La Russia è un paese ricco di tradizioni legate alle festività, un calendario ricco di celebrazioni che uniscono elementi religiosi, popolari e storici. Questo articolo esplora le principali festività russe, descrivendone le usanze, i cibi tipici e il significato culturale.
Capodanno russo: il “Vecchio Nuovo Anno” del 13 gennaio
Il Capodanno è una delle festività russe più amate. In Russia, si festeggia anche il “Vecchio Capodanno” (Staryj Novyj God) il 13 gennaio, secondo il calendario giuliano (utilizzato dalla Chiesa ortodossa russa). A tavola non possono mancare la vodka, lo spumante, l’insalata Olivier (conosciuta in Italia come “insalata russa“), la “shuba” (un piatto a base di aringhe, verdure e maionese) e i mandarini.
Poco prima della mezzanotte, si brinda all’anno passato e si ascolta il discorso del presidente. A mezzanotte, le campane del Cremlino di Mosca segnano l’inizio del nuovo anno, e si canta l’inno nazionale. I festeggiamenti continuano con balli e musica nelle piazze.
Natale ortodosso: la celebrazione del 7 gennaio
Il Natale ortodosso, un’altra importante festività russa, viene celebrato il 7 gennaio, seguendo il calendario giuliano. Questo calendario, introdotto da Giulio Cesare nel 46 a.C. (e non nel 45 a.C), differisce dal calendario gregoriano (introdotto da papa Gregorio XIII nel 1582), utilizzato in Occidente.
La tradizione prevede un periodo di digiuno e preghiera di 40 giorni prima del Natale. Durante la vigilia, si consumano cibi magri, come frutta e grano lesso. Il giorno di Natale, si offrono candele e germogli di grano.
A mezzanotte, si celebra la messa, al termine della quale si canta l’inno di Natale. Spesso, al centro della chiesa viene portata una candela accesa, simbolo della Stella Cometa. Dopo la messa, termina il digiuno e si consuma un pasto festivo. Il Natale ortodosso non prevede il presepe, ma l’albero di Natale è sempre presente. I regali vengono portati da “Ded Moroz” (Nonno Gelo), l’equivalente russo di “Babbo Natale“.
Maslenitsa: il Carnevale russo tra bliny e falò
Maslenitsa è l’equivalente del Carnevale, una delle festività russe più attese, celebrata durante la settimana che precede la Grande Quaresima ortodossa (quindi, la data varia ogni anno). La parola “Maslenitsa” deriva da “maslo” (burro), ingrediente fondamentale dei bliny, simili a crêpes o pancake, il piatto tipico di questa festa.
Durante la Maslenitsa, si organizzano balli, giochi, spettacoli e giri sulla “troika” (slitta trainata da tre cavalli). La domenica, si brucia un fantoccio di paglia che simboleggia l’inverno, per dare il benvenuto alla primavera. La Maslenitsa più famosa si svolge a Yaroslavl.
Pasqua ortodossa: la Resurrezione e le uova dipinte
La Pasqua ortodossa, una delle festività russe più importanti, celebra la resurrezione di Cristo. La data della Pasqua ortodossa, come quella del Natale ortodosso, segue il calendario giuliano e quindi spesso non coincide con la Pasqua cattolica/protestante.
La Settimana Santa inizia con la Domenica dei Salici (equivalente alla Domenica delle Palme). Prima della Pasqua, ci sono due domeniche di digiuno e sei settimane di Quaresima. A mezzanotte, si accende un cero e si segue la processione con la croce. Al suono delle campane, è tradizione abbracciarsi tre volte. Il giorno della vigilia, si preparano il pane pasquale (kulich) e la paskha (un dolce a base di formaggio fresco), e si dipingono le uova, simbolo di rinascita.
Le festività russe sono un affascinante intreccio di tradizioni religiose, usanze popolari e celebrazioni stagionali, che offrono uno spaccato unico della cultura e della storia di questo vasto paese.
Fonte immagine: Chatgpt