Donne influenti nel Medioevo: 5 personalità da scoprire

Donne influenti nel Medioevo: 5 personalità da scoprire

Nel Medioevo, epoca in cui le donne hanno subito in gran parte la limitazione della loro libertà, alcune personalità di spicco sono riuscite a distinguersi e a farsi sentire quando ancora non era pubblicamente possibile. In questo articolo vi presentiamo cinque donne influenti del Medioevo che hanno fatto la storia, ma che forse non conoscevate.

1. Matilde di Canossa

Matilde di Canossa è stata una delle donne più influenti del Medioevo, una nobildonna longobarda e marchesa di Tuscia. Protagonista del suo tempo, Matilde aveva nelle sue mani gran parte dell’Italia settentrionale, divenendo marchesa proprio nel periodo in cui, in Toscana, nascevano le prime organizzazioni cittadine nel XI secolo. Con il suo statuto e la sua dimestichezza, Matilde divenne intermediaria nel conflitto tra Papa Gregorio VII ed Enrico IV, in un momento di fragilità per il Paese, diviso dalle lotte tra il Papato e l’Impero. Memorabile è l’episodio dell’ospitalità offerta a Canossa a Papa Gregorio VII, dove l’imperatore Enrico IV dovette chiedere perdono al Papa, attendendo per tre giorni sotto una tempesta di neve per poter arrivare a un accordo che scongiurasse la guerra. Matilde fu una donna estremamente indipendente e pragmatica per il suo tempo. Tuttavia, non lasciò eredi. Rimase incinta durante il matrimonio con Goffredo il Gobbo, ma la bambina morì dopo il parto, creando problemi alla sua morte per la successione del vasto dominio.

2. Ildegarda di Bingen

Tra le donne più influenti del Medioevo figura anche Ildegarda di Bingen, monaca, scrittrice e mistica tedesca. La vita monastica di Ildegarda cominciò molto presto: proveniente da una famiglia aristocratica, a quattordici anni entrò nel monastero benedettino di Disibodenberg, di cui divenne poi badessa. Durante quegli anni, le sue visioni si fecero sempre più nitide e presenti, al punto tale che non poteva più resistervi e doveva metterle per iscritto. Compose quindi la sua prima opera, lo Scivias, in cui narra ventisei visioni. Ildegarda è considerata una delle donne più influenti del Medioevo per le sue conoscenze nel campo delle scienze naturali, avendo scritto un trattato enciclopedico in cui raccoglieva tutto il sapere del tempo riguardo la medicina e la botanica. Ma il contributo più memorabile fu un altro: Ildegarda è stata l’autrice di una delle prime lingue artificiali a noi note. Si tratta di una lingua ignota, che rimanda al latino del tempo, di cui ha creato un vero e proprio alfabeto alternativo, composto da 23 litterae ignotae, che funzionavano come una sorta di codice segreto per decodificare i manoscritti cifrati. Un adattamento, quindi, attraverso cui è stato possibile costruire delle parole tramite abbreviazioni o stravolgimenti linguistici, per esempio Aigonz e Aleganz, che significano rispettivamente “Dio” e “angelo”.

3. Eleonora d’Aquitania

Tra le donne più influenti del Medioevo troviamo anche Eleonora d’Aquitania. Tra le più spregiudicate, Eleonora è nota per il suo spirito libertino e l’abilità diplomatica. Fu regina per due volte: dapprima attraverso il matrimonio con il re di Francia Luigi VII, e poi con Enrico II d’Inghilterra, da cui ebbe un totale di dieci figli, tre dei quali divennero re. Ma Eleonora non era solo bella e desiderata, era una scaltra politica, e il suo ruolo fu centrale nelle trattative riguardanti i possedimenti in Francia, così come durante la ribellione dei suoi figli contro il padre Enrico, che la portò alla prigionia.

4. Caterina da Siena

Caterina da Siena, nata Caterina Benincasa, nacque a Siena nel 1347 in una famiglia molto numerosa. Fervente cattolica già da piccola, a soli sei anni ebbe la visione di Gesù. Da quel momento, Caterina decise di dedicare tutta la sua vita al Signore, motivo per il quale rifiutò il matrimonio che i suoi genitori avevano in serbo per lei. Benché oggi sia ricordata come una delle donne più influenti del Medioevo, Caterina era pur sempre una giovane ragazza audace e convinta delle sue ambizioni; si tagliò perfino i capelli per non apparire bella e accettò la punizione di non poter più uscire di casa. Quando però una colomba si posò sulla sua testa mentre pregava, il padre comprese l’importanza del suo desiderio e le permise di entrare a far parte delle “suore mantellate”, così chiamate per il mantello nero che portavano sul vestito bianco. Da quel momento, Caterina si dedicò ad assistere i poveri e gli ammalati, diventando presto una delle donne più influenti del Medioevo e un punto di riferimento per i cristiani dell’epoca, guadagnandosi la stima delle più alte cariche. La devozione verso il noviziato era talmente forte che, nonostante fosse quasi analfabeta, scrisse più di 400 lettere in cui esprimeva la sua fede, per le quali fu poi proclamata Dottore della Chiesa. Oggi Santa Caterina da Siena è patrona d’Italia, insieme a San Francesco d’Assisi, e patrona d’Europa, insieme a Santa Brigida di Svezia e Santa Teresa Benedetta della Croce.

5. Christine de Pizan

Christine de Pizan, nata a Venezia nel 1364, è la voce che più ha scosso gli animi del suo tempo contro le ingiustizie femminili, una personalità che sicuramente ha fatto la storia tra le donne più influenti del Medioevo. Christine de Pizan è considerata infatti la prima femminista della storia, nonché la prima scrittrice di professione in Europa, quattro secoli prima di Madame de Staël. La sua vita fu diversa da quella delle altre donne del Medioevo, in parte grazie al padre, Thomas de Pizan, italianizzato in Tommaso da Pizzano, che le impartì un’educazione solida: Christine imparò a leggere e scrivere, studiando i più famosi testi di letteratura antica, filosofia e medicina. Tuttavia, anni dopo, quando Christine perse suo padre e il marito, si ritrovò a dover sopperire ai bisogni dei suoi tre figli e della madre anziana. Fu a questo punto che gli studi degli anni precedenti portarono i loro frutti: iniziò a scrivere e ne fece la sua professione, un’attività all’epoca di prerogativa maschile, portando l’attenzione sul ruolo della donna. Christine aprì una bottega di scrittura, ma allo stesso tempo scriveva poesie e ballate, che raccolse in un’opera intitolata Le Ballate, grazie alla quale iniziò a lavorare su commissione per molti nobili dell’epoca. Il suo testo Il libro della Città delle Dame le ha garantito un posto tra le donne più influenti del Medioevo. Scritto nei mesi invernali tra il 1404 e il 1405, quest’opera nacque in risposta ai libri che additavano le donne come inclini a ogni tipo di vizio. Christine dipinge una società utopica in cui la parola “dama” indica una donna nobile di spirito, non di sangue, puntando il dito contro i difetti della condizione femminile, come la mancanza di istruzione e l’isolamento tra le mura domestiche.

Fonte immagine: Wikimedia, Danielclauzier

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