L’epica castigliana e l’epica francese nonostante abbiano tantissime somiglianze e punti in comune, possiedono anche molteplici differenze che le rendono uniche e specifiche l’una dall’altra.
Le differenze tra epica castigliana ed epica francese
L’epica castigliana è prettamente orale, mentre quella francese la incontriamo più in forma scritta perché è sempre stata destinata alla lettura privata.
I poemi castigliani sono brevi (solitamente contengono tra i 500 e i 5000 versi), per poter essere recitati o cantati davanti ad un pubblico, ed anonimi dato che sono state conservate poche opere in forma scritta. Al contrario, i cantari di gesta francesi sono molto più lunghi (solitamente contengono tra i 10-20000 versi), erano destinati alla lettura privata, sono stati conservati più di 400 codici differenti e preferivano firmare le loro opere e per questo conosciamo gli autori di più del 20% delle canzoni di gesta.
Epica castigliana ed epica francese si differenziano anche per i temi trattati: nell’epica castigliana sono di tipo eroico e fanno riferimento alla tradizione o alla leggenda di Spagna e Castiglia, invece nei popoli francesi i temi epici vengono abbandonati totalmente alla fine del Medioevo e in Spagna i cantari ispireranno le ballate dei secoli successivi, mantenendo sempre gli stessi temi.
La metrica della epica castigliana è irregolare, il tipo di verso più frequente è quello di 14 sillabe con rima assonante. Questo tipo di metrica, che viene considerato più spontaneo, si differenzia da quella francese che è molto più regolare, con rima consonante e metrica regolare.
Anche il linguaggio cambia da luogo a luogo, lo stile utilizzato per l’epica castigliana è sobrio, semplice ed espressivo, mentre quello dei poemi francesi è più arcaizzante, ricco di elementi decorativi e retorici.
La differenza più radicale tra l’epica castigliana e l’epica francese, secondo Menéndez Pidal, è il carattere estremamente realista del Cantar de Mio Cid: si tratta di un realismo di tipo storico ossia si raccontano di battaglie combattute da personaggi realmente esistiti, geografico perché le storie raccontate sono ambientate in luoghi reali con descrizioni minuziose e di tradizioni poiché il Cantar de Mio Cid ci permette di conoscere le vere tradizioni della Castiglia del XIII.
Questo realismo, esclusivo della epica castigliana, sarebbe da mettere in relazione con il breve tempo intercorso tra la data di composizione del testo e gli eventi che narra, se si accettasse la teoria secondo la quale il canto sarebbe stato composto intorno al 1140, ovvero 40 anni dopo la morte del nostro protagonista/ eroe. Per tanto, il giullare quando parlava del Cid doveva attenersi alla realtà poiché la gente conosceva e ricordava ancora la sua storia. Inoltre i personaggi dei cantar spagnoli sono soprattutto veri esseri umani, con i loro pregi e le loro debolezze.
Al contrario nell’epica francese, si preferivano dei cantari basati sulle imprese realizzate da uno dei membri di un’antica famiglia o di un lignaggio e ci si concentra soprattutto sul tema dell’onore.
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