Ilya Repin è un pittore e scultore russo. Nato in Russia, ha studiato all’Accademia di belle arti a San Pietroburgo. Ha speso diversi anni della sua formazione artistica in altri centri artistici e culturali di Europa, come Parigi e Roma, ma non ne è stato particolarmente influenzato. Repin voleva rappresentare nei suoi dipinti la società russa con le annesse difficoltà e particolarità. Ilya Repin, infatti, diventa un esponente del realismo russo, si specializza nei ritratti, nella rappresentazione delle scene di vita quotidiana dei lavoratori e nella rappresentazione di eventi storici di forte impatto per la storia russa. Di fatti, anche i dipinti più famosi di Ilya Repin sono caratterizzati da una forte sensibilità dell’artista al tema sociale russo. La passione di Repin per il melodramma distoglieva la sua attenzione dalla tecnica, nonostante il suo soggiorno a Parigi, l’artista continuava a sentirsi più vicino ai pittori tedeschi rispetto a quelli francesi.
Tra i dipinti di Ilya Repin ve ne presentiamo quattro più famosi:
1. Che libertà! 1903 (What freedom! 1903)
Fonte: Wikimedia Commons
Che libertà! 1903 è uno dei dipinti di Ilya Repin che non rappresenta scene melodrammatiche, ma al contrario, come suggerisce il titolo, è un grido alla libertà. I soggetti del dipinto sono due presunti amanti, che si tengono per mano mentre sfidano le onde di un mare agitato. Lui è sorridente, con le braccia aperte, felice mentre le onde bagnano i vestiti in mezzo al mare, simboleggiando una vittoria contro le convenzioni sociali. Lei sembra divertita insieme al suo amato e gli tiene la mano. Anche le mani strette dei due amanti hanno un significato più profondo che è alla base dei rapporti amorosi: la completa fiducia e il lasciarsi andare anche a ciò che potrebbe sembrare folle, come essere in mezzo al mare mentre si è ben vestiti.
2. I battellieri del Volga (Barge Haulers on the Volga)
Fonte: Wikimedia Commons
I battellieri del Volga è il dipinto di Ilya Repin di massima espressione della sua vena realista. Il dipinto ritrae undici uomini, tutti conosciuti realmente da Repin durante il suo viaggio nelle lande russe. Repin rappresenta da un lato la volontà dei lavoratori di portare al termine il proprio lavoro nonostante la fatica, dall’altro, attraverso la raffigurazione di corpi e volti stanchi, vuole denunciare la disumanità di un lavoro simile. Solamente un ragazzo, posto al centro tra le due file e caratterizzato da un utilizzo dei colori più raggiante e dal corpo eretto e il viso fiero, sembra voler essere l’eroe che nonostante la fatica vuol portare al termine il lavoro di portare la chiatta a riva. Il dipinto fu di gran successo e fu considerato come uno dei dipinti di Ilya Repin rappresentativi del realismo russo.
3. Sadko nel Regno Sommerso (Sadko in the Underwater Kingdom)
Fonte: Wikimedia Commons
Nonostante non sia uno dei dipinti di Ilya Repin raffigurante una particolare scena di vita quotidiana, Sadko è di sicuro tra i dipinti più apprezzati dell’artista russo. Il soggetto dell’opera è Sadko, un musicista e mercante protagonista di diverse bylina che deve scegliere come sposa una delle figlie sirene dello zar del mare, personaggio di diversi racconti folkloristici slavi e di bylina. Dopo aver rifiutato trecento sirene, Sadko sceglie Chernavushka, una sirena che è la personificazione dello spirito del fiume Čërnaja. Il dipinto fu portato a termine a Parigi e lo zar Alessandro III decise di mostrarlo in tutta la sua grandezza nel Museo Russo di San Pietroburgo.
4. Ivan il terribile e suo figlio Ivan il 16 novembre 1581 (Ivan the Terrible and His Son Ivan on November 16, 1581)
Fonte: Wikimedia Commons
Tra i dipinti di Ilya Repin più controversi vi è Ivan il terribile e suo figlio Ivan. Portato a termine tra il 1870 e il 1873, Repin raffigura in questo dipinto il momento in cui Ivan il terribile ha ucciso suo figlio in un momento di forte rabbia. Ivan IV, conosciuto per l’appunto come Ivan il terribile, è stato il primo a definirsi zar di tutte le Russie e a portare avanti l’ideale di Mosca Terza Roma. La personalità di Ivan il terribile era particolare: era conosciuto per i suoi modi violenti ed era temuto da tutti, tant’è che il suo governo iniziato in un’epoca di pace per la Russia, si trasformò ben presto in un regime totalitario. Il suo carattere era ovviamente caratteristico anche dei suoi rapporti familiari.
Si narra che la scena ritratta da Repin nel dipinto sia stata la conseguenza di una violenza dello zar contro la nuora incinta Yelena Sheremeteva, provocandole un aborto spontaneo. Dopo l’accaduto, il figlio dello Zar Ivan Ivanovič cercò di confrontarsi con il padre, il quale, preso da una furia improvvisa, colpì ripetutamente il cranio del figlio fino ad ucciderlo. Repin nel dipinto raffigura il momento in cui Ivan il terribile si rende conto di ciò che avesse fatto, di aver ucciso suo figlio. L’autore dipinge Ivan con gli occhi spalancati, pieni di paura e di rimorso per la morte di suo figlio. Il dipinto molto spesso è stato criticato in quanto considerato troppo crudo e “disgustoso”. Nel 2013 un gruppo di attivisti ortodossi ha cercato di rimuovere il quadro dalla Galleria Tret’jakov perché considerato un insulto alla storia russa.
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