La scaramanzia è una forma di superstizione che si manifesta attraverso gesti, rituali o l’uso di oggetti specifici, ai quali si attribuisce il potere di allontanare la cattiva sorte e di attirare quella buona. Ma da dove nasce la scaramanzia e quali sono i suoi simboli più diffusi? Scopriamolo insieme in questo viaggio tra credenze popolari, storia e folklore.
Cos’è la scaramanzia? Definizione e origini storiche
La scaramanzia può essere definita come un insieme di credenze e pratiche che hanno lo scopo di influenzare positivamente il corso degli eventi, allontanando la sfortuna e propiziando la buona sorte. Si tratta di un fenomeno che affonda le sue radici in tempi antichissimi e che è presente in tutte le culture del mondo, seppur con forme e manifestazioni diverse.
Dai riti apotropaici alla chiromanzia: le radici della superstizione
La scaramanzia si riconduce alla pratica dei riti apotropaici, il cui significato greco è quello di “allontanare” i malefici, potere che è solitamente attribuito a gesti o talismani. Altra origine della scaramanzia risale all’arte della chiromanzia, ovvero l’arte di predire il futuro di una persona oppure di indovinarne il carattere, il destino o i sentimenti, facendo una lettura della mano del soggetto in questione.
La scaramanzia nella storia: tra eventi atmosferici e superstizioni
Nei tempi più antichi, gli esseri umani hanno sempre cercato di spiegarsi gli avvenimenti della propria vita con spiegazioni fantasiose. Un esempio semplice è quello degli eventi atmosferici che venivano giustificati con la rabbia divina, oppure la credenza nelle streghe e nei mostri. Di conseguenza, queste credenze sono state tramandate di generazione in generazione.
La scaramanzia è quindi da sempre stata utilizzata dagli esseri umani per scacciare l’ignoto e quindi il senso di dubbio, riportando la propria fede su oggetti o gesti che potessero dare loro una garanzia. Nonostante ad oggi la scaramanzia venga associata all’ignoranza, in passato alcuni accorgimenti venivano fatti con buon senso, ad esempio: tenersi alla larga dai cortei funebri ora si fa per scaramanzia, ma in passato lo scopo era di tenersi lontani dalle epidemie, basti pensare al periodo della peste.
Scaramanzia e superstizione: esempi e credenze popolari
Molte credenze popolari, oggi considerate mere superstizioni, avevano in passato una loro logica o un fondamento pratico. Vediamo alcuni esempi:
Il vischio e la sicurezza
Anche la scaramanzia di baciare chi si ama sotto il vischio ha un’origine precisa, solo che in passato aveva un significato diverso, ovvero quello di assicurare sicurezza agli ospiti.
Il venerdì e la sfortuna
Anche la sfortuna associata alle partenze di venerdì ha un’origine precisa e questo perché a questo giorno risale la crocifissione di Cristo e quindi ogni partenza fatta di venerdì sarà accompagnata dalla cattiva sorte. Allo stesso modo, i bambini nati in questo giorno avranno una vita difficile.
I simboli portafortuna più diffusi: significato e origine
La scaramanzia è da sempre accompagnata da alcuni simboli che aiutano, secondo il pensiero comune, ad accogliere la positività e allontanare la negatività. Alcuni risalgono alla tradizione, mentre altri fanno parte del vissuto della persona e quindi ad oggetti o persone che sono stati d’aiuto in un particolare momento della loro vita. Un aspetto importante è che il portafortuna deve essere donato da qualcuno e non acquistato in prima persona.
L’elefante: simbolo di pazienza e forza
L’elefante è un importante portafortuna ed è simbolo di pazienza, intelligenza, forza, tranquillità e ottima memoria. Donando un oggetto che raffigura un elefante, si augura all’altra persona di avere le stesse qualità.
La coccinella: messaggera di buona sorte
La coccinella è forse il simbolo portafortuna più famoso ed è una vera e propria messaggera divina. Infatti, si collega alla dea della fertilità Freyja e alla Madonna dell’epoca medievale, che veniva spesso raffigurata con un mantello rosso con sette puntini neri presenti anche sulla coccinella. Questo è un simbolo di buon augurio.
Il corno portafortuna: un classico della tradizione napoletana
Il corno portafortuna è l’elemento chiave della scaramanzia napoletana. Questo tipo di amuleto augura alla persona di avere fortuna nel gioco, successo nel lavoro e nella vita, ottimo per eliminare il malocchio. Questo oggetto può essere emulato attraverso il gesto delle corna fatto con le mani, tipico gesto di superstizione.
Altri simboli portafortuna nel mondo
Oltre a quelli già citati, esistono molti altri simboli portafortuna diffusi in tutto il mondo. Ad esempio, il quadrifoglio, raro e per questo considerato di buon auspicio; il ferro di cavallo, che secondo la tradizione protegge la casa e i suoi abitanti; e il vischio, simbolo di amore e prosperità.
Conclusione: la scaramanzia tra folklore e psicologia
Non tutti credono alla scaramanzia, nei gesti o negli oggetti portafortuna, però sono spesso utili per donare tranquillità alle persone e per far affrontare loro momenti o situazioni difficili. Che si tratti di un retaggio del passato o di una semplice forma di auto-suggestione, la scaramanzia continua a far parte della nostra cultura e a influenzare i nostri comportamenti, dimostrando come il bisogno di credere in qualcosa di positivo sia profondamente radicato nell’animo umano.
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