Li Bai (701-762), detto anche Li Po o Li Tai Po, è considerato uno dei maggiori poeti cinesi. Di famiglia originaria del Turchestan, crebbe nel Sichuan durante l’epoca Tang, adottando uno stile di vita taoista, soprattutto dopo aver perso il favore dell’imperatore Tang Xuanzong. L’allontanamento di Li Bai dalla corte imperiale è indice di un’indole poco incline alle convenzioni cortigiane, nonché di una mente impegnata in quella contemplazione del reale che si riflette nelle sue poesie brevi, le quali hanno avuto grande fama anche in Europa.
Oltre ad essere uno scrittore prolifico, Li Bai è famoso per l’ispirazione poetica provocata dall’alcol: come lui stesso avrebbe dichiarato più volte in molti versi, la quasi totalità delle poesie di Li Bai sarebbero state prodotte dopo aver bevuto. Anche Du Fu, poeta cinese a lui contemporaneo, si riferisce goliardicamente all’amico parlando di cento versi creati dopo aver sfidato gli altri a bere.
Sebbene valga la pena dedicarsi alla lettura di ognuno dei componimenti di Li Bai, anche i sinologhi e i traduttori si sono da sempre mostrati inclini a prestare attenzione a determinate poesie, che per ragion di causa sono anche quelle che vengono poi analizzate nell’ambito scolastico e/o universitario.
3 poesie di Li Bai da conoscere:
1. Pensieri in una notte quieta
Attraverso forme espressive semplici, Li Bai descrive una situazione individuale e al contempo universale. L’io lirico, infatti, è nel letto ad osservare il cielo e la Luna, con la testa rivolta verso l’alto; pochi istanti dopo, si sofferma sul paese natale, abbassando il capo. In pochi versi, Li Bai contrappone la tranquillità, evocata dall’osservare il satellite, al turbamento del ricordo della terra natale. Nelle poesie di Li Bai, l’utilizzo di pittogrammi attentamente selezionati rimandano visivamente ad una realtà tangibile e ad un’interiorità profonda, complessa e umana;
2. Tre cinque sette parole
In questa poesia, Li Bai si sofferma sulla descrizione di un paesaggio autunnale, che per antonomasia si collega alla malinconia causata dall’assenza di una persona di cui l’io lirico avverte la mancanza. Il vento, la luce lunare, le foglie che volano via e l’agitazione dei corvi fanno da sfondo a pensieri romantici e di nostalgica solitudine. Come nella maggior parte delle poesie di Li Bai, a controbilanciare un contenuto abbastanza complesso, c’è una forma semplice, che è talvolta strumento ludico per il poeta. A tal proposito, è curioso osservare come il titolo del componimento sia legato alla metrica che lo caratterizza: i numeri tre, cinque, sette fanno riferimento al numero di caratteri cinesi impiegati in ciascun verso, un vero e proprio infittirsi di pensieri, intensificarsi della difficoltà di esprimere il proprio sé;
3. Sotto la luna, un festino solitario
Secondo un topos ricorrente nelle sue poesie, Li Bai evoca la luna, invitandola a prendere parte al festino solitario da lui organizzato. Lontano dagli amici, l’io lirico è felice di bere vino al chiaro di luna, in compagnia della sua ombra, della luna e di se stesso. Parla di un vero e proprio trio, unito sia in sobrietà che in ebbrezza. Con un tono sarcastico e leggero, Li Bai immagina un viaggio verso la Via Lattea, quale sodalizio di un legame quasi sacro tra i tre amici in questione.
E tu, quanto conosci di questo poeta cinese? Al termine di questa breve analisi delle 3 poesie più celebri di Li Bai, sei tentato dal saperne di più?
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