In un’epoca in cui le relazioni sono spesso superficiali, fugaci e dominate da una cultura dell’immediatezza, l’idea di vivere l’amore secondo la Bibbia può sembrare anacronistica, fuori moda o addirittura antiquata. Molti, soprattutto coloro che sono poco interessati alla religione o che hanno una visione critica del cristianesimo, considerano il modello biblico come “antiprogressista”, patriarcale e incompatibile con la società moderna e con i suoi valori di libertà e uguaglianza. Tuttavia, se ci si addentra nelle Sacre Scritture con una mente aperta, scevra da pregiudizi e con la volontà di comprendere il contesto storico e culturale in cui sono state scritte, si può scoprire una visione dell’amore profonda, ricca di significato e sorprendentemente attuale. Ma cosa significa, concretamente, amare secondo la Bibbia? Quali sono i principi fondamentali che guidano le relazioni secondo la prospettiva biblica? E quali insegnamenti possiamo trarre per le nostre relazioni di oggi, in un mondo così diverso da quello in cui sono stati scritti i testi sacri?
Cos’è l’amore secondo la Bibbia?
L’amore come scelta e impegno, non solo sentimento
La Bibbia presenta l’amore non solo come un sentimento spontaneo, un’emozione passeggera o un’attrazione fisica, ma come una scelta consapevole, un impegno costante e una decisione di volere il bene dell’altro, indipendentemente dalle circostanze.
Questo tipo di amore va oltre l’infatuazione iniziale, la passione travolgente e la chimica, e si basa sulla conoscenza profonda dell’altro, sul rispetto reciproco, sulla fiducia, sulla lealtà e sulla volontà di crescere insieme, affrontando le sfide e le difficoltà che inevitabilmente si presentano nel corso di una relazione. L’amore biblico è un amore che si costruisce nel tempo, giorno dopo giorno, attraverso piccoli gesti di attenzione, di cura, di comprensione e di perdono.
I diversi tipi di amore nella Bibbia: agape, eros, philia, storge
La Bibbia, inoltre, utilizza diversi termini greci per descrivere le varie sfaccettature dell’amore, mostrando la ricchezza e la complessità di questo sentimento. Non esiste un’unica parola per definire l’amore, ma diverse sfumature che ne colgono gli aspetti specifici:
- Agape: è l’amore incondizionato, altruistico, che si dona senza riserve e senza aspettarsi nulla in cambio. È l’amore di Dio per l’umanità, un amore che si manifesta nel sacrificio di Cristo sulla croce. È l’amore che Gesù chiede ai suoi discepoli: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi” (Giovanni 15:12).
- Eros: è l’amore passionale, romantico, il desiderio fisico e l’attrazione tra due persone. È l’amore che celebra la bellezza, la sensualità e l’intimità. Pur essendo spesso associato a una connotazione negativa, l’eros nella Bibbia non è condannato, ma è considerato un dono di Dio, da vivere all’interno del matrimonio.
- Philia: è l’amore fraterno, l’amicizia profonda, il legame affettivo tra persone che condividono valori, interessi e ideali. È l’amore che si basa sulla stima, sulla fiducia, sulla lealtà e sul sostegno reciproco. È l’amore che Gesù descrive quando dice: “Nessuno ha amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Giovanni 15:13).
- Storge: è l’amore familiare, l’affetto naturale e istintivo che lega i genitori ai figli, i fratelli e le sorelle, i membri di una stessa famiglia. È l’amore che si basa sul legame di sangue, sulla protezione, sulla cura e sul senso di appartenenza.
Questi quattro tipi di amore non sono separati o in contrapposizione tra loro, ma si intrecciano e si completano a vicenda, arricchendo le relazioni umane e rendendole più profonde e significative.
Esempi di amore nella Bibbia: Giacobbe e Rachele, Maria e Giuseppe
Giacobbe e Rachele: un amore paziente e perseverante
La storia di Giacobbe e Rachele, narrata nel libro della Genesi (Antico Testamento), è un esempio di amore paziente, perseverante e disposto al sacrificio.
Giacobbe si innamora di Rachele a prima vista, ma per poterla sposare deve lavorare sette anni per suo padre Labano.
Questi sette anni, dice la Bibbia, “gli parvero pochi giorni, per l’amore che le portava” (Genesi 29:20). Questo passo ci mostra come l’amore vero sia disposto ad attendere, a superare ostacoli, a impegnarsi e a lavorare sodo per raggiungere l’unione con la persona amata. Non si tratta di un amore impulsivo e superficiale, ma di un amore che si radica nel profondo del cuore e che si manifesta nella pazienza e nella perseveranza.
Inoltre, quando Labano, con un inganno, dà in sposa a Giacobbe la figlia maggiore Lia, invece di Rachele, Giacobbe non si arrende, non rinuncia al suo amore, ma accetta di lavorare altri sette anni per Labano, pur di poter finalmente sposare Rachele, la donna che ama veramente. Questo dimostra la profondità e la forza del suo sentimento, la sua determinazione e la sua fedeltà.
Maria e Giuseppe: un amore fondato sulla fiducia in Dio
La storia di Maria e Giuseppe, narrata nei Vangeli (Nuovo Testamento), è un esempio di amore fondato sulla fiducia in Dio, sulla disponibilità ad accogliere la sua volontà, anche quando questa appare incomprensibile e sconvolgente, e sulla capacità di affrontare insieme le sfide e le difficoltà.
Giuseppe, promesso sposo di Maria, si trova di fronte a una situazione umanamente inspiegabile e potenzialmente scandalosa: Maria è incinta, ma non per opera sua.
Secondo la legge ebraica, avrebbe potuto ripudiarla pubblicamente, esponendola al disonore e alla lapidazione.
Tuttavia, Giuseppe, uomo giusto, misericordioso e timorato di Dio, decide di lasciarla in segreto, per non infamarla, dimostrando un amore che va oltre la gelosia, l’orgoglio ferito e la paura del giudizio degli altri.
Un angelo gli appare in sogno e gli rivela la vera natura della gravidanza di Maria: il bambino che porta in grembo è stato concepito per opera dello Spirito Santo, ed è il Messia atteso da Israele.
Giuseppe, fidandosi della parola di Dio, accoglie Maria come sua sposa e accetta di prendersi cura di lei e del bambino, Gesù, dimostrando un amore che si basa sulla fede, sull’obbedienza a Dio e sulla disponibilità a mettersi al servizio di un progetto più grande.
L’amore secondo la Bibbia e l’amore moderno: un confronto
L’amore biblico: un modello “antiprogressista”?
È vero che la Bibbia presenta un modello di amore e di matrimonio che può sembrare lontano dalla sensibilità moderna, soprattutto per quanto riguarda i ruoli dell’uomo e della donna all’interno della coppia e della famiglia.
Tuttavia, è fondamentale contestualizzare questi insegnamenti, tenendo conto del contesto storico e culturale in cui sono stati scritti, e non interpretarli in modo letterale e anacronistico.
Inoltre, è importante sottolineare che la Bibbia non promuove la sottomissione della donna, la violenza domestica o la negazione dei diritti femminili, ma piuttosto un rapporto di amore, rispetto reciproco, collaborazione e complementarità tra marito e moglie. La sottomissione di cui parla la Bibbia non è un’umiliazione, ma un’accettazione volontaria di un ordine stabilito da Dio per il bene della famiglia.
L’amore oggi: tra infatuazione e ricerca di autenticità
La società moderna, spesso, tende a enfatizzare l’aspetto passionale e romantico dell’amore, l’infatuazione iniziale, il colpo di fulmine, il piacere immediato, la ricerca dell’anima gemella.
Tuttavia, questo tipo di amore, se non è accompagnato da una conoscenza profonda dell’altro, da un impegno reciproco, da una volontà di crescere insieme e da una condivisione di valori e di progetti, rischia di essere effimero, superficiale e destinato a svanire di fronte alle prime difficoltà.
La Bibbia, al contrario, ci invita a costruire relazioni solide e durature, basate su valori come la fedeltà, il rispetto, la pazienza, il perdono, la dedizione, la comunicazione, la comprensione e il sostegno reciproco.
L’amore secondo la Bibbia: un riflesso dell’amore di Dio
L’amore di Cristo per la Chiesa come modello per il matrimonio
La Bibbia presenta l’amore tra uomo e donna, in particolare l’amore coniugale, come un riflesso dell’amore di Dio per l’umanità, e in particolare dell’amore di Cristo per la sua Chiesa, la comunità dei credenti.
L’apostolo Paolo, nella lettera agli Efesini, scrive: “Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei” (Efesini 5:25).
Questo passo ci mostra come l’amore coniugale debba essere un amore sacrificiale, un amore che si dona all’altro senza riserve, senza condizioni, un amore che è disposto a rinunciare a se stesso per il bene dell’altro, un amore che si prende cura dell’altro, che lo protegge, che lo nutre e che lo fa crescere.
L’amore di Cristo per la Chiesa è un amore che si manifesta nel perdono, nella misericordia, nella grazia e nella salvezza.
Uomo e donna: uguali in dignità, diversi nei ruoli
La Bibbia afferma chiaramente l’uguaglianza di dignità tra uomo e donna: “Non c’è né maschio né femmina, perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù” (Galati 3:28).
Questo versetto sottolinea che, davanti a Dio, non ci sono differenze di valore o di importanza tra uomo e donna: entrambi sono creati a immagine e somiglianza di Dio, ed entrambi sono chiamati a vivere in comunione con Lui e con gli altri.
Tuttavia, la Bibbia riconosce anche una diversità di ruoli all’interno del matrimonio e della famiglia, che non implica una superiorità dell’uomo sulla donna, ma piuttosto una complementarità, in cui ciascuno contribuisce al bene comune con le proprie specificità, con i propri talenti e con le proprie caratteristiche.
La creazione stessa dell’uomo e della donna, narrata nel libro della Genesi, ci mostra questa complementarità: Dio crea prima l’uomo, Adamo, dalla polvere della terra, e poi, vedendo che non è bene che l’uomo sia solo, crea la donna, Eva, da una costola dell’uomo, come un aiuto che gli sia simile, come una compagna che gli stia di fronte.
In conclusione, l’amore secondo la Bibbia è un amore che si basa sulla scelta, sull’impegno, sul rispetto reciproco, sulla fedeltà, sulla pazienza, sul perdono e sulla volontà di crescere insieme.
È un amore che si ispira all’amore di Dio per l’umanità, un amore che si dona senza riserve, che è disposto al sacrificio e che cerca il bene dell’altro.
Pur essendo un modello antico, l’amore biblico può ancora offrire spunti di riflessione e di ispirazione per le coppie di oggi, che desiderano costruire relazioni autentiche, profonde, significative e durature, basate su valori solidi e su una visione condivisa della vita. L’amore biblico non è un’imposizione, ma una proposta, un invito a scoprire una via più alta e più piena per amare e per essere amati.
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