Cos’è la FOMO e come riconoscerla

Cos'è la FOMO

 Cos’è la FOMO?  L’acronimo significa Fear of missing out, ovvero paura di essere esclusi da opportunità o eventi piacevoli come esperienze, interazioni o relazioni sociali. Non è riconosciuto come un disturbo mentale ma come un fenomeno psicologico, il cui nome è comparso per la prima volta in un articolo pubblicato sull’Harvard Business Review da parte di un imprenditore americano, ex studente Harvard, Patrick MgGinnis nel 2004.

Da cosa deriva?

Questa paura è correlata all’uso eccessivo dei social media, i quali alimentano la volontà di sentirsi parte di una rete sociale in totale dinamicità 24 ore su 24.  Gli smartphone permettono di rimanere in contatto e pianificare gli incontri, per cui rimanere sempre attivi aiuta a non mancare mai a un evento irripetibile e a non rischiare di sentirsi esclusi dalle relazioni sociali della propria cerchia di amici. La paura sorge proprio da questa sensazione costante che, a lungo andare, può tradursi in  stati di ansia o senso di inadeguatezza.

I segnali della FOMO

Secondo la Psicologa e Psicoterapeuta sistemico relazionale Valeria Del Gaizo, è importante sapere cos’è la FOMO poiché è  un fenomeno che coinvolge tutti noi, giovani e adulti indistintamente, anche se gli adolescenti di sesso maschile sembrerebbero essere i soggetti più colpiti.
Molto probabilmente, sarà capitato a tutti di vivere delle esperienze di esclusione da parte dei pari in età adolescenziale; tuttavia, si parla di FOMO quando questo aspetto della vita diventa patologico e  la sensazione di disagio va a condizionare il normale funzionamento della vita quotidiana.
Il pensiero principale delle persone che soffrono di questa patologia è che gli altri conducano una vita più appagante della loro e che stiano meglio, sotto una serie di punti di vista.

La FOMO è caratterizzata principalmente da due sintomi, fondamentali:

1) ansia  che altri possano avere delle esperienze piacevoli, appaganti, significative, a cui il soggetto non partecipa;

2) desiderio di controllare i social network con l’intento di vedere cosa fanno gli altri, che esperienze vivono,  tramite un controllo che avviene in maniera ossessiva.

Cos’è  la FOMO per i giovani?

La generazione più colpita da sindrome da FOMO è, senza dubbio, quella dei giovani. Loro sono molto più coinvolti nell’uso degli smartphone e dei social media come Instagram, Facebook, Snapchat, Twitter e condividono momenti o azioni quotidiane, esponendosi inevitabilmente anche alla visione di quelli altrui. La costante esposizione a video o foto di compagni e sconosciuti porta ad avere una percezione alterata della realtà circostante che provoca malessere e lascia credere che gli altri si godano in modo perfetto. Questo genera un confronto insano, senso di inadeguatezzaisolamento sociale. È un meccanismo che crea un circolo vizioso: controllando compulsivamente lo smartphone per non perdersi gli aggiornamenti online, si rischia di limitare il proprio tempo e la possibilità di partecipare attivamente alle dinamiche sociali.

Quali fattori favoriscono l’insorgenza della FOMO?

L’insorgenza della FOMO deriva sia da fattori individuali che sociali. L’uomo è un animale sociale che, da sempre, ha dovuto sentirsi parte di un gruppo  per sopravvivere, poiché l’esclusione comportava  difficoltà nell’approvvigionamento di risorse e rischio di morte. Quest’istinto di sopravvivenza dell’essere umano persiste ancora oggi e si riversa sulla paura di emarginazione dalla socializzazione. Invece, alcune componenti individuali che possono contribuire alla comparsa della FOMO sono l’amartofobia e l’invidia. L’amartofobia è la paura di sbagliare regolata tramite l’osservazione del comportamento comune degli altri che, diventa l’unico corretto e  al quale tutti cercano di rendersi conformi. L’invidia, invece, può nascere dal costante confronto tra il proprio stile di vita e quello degli altri,  sminuito per elevarsi e  non sentirsi in difetto.

Gli effetti della FOMO sul benessere psicologico

Dopo aver visto cos’è la FOMO, è importante essere a conoscenza degli effetti che può avere sul benessere psicologico causando problemi comportamentali dovuti alla pressione e al peso che ci si addossa controllando assiduamente le vite altrui.

 Secondo la Psicologa Valeria Del Gaizo, la conseguenza che ne scaturisce è la dipendenza da smartphone che si esplica poi in:

1) iper-controllo compulsivo dello smartphone;

2) necessità di essere costantemente connessi;

3) incapacità di trattenersi dal leggere eventuali notifiche.

Queste caratteristiche generano nella persona interessata  pensieri ossessivi rispetto alla connessione. Quando questa necessità diventa costante ed ingerente al punto da creare delle difficoltà nelle normali attività della vita quotidiana,  genera  una serie di sintomatologie patologiche come per esempio:

1) ansia sociale;

2) elevati livelli di stress:

3) insoddisfazione;

4) insonnia

5) sintomatologie ansioso-depressive.

Sicuramente, tra le cause di base troviamo la difficoltà a vivere delle relazioni sociali appaganti e soddisfacenti; in alcuni casi, la difficoltà o  l’incapacità di relazionarsi del tutto. Quindi, persone con una bassa autostima, insicure, che non si conoscono in maniera approfondita e che hanno poca cura di sé, in termini soprattutto emotivi, potrebbero essere più inclini a sviluppare la FOMO.

Come contrastare la FOMO

 Secondo la Dott.essa Valeria Del Gaizo, la chiave, molto probabilmente, sta nell’accettazione della realtà che viviamo in un determinato momento, anche se non ci soddisfa. Solo attraverso quest’ultima possiamo poi iniziare un vero processo di miglioramento, di cambiamento. Inoltre, consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista del settore ed iniziare una psicoterapia.

Fonte immagine: Pixabay.com

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