Lancillotto e Ginevra, storia di un amore tragico

Lancillotto e Ginevra

La storia d’amore tra Lancillotto e Ginevra è una delle più celebri, appassionanti e tragiche della letteratura medievale. Parte integrante del ciclo arturiano, questa storia incarna l’ideale dell’amore cortese, ma anche le sue contraddizioni e le sue conseguenze devastanti. La passione tra il cavaliere più valoroso della Tavola Rotonda e la regina di Camelot ha ispirato scrittori, poeti, artisti e registi, diventando un archetipo dell’amore impossibile e del conflitto tra amore e dovere.

Chi erano Lancillotto e Ginevra?

Ginevra: la regina di Camelot

Ginevra è la bellissima e nobile regina di Camelot, sposa di Re Artù. La sua figura è centrale in molte opere del ciclo arturiano, dove viene spesso rappresentata come una donna virtuosa, ma anche come una figura complessa, divisa tra l’amore per il marito e la passione per Lancillotto. La sua bellezza leggendaria e il suo fascino irresistibile la rendono oggetto del desiderio di molti, contribuendo alla sua tragica sorte.

Lancillotto: il cavaliere più valoroso della Tavola Rotonda

Lancillotto è uno dei cavalieri più famosi e valorosi della Tavola Rotonda, noto per il suo coraggio, la sua lealtà e la sua abilità in battaglia. È considerato il Primo Cavaliere, il più fedele e devoto a Re Artù, almeno fino all’inizio della sua relazione con Ginevra.

Le origini di Lancillotto: tra leggenda e diverse versioni

Le diverse versioni della leggenda concordano sul fatto che Lancillotto discenda dal re Ban (o Ben) di Benoic e da sua moglie Elaine.

Lancillotto del Lago: l’educazione cavalleresca

Secondo alcune versioni, dopo la morte del padre, Lancillotto fu rapito dalla Dama del Lago, una figura magica che lo allevò e lo addestrò alle arti cavalleresche. Per questo motivo, è spesso conosciuto come Lancillotto del Lago. Solo in età adulta, Lancillotto avrebbe lasciato il regno incantato del Lago per unirsi alla corte di Re Artù a Camelot.

La storia d’amore tra Lancillotto e Ginevra: passione e rovina

L’incontro e l’innamoramento

Dopo essere diventato un cavaliere della Tavola Rotonda, Lancillotto si distingue per il suo valore e la sua nobiltà d’animo. Durante una missione per salvare la regina Ginevra, rapita dal malvagio Melegant, i due si innamorano perdutamente l’uno dell’altra.

Il tradimento e la scoperta di Re Artù

L’amore tra Lancillotto e Ginevra è un amore proibito, un tradimento nei confronti di Re Artù, a cui entrambi sono legati da vincoli di lealtà e affetto. Nonostante i tentativi di mantenere segreta la loro relazione, i due amanti vengono scoperti.

La caduta di Camelot e la fine tragica degli amanti

La scoperta del tradimento scatena una guerra civile che porta alla distruzione di Camelot e alla morte di Re Artù. Lancillotto riesce a fuggire, ma Ginevra viene condannata a morte. Lancillotto torna per salvarla, ma il regno è ormai distrutto. Secondo alcune versioni, Ginevra muore di dolore poco dopo, mentre Lancillotto si ritira in eremitaggio per espiare le sue colpe.

Lancillotto e Ginevra nella letteratura: da Chrétien de Troyes a Dante

“Lancillotto o il cavaliere della carretta”: la nascita del mito

La storia di Lancillotto e Ginevra appare per la prima volta nel romanzo Lancillotto o il cavaliere della carretta di Chrétien de Troyes, un autore francese del XII secolo, considerato uno dei padri del romanzo cortese. In quest’opera, Chrétien de Troyes codifica i canoni dell’amor cortese, un amore adultero e passionale, ma anche spirituale e idealizzato.

Dante e il V canto dell’Inferno: l’amore come peccato

La storia di Lancillotto e Ginevra è citata da Dante Alighieri nel V canto dell’Inferno, dove il poeta incontra le anime di Paolo e Francesca, due amanti travolti dalla passione e condannati all’inferno per il loro adulterio. Francesca racconta a Dante che la loro passione è nata leggendo insieme la storia di Lancillotto e Ginevra:

Noi leggevamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.

Per più fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.

Quando leggemmo il disiato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,

la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante.

Il libro che Paolo e Francesca stanno leggendo, e che fa da tramite (“galeotto”) alla loro passione, è proprio il romanzo di Chrétien de Troyes.

Lancillotto e Ginevra nel cinema e in televisione

“Lancelot du Lac” di Robert Bresson (1974)

Uno dei film più noti che trattano la storia di Lancillotto e Ginevra è “Lancelot du Lac” (in italiano Lancillotto e Ginevra), un film francese del 1974 diretto da Robert Bresson. Il film si concentra sulla relazione tra Lancillotto e Ginevra, rappresentando il loro amore come una forza distruttiva che porta alla rovina del regno di Artù.

“Excalibur” di John Boorman (1981)

Excalibur“, un film del 1981 diretto da John Boorman, racconta l’intera saga arturiana, dalla nascita di Artù alla sua morte. In questo film, Lancillotto (interpretato da Nigel Terry) e Ginevra (interpretata da Cherie Lunghi) hanno un ruolo importante, e la loro storia d’amore è uno dei temi centrali del film.

Altre rappresentazioni cinematografiche e televisive della storia d’amore tra Lancillotto e Ginevra 

Oltre a questi film, la storia di Lancillotto e Ginevra è stata rappresentata in molte altre produzioni cinematografiche e televisive, tra cui:

  • Il primo cavaliere (1995), con Sean Connery nel ruolo di Re Artù, Richard Gere nel ruolo di Lancillotto e Julia Ormond nel ruolo di Ginevra.
  • La serie TV Camelot (2011).
  • La serie TV The Legend of King Arthur (2021).

La storia di Lancillotto e Ginevra, con il suo mix di amore, passione, tradimento e tragedia, continua a esercitare un fascino irresistibile, dimostrando la forza e l’universalità dei grandi miti e delle grandi storie d’amore.
La loro storia è stata ripresa da diversi artisti, per esempio nel quadro di Herbert James Draper, o in Ginevra bacia Lancillotto di Domenico Morelli.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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A proposito di Claudia Esposito

Per ora ho una laurea in Filologia Moderna, un inizio di precariato nell'insegnamento e tante passioni: la lettura, la scrittura, le serie tv americane, il fitness, il mare, i gatti.

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