Guillaume Apollinaire è definito “poeta giocoliere” perché ben riesce a tenere in equilibrio tradizione ed invenzione. Il suo gioco consiste nel dare prova di una libertà stilistica che si traduce nella capacità di unificare la propria esperienza di vita e la più svariata fantasia poetica.
G. Apollinaire è uno scrittore, drammaturgo e critico d’arte che ben incarna la poesia francese di fine Ottocento, arrivando ai suoi grandi successi nel corso del Novecento. Il “poeta giocoliere” si chiama in realtà Guglielmo Alberto Wladimiro Alessandro Apollinaire de Kostrowitzky. Egli, nell’arco della sua vita, si sposta spesso, anche per fronteggiare le difficoltà economiche. Si lega sentimentalmente a diverse donne e compie molteplici lavori per provvedere al proprio sostentamento. Allo scoppio della prima guerra mondiale sceglie di arruolarsi, definendo la guerra “un grand spectacle”. L’attività poetica e letteraria è da sempre di suo interesse. Apollinaire è dinamico, fonda insieme ad altri esponenti del tempo la rivista Les Soirées de Paris e scrive differenti raccolte poetiche che acquistano voce grazie alle sue vicende personali.
Guillaume Apollinaire: il poeta giocoliere
Scegliamo la lettura di due componimenti particolari, uno dalla raccolta Alcools e l’altro da Calligrammes. La prima raccolta contiene toni tristi con richiami onirici ma tutto è costernato da ricca musicalità. La seconda silloge, invece, manifesta l’ideologia poetica del nostro poeta giocoliere: si libera da ogni schema metrico e compone poesie formando un’immagine e/o un disegno.
L ‘Adieu è un componimento, breve ma intenso, dalla raccolta Alcools:
L’ADIEU L’ADDIO
J’ai cueilli ce brin de bruyère Ho colto d’erica un rametto
L’automne est morte souviens-t’en L’autunno è morto ricordatelo
Nous ne nous verrons plus sur terre Non ci vedremo più in terra
Odeur du temps brin de bruyère Odor del tempo brullo rametto
Et souviens-toi que je t’attends E tu ricorda che t’aspetto
Invece, ecco il componimento L’Avenir da Calligrammes:
L’AVENIR L’AVVENIRE
Soulevons la paille Solleviamo la paglia
Regardons la neige Guardiamo la neve
Ecrivons des lettres Scriviamo lettere
Attendons des ordres Aspettiamo ordini
Fumons la pipe Fumiamo la pipa
En songeant à l’amour Pensando all’amore
Les gabions sont là I gabbioni son lì
Regardons la rose Guardiamo la rosa
La fontaine n’a pas tari La fonte non s’è inaridita
Pas plus que l’or de la paille ne s’est terni Né la paglia d’oro è sbiadita
Regardons l’abeille Guardiamo l’ape
Et ne songeons pas à l’avenir E non pensiamo al domani
Regardons nos mains Guardiamo le nostre mani
Qui sont la neige Che sono la neve
La rose et l’abeille La rosa e l’ape
Ainsi que l’avenir Nonché il domani
Prospettiva d’attesa e sguardo al futuro: il poeta si stringe al sentimento amoroso chiudendo le sue poesie con versi d’impatto e dalla forte carica emotiva. Guillaume Apollinaire, il poeta giocoliere, resta un importante autore che conferisce alla poesia un suono sublime e orecchiabile; i suoi vers destano interesse e curiosità costanti e pare non stancarsi mai di approfondire i suoi frammenti!
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