Dollari la mia passione di Zhu Wen: la crisi dello spirito umanistico

Dollari la mia passione di Zhu Wen: la crisi dello spirito umanistico

La  protesta di piazza Tienanmen (天安门事件 – Tiānānmén shìjiàn) fu una serie di manifestazioni popolari di massa che si svolsero principalmente a Pechino dal 15 aprile al 4 giugno 1989, culminando nel cosiddetto massacro di piazza Tienanmen, quando l’esercito cinese aprì il fuoco contro i manifestanti utilizzando fucili d’assalto e carri armati. La stima delle vittime varia da alcune centinaia a diverse migliaia, con migliaia di feriti.

Le proteste scoppiarono a causa della repressione e del controllo mediatico da parte del governo cinese, della richiesta di libertà di stampa, delle riforme economiche cinesi, del governo socialista e della “campagna contro l’inquinamento spirituale”, portata avanti per combattere l’individualismo borghese. La repressione violenta delle proteste di Tienanmen ha rappresentato un duro colpo per gli intellettuali cinesi. L’incapacità di parlare apertamente di ciò che era successo, a causa delle purghe politiche messe in atto dal Partito Comunista, portò molti intellettuali a dover trattare di altri argomenti per non parlare di politica, tra questi, il mercato diventa un tema centrale. Negli anni ’90, tra intellettuali cinesi — scrittori, artisti, filosofi e storici —emerge il dibattito sulla crisi dello spirito umanistico, un fenomeno caratterizzato dalla perdita dei valori umani causata dall’avvento del mercato. Gli intellettuali lamentavano che la cultura cinese stesse cambiando radicalmente: con la nuova logica del profitto e del mercato, il denaro rappresentava l’elemento di maggior rilevanza nella vita delle persone, trascurando gli ideali di emancipazione e preoccupazione sociale. Riusciamo a vedere questa crisi dello spirito in un’opera in particolare: Dollari la mia passione di Zhu Wen.

Dollari la mia passione di Zhu Wen


La crisi dello spirito umanistico era strettamente legata alla crisi della letteratura e del ruolo sociale degli scrittori. Negli anni ’90, la letteratura sembrava aver perso la sua importanza sociale, con un calo di interesse da parte del pubblico. Le riviste letterarie statali, per sopravvivere, cominciavano a pubblicare contenuti più sensazionalistici e di narrativa popolare, con un conseguente abbassamento della qualità delle opere. Molti scrittori, di fronte a questo declino, decidevano di abbandonare i loro posti statali per immergersi nel mercato, a costo di un cambiamento di stile per adattarsi alle esigenze del mercato. Mentre negli anni ‘80 abbiamo una sperimentazione letteraria che mirava a superare limiti creativi e a sviluppare nuovi linguaggi, questi quasi scomparvero del tutto negli anni ’90. La letteratura si normalizzò, tornando a uno stile realistico e piatto.  

Le due principali tendenze letterarie degli anni ’90 erano la “letteratura della nuova condizione” e la “scrittura personale“. Queste tendenze, pur non essendo del tutto distinte, si sovrapponevano: la letteratura della nuova condizione descriveva la nuova realtà dell’individuo nella Cina del socialismo di mercato, spesso attraverso racconti realistici ambientati nel presente urbano. Queste narrazioni erano generalmente in prima persona, con il narratore che si confondeva con l’autore, rappresentando una realtà frammentaria e immediata senza tentare di spiegarla. La scrittura personale, invece, metteva al centro l’individuo e la sua esperienza personale. Poteva essere autobiografica o semi-autobiografica, focalizzandosi sull’interiorità e la vita privata del personaggio. Queste tendenze riflettevano un’epoca di transizione e di rifiuto della società. L’individuo urbano si trovava immerso in un ambiente sfuggente e incomprensibile, e sia la letteratura della nuova condizione che la scrittura personale esprimevano questo smarrimento.

Questa crisi dello spirito umanistico, causata dall’economia di mercato e dalla perdita del ruolo politico-sociale degli intellettuali, segnalava un cambiamento profondo nella cultura e nella società cinese degli anni ’90. Scopriamo insieme una delle opere più rappresentative della letteratura della nuova condizione: Dollari la mia passione di Zhu Wen.

Zhu Wen, prolifico autore degli anni ’90, è noto per numerose novelle e per il romanzo “Se non è amore vero allora è spazzatura“. Successivamente come molti autori facevano, cambiò rotta, abbandonando  la scrittura per dedicarsi al cinema. Tra le sue opere più rappresentative vi è “Dollari la mia passione“, una novella del 1994  di circa 50 pagine che riflette sulla letteratura e sulla società cinese contemporanea.  Ironicamente il protagonista di “Dollari la mia passione” di Zhu Wen è ononimo all’autore, creando un’ambiguità che induce i lettori a credere in una corrispondenza tra narratore e autore. Zhu Wen, il personaggio, abbandona il suo lavoro in fabbrica per dedicarsi alla scrittura a tempo pieno, un percorso simile a quello dell’autore stesso. Tuttavia, la storia si distingue per il ritratto grottesco e parodico della vita del protagonista, che appare come un individuo ossessionato dal sesso e dal denaro. Ambientata in una città trasformata dal consumismo del socialismo di mercato, la storia mette in evidenza la superficialità e la mercificazione della società cinese degli anni ’90. Zhu Wen e suo padre vagano senza scopo, esplorando tematiche come la prostituzione e l’ossessione per il denaro. La novella Dollari la mia passione critica in modo ironico la generazione precedente, rappresentata dal padre idealista, in contrasto con la generazione attuale, dedita al piacere immediato. L’intenzione dell’autore in realtà è la critica alla sua generazione, una generazione che non conosce più il valore di nulla, che cerca in tutti i modi il profitto, arrivando come il protagonista stesso a vendersi.

Attraverso la celebrazione parodica del denaro e del sesso,  Dollari la mia passione di Zhu Wen mette in luce la crisi dei valori e la perdita di significato nella vita umana. Il protagonista, apparentemente inaffidabile, esprime una visione cinica della libertà individuale nella società consumista, suggerendo una nostalgia per relazioni umane più profonde e significative. La novella riflette sulla crisi dello spirito umanistico, evidenziando la trasformazione degli scrittori in meri prodotti del mercato, privi di un ruolo politico e sociale significativo. Dollari la mia passione di Zhu Wen è una critica satirica rivolta alla società cinese post-Tienanmen, che esplora la degradazione dei valori umanistici e l’ossessione per il consumismo, attraverso la lente di un protagonista che incarna la vacuità e il nichilismo della sua epoca.

Fonte immagine di “Dollari la mia passione di Zhu Wen: la crisi dello spirito umanistico” : particolare della copertina libro su amazon.it

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