Fauna marina: 4 specie che popolano i nostri mari

Fauna marina: 4 specie che popolano i nostri mari

Le numerose specie della fauna marina di cui siamo a conoscenza, sicuramente rappresentano una piccolissima percentuale della totalità che vive nelle acque della Terra. Tra le varie tipologie possiamo citare queste specie: mammiferi, pesci, spugne e crostacei.

Mammiferi

I mammiferi marini, così come quelli terrestri, sono tra gli individui di fauna marina che hanno sangue caldo, sono muniti di polmoni per la respirazione e adottano una riproduzione vivipara. Tra quelli forse più conosciuti troviamo i cetacei, come balene, delfini e capodogli. Questa specie, essendo munita di polmoni per l’attività respiratoria, deve tornare in superficie per compiere la respirazione grazie allo sfiatatoio posizionato sul capo. Molte di queste, inoltre, le troviamo anche nel Mar Mediterraneo, come il capodoglio e la balenottera comune; mentre invece esemplari come le orche si trovano in ogni luogo del globo, adattando stile di vita, alimentazione e caccia a seconda della zona in cui vivono.

Spugne

Nonostante il loro aspetto ci porti a pensare che siano parte della flora, più che fauna marina, le spugne sono degli animali. Sono invertebrati sprovvisti di tessuti e organi e si trovano nei fondali marini, solitamente attaccate a rocce in quanto sono aderenti solitamente al substrato. Sono diffuse sia in acque dolci che marine, questo fattore è dovuto dal fatto che sono difficilmente oggetto di caccia da parte dei predatori; gli unici che riescono a cibarsene sono effettivamente pochissime specie di pesci barriera. La loro alimentazione, filtrata dal flusso d’acqua che circola nel loro organismo, si basa di solito su batteri e piccoli organismi, ma esistono anche alcune specie carnivore che si nutrono di piccolissimi crostacei.

Rettili marini

Per quanto riguarda i rettili marini, oggi conosciamo esemplari quali coccodrilli, serpenti marini, iguane e testuggini come la tartaruga bianca. In passato erano molto più diffusi e i vari esemplari, che giungono a noi tramite fossili, hanno dato vita nel processo evolutivo agli individui che conosciamo oggi e che vanno a comporre la diversificata fauna marina di mari e oceani. I serpenti marini, ad esempio, si trovano nelle zone tropicali dell’Oceano Pacifico e Indiano, mentre l’iguana marina si trova nelle isole Galapagos, o ancora la tartaruga bianca è stata avvistata frequentemente nel Mar Mediterraneo, in Brasile, Turchia e Cina. La loro alimentazione si basa essenzialmente sull’abbondante presenza di alghe nelle zone in cui vivono; mentre, per i serpenti marini, sappiamo che la loro dieta è composta da pesci e crostacei. Questi ultimi, inoltre, sono provvisti di un veleno particolarmente tossico; nonostante gli attacchi verso gli esseri umani siano davvero rari, è bene starne alla larga e fare attenzione, rispettando come sempre le esigenze dell’animale.

Crostacei

I crostacei, invece, vivono per la maggior parte nelle acque di mari e oceani, con alcune eccezioni come quelli di acqua dolce (gambero della Louisiana). Ricoprono un ruolo di fondamentale importanza per gli ecosistemi acquatici: oltre ad essere nutrimento per molti animali della fauna marina, sono anche responsabili della pulizia delle acque e dei fondali, in quanto rimuovono eventuali sostanze tossiche dall’ambiente circostante. Le antenne di cui sono minuti li aiuta a localizzare il cibo, o a scampare da eventuali predatori; la maggior parte di questa specie si nutre di plancton, alghe o animali acquatici, quindi è carnivora. Ma ci sono anche alcune tipologie che si nutrono esclusivamente di alghe. Preservare la diversità della fauna marina è diventato sempre più difficile con l’incessante attività umana che danneggia l’ecosistema degli oceani e dei mari, bisogna dunque cooperare per garantire la sopravvivenza delle specie sopracitate e non solo.

Fonte immagine in evidenza: Freepik

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