Età augustea della letteratura inglese: caratteristiche principali

Età augustea della letteratura inglese

L’Età augustea della letteratura inglese rappresenta uno dei periodi più significativi della produzione letteraria del XVIII secolo, compreso tra il 1700 e il 1750. Questo arco temporale si distingue per il suo carattere unico e per l’influenza esercitata dalla cultura classica sulla letteratura, l’arte e il pensiero. L’Età augustea della letteratura inglese è seguita dall’Età della Sensibilità (1750-1798), ma si distingue per la sua dedizione alla razionalità, alla perfezione stilistica e alla ricerca dell’ordine.

Le denominazioni dell’età augustea della letteratura inglese

L’Età augustea è conosciuta con molti appellativi che ne riflettono i tratti distintivi:

  • Età del neoclassicismo, per il riferimento ai modelli classici greci e romani;

  • Età della ragione, per l’enfasi sulla razionalità e sul pensiero logico;

  • Età dell’esuberanza, per l’energia creativa che caratterizzò la cultura del periodo;

  • Età dell’illuminazione, per il ruolo centrale delle idee illuministiche;

  • Età dello scandalo, per il diffondersi di satire pungenti e polemiche pubbliche.

Questi nomi sottolineano le diverse sfaccettature di un’epoca che ha visto una fioritura intellettuale senza precedenti, culminando in una letteratura profondamente influenzata dai classici latini. La presenza di figure come la Regina Anna, Giorgio I e Giorgio II al trono ha contribuito a consolidare un periodo di stabilità politica, che ha permesso alla cultura di prosperare.

L’origine del termine “età augustea”

Perché quest’epoca viene denominata Età augustea della letteratura inglese? La spiegazione è da ricercare nell’influenza esercitata dai grandi poeti latini come Virgilio, Orazio e Ovidio, vissuti sotto l’imperatore Augusto. Gli scrittori inglesi del XVIII secolo si ispirarono a questi autori, prendendoli come modello di perfezione stilistica, equilibrio e razionalità. Questa “rinascita” della cultura classica nella prima metà del Settecento ha dato il nome al periodo, rievocando l’età d’oro dell’Impero Romano.

L’uso consapevole di temi e tecniche classiche si riflette nella produzione letteraria del tempo, dove prevale un forte interesse per la satira, la poesia descrittiva e i generi epistolari. Autori come Alexander Pope e Jonathan Swift hanno incarnato pienamente l’ideale augusteo, mescolando stile elegante e critica sociale.

L’Età del Neoclassicismo e il culto della perfezione

Un altro appellativo che descrive l’Età augustea della letteratura inglese è “Età del Neoclassicismo”. Gli scrittori di quest’epoca si ispirarono ai modelli dell’antichità, adottando uno stile equilibrato e armonioso. Tematiche come la mitologia, la storia classica e le virtù civiche furono centrali nella produzione letteraria, dando vita a un movimento culturale noto come Neoclassicismo.

Questo movimento non si limitò alla letteratura, ma influenzò anche le arti visive, l’architettura e la musica. La ricerca di una bellezza ideale, di proporzioni perfette e di ordine rifletteva il desiderio di controllare il caos e di esaltare la razionalità umana. In questo contesto, la letteratura si distinse per la sua struttura rigorosa e l’uso di un linguaggio raffinato. Tuttavia, questa adesione ai canoni classici portò anche a critiche: molti storici considerano la letteratura dell’Età augustea troppo concentrata sull’imitazione dei classici, a scapito dell’originalità.

L’Età della Ragione e i Lumi

L’Età augustea della letteratura inglese è nota anche come “Età della Ragione” o “Età dei Lumi”. Il periodo fu profondamente influenzato dall’Illuminismo, un movimento intellettuale che enfatizzava il potere della ragione e della conoscenza scientifica. Pensatori come John Locke e Isaac Newton cambiarono il modo di vedere il mondo, mettendo in discussione le credenze tradizionali e promuovendo idee innovative sull’educazione, la religione e il governo.

Questi principi si riflettono nella letteratura del tempo, che spesso esplorava temi come la tolleranza religiosa, la giustizia sociale e il progresso umano. L’Età augustea della letteratura inglese divenne così un periodo di grande fermento intellettuale, dove la critica sociale e politica trovò espressione nelle opere di grandi autori come Swift e Pope.

Caratteristiche della letteratura nell’età della letteratura inglese

La letteratura dell’Età augustea è spesso definita “letteratura dell’intelligenza” per la sua enfasi sulla razionalità, l’arguzia e l’eleganza formale. Gli autori del periodo adottarono uno stile satirico e descrittivo, affrontando temi sociali e politici con ironia e profondità.

Una delle critiche rivolte alla letteratura di questa epoca è che, pur essendo raffinata e meditativa, mancava spesso di spontaneità e originalità. Gli scrittori tendevano a seguire rigidamente i modelli classici, trascurando il legame diretto con la natura e le emozioni umane. Questa tendenza rifletteva una società altamente sofisticata, dove l’apparenza e il formalismo prevalevano sulla genuinità.

Tra i generi letterari più popolari dell’epoca troviamo:

  • La satira, usata per criticare i costumi e le istituzioni sociali;

  • La poesia epistolare, che combinava riflessione personale e critica sociale;

  • Il saggio, che esplorava idee filosofiche e morali;

  • Il romanzo nascente, che iniziava a prendere forma come genere letterario.

Il ruolo delle coffeehouses

Un elemento distintivo della vita sociale durante l’Età augustea della letteratura inglese fu l’importanza delle coffeehouses, o caffè. Questi luoghi divennero centri di ritrovo per intellettuali, scrittori e politici, dove si discutevano idee e si scambiavano opinioni. Le coffeehouses rappresentavano una novità per l’Inghilterra del tempo: non servivano alcol, erano accessibili a uomini di diverse classi sociali e promuovevano un ambiente di dibattito civile.

Il primo caffè in Inghilterra fu aperto a Oxford nel 1652, seguito poco dopo dal primo caffè di Londra, inaugurato nello stesso anno a St Michael’s Alley, Cornhill. Durante l’Età augustea, le coffeehouses si moltiplicarono e si diversificarono. Ogni caffè aveva una clientela specifica, spesso definita da interessi comuni: conservatori e whigs, mercanti, poeti e uomini di lettere trovavano in questi luoghi uno spazio ideale per discutere di politica, economia e cultura.

Sebbene il gusto del caffè dell’epoca fosse descritto come poco appetitoso, la caffeina esercitava un fascino irresistibile. Le coffeehouses divennero simbolo di un nuovo spirito di apertura e scambio intellettuale, riflettendo perfettamente lo zeitgeist dell’Età augustea.

Gli autori dell’età augustea della letteratura inglese

Gli autori simbolo dell’Età augustea della letteratura inglese rappresentano una fase fondamentale della storia letteraria, situata tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo. Questo periodo, ispirato agli ideali dell’antichità classica, si distingue per l’equilibrio, l’armonia e l’attenzione al rigore formale. Tra i principali protagonisti spiccano Jonathan Swift e Alexander Pope, due figure che incarnano pienamente lo spirito dell’epoca.

Swift, noto per opere come I viaggi di Gulliver, ha utilizzato la satira per criticare aspramente la politica, la religione e le ipocrisie della società. La sua scrittura, ricca di ironia e intelligenza, invita i lettori a riflettere sulla condizione umana e sugli errori della civiltà. Alexander Pope, invece, ha segnato l’epoca con i suoi poemi, tra cui il celebre The Rape of the Lock, che combina eleganza stilistica, humour e un profondo senso critico. Le sue traduzioni di Omero e il saggio An Essay on Criticism testimoniano il suo impegno per elevare il gusto letterario del tempo.

Accanto a loro, altri autori come John Dryden, che ha gettato le basi del classicismo inglese, e Joseph Addison, promotore di un linguaggio chiaro e accessibile, hanno dato vita a una letteratura che esaltava la ragione, il decoro e la moralità. L’Età augustea, con il suo ideale di perfezione artistica, ha trasformato la letteratura in uno strumento di critica sociale e in un mezzo per esplorare le questioni universali dell’uomo.

Fonte immagine: Wikipedia

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