa dei dettagli architettonici e la sua straordinaria capacità di catturare la luce e l’atmosfera di ogni luogo. Le sue opere sono una testimonianza preziosa della Venezia del Settecento, e continuano ad affascinare e a ispirare gli amanti dell’arte di tutto il mondo.
Fonte dell’immagine: Wikipedia