L’occhio del diavolo: è probabile che tu abbia visto questo famoso simbolo molte volte. In Grecia, mentre si passeggia per i negozi turistici, si possono notare molti amuleti e pezzi di gioielli in vendita raffiguranti un occhio blu. Vedrete anche quasi tutti i greci indossare molti tipi di gioielli con un occhio blu, tra cui anelli, collane, bracciali e altri accessori. Ma vi siete mai chiesti cosa simboleggiano questi occhi blu? Il concetto dell’occhio del diavolo, Kako Mati in greco, è nato nell’antichità classica quando la civiltà greca era al suo apice. Ma conosci la storia di questo simbolo del malocchio, e sai quanto sia popolare e prevalente il malocchio in una pletora di culture diverse? Di seguito è riportato tutto ciò che c’è da sapere su questo simbolo così popolare.
Storia e significato dell’occhio del diavolo
Il simbolo e la superstizione del malocchio è una delle immagini allegoriche più forti del mondo.
Eppure, nonostante le differenze nelle culture che sostengono il mito del malocchio, conserva in gran parte lo stesso significato, non importa da dove venga raccontata la storia. Il malocchio è pensato come uno sguardo dato per infliggere danno, sofferenza, o qualche forma di sfortuna su coloro su cui è gettato. È uno sguardo che afferma chiaramente l’intenzione che qualcosa di brutto accada all’oggetto della propria attenzione, o per gelosia o per pura malizia. La superstizione del malocchio sostiene che lo sguardo maligno è abbastanza potente da provocare un vero disastro per la persona sfortunata che ne è destinatario.
La prima prova conosciuta per la credenza nel malocchio e nell’occhio del diavolo risale all’antica Grecia e Roma. Si credeva che il malocchio fosse la più grande minaccia per chiunque fosse stato lodato troppo, o ricevesse ammirazione al di là di ciò che meritava veramente. La persona lodata sarebbe diventata così piena di orgoglio che lui o lei avrebbe causato la propria condanna attraverso il malocchio, che si credeva di essere in grado di causare malattie mentali e fisiche. Infatti, qualsiasi malattia che non ha avuto una diagnosi precisa è stata associata al malocchio. Si pensava che gli dei e le dee punissero coloro che erano diventati troppo orgogliosi dei loro successi, e li distruggessero con il potere del malocchio per riportarli al livello dei comuni mortali.
In giro per il mondo
La credenza nel malocchio è diffusa in tutti i continenti. Il Medio Oriente, l’Asia, l’Europa e l’America centrale temono tutti il malocchio.
Proprio come nella Grecia classica e nell’antica Roma, la cultura islamica sostiene che l’eccessiva lode porterà gli effetti negativi del malocchio. Così, invece di lodare un bambino adorabile, si usa dire che “Dio ha voluto” la fortuna del bambino, o rischiare di metterlo in pericolo.
Il malocchio è una superstizione potente anche in India. L’induismo predica che l’occhio sia il punto più potente da cui il corpo può emettere energia. Gli indù credono che la gelosia è alla radice del potere del malocchio, sia sotto forma di uno sguardo maligno che ammirevole. È interessante notare che gli indù insegnano che i tempi di cambiamento nella vita, come durante la pubertà, il matrimonio o il parto, sono i momenti in cui si è più vulnerabile alla minaccia del malocchio.
In Sud America, il Brasile detiene una superstizione equivalente al malocchio noto come “occhio grasso” invece che “occhio del diavolo”. I complimenti sinceri non temono di causare l’attacco del malocchio come in altri paesi, ma si pensa che i complimenti non sinceri ne mettano in gioco uno.
In Europa, il mito del malocchio ha avuto origine anche dall’idea che gli sguardi invidiosi o maligni avessero il potere di portare sfortuna (da questo anche la dicitura “occhio del diavolo”).
In Grecia come un po’ ovunque, si riteneva che le persone con gli occhi chiari fossero potenti possessori del malocchio, per questo motivo anche l’occhio del diavolo è blu/azzurro.
In Irlanda, ad esempio, quelli con gli occhi strabici si temeva fossero stregoni del malocchio. In Italia, il mono-ciglio era un altro segno che uno avrebbe lanciato una fattura.
Altri metodi di protezione oltre all’occhio del diavolo
Oltre all’uso di amuleti con l’occhio del diavolo, i greci portavano incenso o la croce come protezione contro il malocchio. Le neomamme tenevano oggetti come protezione sotto i loro cuscini o sulle loro teste, e questi includevano corde rosse, nere o bianche, un chiodo, polvere da sparo, pane, sale, aglio, un anello blu indaco o un paio di fibbie d’argento, ed ovviamente l’occhio del diavolo. Ognuno di questi oggetti aveva un significato che lo rendeva una buona difesa contro il malocchio.
Rimedi contro il malocchio
Oltre ad indossare l’occhio del diavolo, i greci avevano molti altri rimedi contro il malocchio. In alcuni villaggi, la pelliccia di un orso veniva bruciata per curare le maledizioni. In altri, uno zingaro massaggiava la fronte per sbarazzarsi degli effetti negativi del malocchio.
In Europa, alcuni cristiani hanno la tradizione di fare il segno della croce con le mani, mentre allo stesso tempo puntano l’indice e il mignolo verso la fonte del malocchio. In Bangladesh, un punto nero viene disegnato sulla fronte dei bambini per scongiurare le fatture, mentre le giovani donne hanno un punto segreto disegnato in kohl dietro le orecchie per proteggersi contro il malocchio.
In conclusione, è interessante notare come l’occhio del diavolo, nonostante il suo nome e la sua origine, sia in realtà un mezzo per scongiurare il malocchio, non per rappresentarlo, come erroneamente a volte si potrebbe pensare. La tradizione dell’occhio del diavolo è intrinseca alla cultura greca così come l’utilizzo del cornicello in Italia; esiste da migliaia di anni ed è affascinante vedere come, ad oggi, dopo millenni, sia ancora un segno colmo di un profondo simbolismo, voce della cultura di un intero popolo.
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