Il tempo nella filosofia: un’indagine multidisciplinare

Il tempo nella filosofia: un'indagine multidisciplinare

Che cos’è il tempo? Questa è una tra le domande che, nel corso dei secoli, milioni di studiosi, scienziati, filosofi, pensatori, poeti si sono posti. Un interrogativo semplice che però non ha una risposta precisa o univoca. Il concetto di tempo nella filosofia è uno degli argomenti di maggior interesse fin dall’antichità. Il tempo è un luogo della nostra mente ed è attraverso la percezione che noi cadenziamo gli eventi presenti, passati e futuri. Ci serve come guida per scandire e organizzare la nostra vita. La percezione del tempo è uno degli studi appartenenti alla branca della psicologia, della neurologia e anche della linguistica cognitiva. Tra i tanti interrogativi esistenti sul concetto di tempo nella filosofia, ne riporteremo qui uno che spiega bene la difficoltà dell’argomentazione che andremo a trattare.

«Il tempo scorre oppure l’idea di passato, presente e futuro è completamente soggettiva, descrittiva solo di un inganno dei nostri sensi?» Vedremo attraverso diverse teorie come la nozione di tempo è divenuta malleabile nella mente degli uomini.

Concetto di  tempo nella filosofia dell’Antica Grecia

Esistevano nell’Antica Grecia due modi diversi di concepire il tempo nella filosofia:

1. Il chrònos, ovvero la misurazione matematica, l’aspetto quantitativo del tempo;
2. Il kairós, ovvero la misurazione analogica, l’aspetto qualitativo del tempo.

L’aspetto quantitativo del tempo, conosciuto come chrònos, viene considerato come un’unità lineare e misurabile e quindi sfruttato sotto con un’ottica che mira a ottimizzare, organizzare e programmare il tempo a disposizione.
La concezione qualitativa, denominata kairós, funzionava secondo dei principi di analogie, cioè sulla somiglianza tra un determinato periodo di tempo e un modello di riferimento, con cui poi si poteva in un certo qual modo interpretare e provare a “prevedere” il buon o il cattivo esito di un evento. Su questo concetto di tempo nella filosofia qualitativa, infatti, sono basate le scienze non esatte come l’astrologia, la magia e la medicina antica. Gli unici a saper decifrare gli eventi scanditi nel tempo erano i sacerdoti o i sapienti che attraverso varie pratiche come l’esame delle viscere di animali morti, oppure attraverso la posizione dei pianeti riuscivano a creare una legenda sul come o sul se agire in un determinato periodo. L’abitudine di consultare gli astri prima di compiere un’attività si diffuse soprattutto nel periodo rinascimentale.

Sono stati molti gli studiosi e i pensatori che hanno riflettuto sul concetto di tempo nella filosofia. Tra i più importanti troviamo i filosofi greci Parmenide e Zenone. Secondo Parmenide, l’essenza stessa della realtà era eterna, quindi non esisteva alcun tempo e moto. Nella sua concezione quindi il tempo era un’opinione di chi non era un vero sapiente. Zenone, allievo di Parmenide, per sostenere le idee del suo maestro creò diversi paradossi per dimostrare l’impossibilità dell’esistenza del tempo e del moto. Menzioneremo qui il più famoso, ovvero quello di Achille e la tartaruga. In questo paradosso il fulcro è una gara di velocità tra Achille (considerato uno degli uomini più veloci nella mitologia greca) e una tartaruga. Nella sfida tra i due, la tartaruga parte con un vantaggio che la distanza da Achille. Secondo Zenone, nonostante l’eroe greco fosse uno degli uomini più veloci sulla Terra, non avrebbe mai raggiunto la tartaruga, poiché quest’ultima sarebbe sempre stata più distante rispetto ad Achille. Il tempo nella filosofia  di Aristotele è considerato un aspetto derivato dal movimento: senza muoversi, non ci sarebbe un “prima e un dopo”, quindi non esisterebbe la concezione di tempo. Quindi, nell’unità del movimento possiamo effettuare un confronto tra uno stato iniziale ed uno finale, che rappresenterebbe il tempo.

Concetto di tempo nella modernità

Al classicismo si oppongono alcune concezioni moderne che spiegano diversamente il tempo nella filosofia, nella quale troviamo diverse teorie come la teoria delle bolle, la teoria delle stringhe e quella del multiverso, secondo cui esistono migliaia di universi diversi, infiniti, con leggi fisiche in cui il tempo è considerato nei modi più disparati.

Fonte foto: Freepik

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A proposito di Turco Rosa

Studentessa di lingue e culture comparate presso l'Orientale di Napoli, con una grande passione verso la lingua e la cultura giapponese. Maratoneta di serie tv e film di ogni genere, amante dell'arte cinematografica in ogni sua parte. Con esperienza quinquennale nell'ambito della vendita e assistenza telefonica. Il suo sogno nel cassetto è di diventare un traduttrice e giornalista letteraria.

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