Flashback e flashforward: cosa sono e come si usano in narrativa

Flashback e flashforward

Scopriamo insieme le tecniche narrative del flashback e del flashforward, tramite alcuni esempi letterari e cinematografici. Queste tecniche, basate sulla manipolazione del tempo narrativo, sono fondamentali per creare storie avvincenti e ricche di suspense.

Qualsiasi tipologia di narrazione deve possedere non soltanto una trama lineare e dei personaggi ben caratterizzati, ma deve saper adoperare anche tutto quell’ampio ventaglio di tecniche utili per tenere alta l’attenzione del suo pubblico. Le più utilizzate tra queste sono quelle del flashback e del flashforward, che si basano sul tempo del racconto e permettono di spostarsi avanti e indietro nella cronologia degli eventi.

Fabula e intreccio: il tempo nella narrazione

Prima di parlare ampiamente di queste due tecniche, è necessario spendere qualche parola su quello che viene definito come tempo del racconto, che può essere inteso come fabula e intreccio. Rispettivamente la storia può seguire l’ordine cronologico degli eventi (nascita – vita – morte) o quello strettamente narrativo (morte – nascita – vita), deciso dall’autore per ottenere determinati effetti.

In entrambi i casi, ma di più nel secondo, l’autore può avvalersi dell’uso del flashback e del flashforward per costruire una narrazione non lineare, più complessa e coinvolgente. Questi salti temporali arricchiscono la trama, aggiungendo profondità ai personaggi e creando un maggiore coinvolgimento emotivo da parte del lettore o dello spettatore.

Flashback (analessi): tornare indietro nel tempo

Il flashback, che in italiano corrisponde all’analessi, permette di andare a ritroso nel tempo del racconto, mostrando eventi che sono accaduti in precedenza o episodi chiave della vita di un personaggio che sono utili per capire la trama principale, nonché alcune sue caratteristiche.

Le diverse tipologie di flashback

Esistono diverse tipologie di flashback, che si differenziano per la loro durata e per il tipo di informazione che forniscono. Ad esempio, un flashback esterno mostra eventi accaduti prima dell’inizio della storia principale, mentre un flashback interno si riferisce a eventi che si collocano all’interno dell’arco temporale della narrazione principale, ma in un momento precedente rispetto al punto in cui ci si trova. Un flashback completo ci porta a rivivere un evento per intero, mentre un flashback incompleto ci mostra solo dei frammenti, lasciando al lettore o allo spettatore il compito di ricostruire l’accaduto. Si rivela indispensabile anche per coprire gli eventuali buchi di trama che possono intaccare la linearità della vicenda, fornendo al lettore o allo spettatore le informazioni necessarie per comprendere a fondo gli eventi narrati.

Esempi di flashback nella letteratura

Questa tecnica risale ai poemi epici.

L’Odissea di Omero: un lungo viaggio a ritroso

Gran parte dell’Odissea di Omero è in fin dei conti un lungo flashback dove Ulisse, giunto alla corte di Alcinoo come ospite, racconta le avventure vissute assieme ai suoi compagni una volta fuggito da Troia. L’intero poema è strutturato come una serie di racconti che Ulisse fa al re dei Feaci, permettendo al lettore di conoscere le sue peripezie dopo la guerra di Troia.

I promessi sposi: il passato dei personaggi

Nella letteratura italiana è celebre l’esempio de I promessi sposi dove Alessandro Manzoni interrompe la narrazione principale per parlare del passato di Fra Cristoforo, della Monaca di Monza, dell’Innominato e del cardinale Federigo Borromeo. Questi flashback sono essenziali per comprendere le motivazioni e il carattere dei personaggi, arricchendo la trama di importanti sfumature psicologiche e contestuali.

La freccia del tempo: una vita al contrario

Si può anche citare La freccia del tempo, romanzo scritto da Martin Amis nel 1990 che narra la storia di un ex medico nazista partendo dalla sua morte per poi concludersi con la sua nascita. Qui la tecnica del flashback viene usata per innescare curiosità nel lettore, in quanto egli non sa fin da subito che il personaggio principale sia in realtà un criminale di guerra. La narrazione a ritroso crea un effetto di straniamento e di suspense, costringendo il lettore a riconsiderare continuamente gli eventi narrati.

Flashback al cinema: alcuni esempi celebri

Tanti esempi di flashback si trovano anche nel cinema e nelle serie TV. Alcuni film possono essere interamente raccontati con questa tecnica, partendo da un evento scatenante.

Quarto Potere: il mistero di Rosabella

Quarto Potere di Orson Welles inizia con il protagonista Charles Foster Kane che in punto di morte pronuncia una parola enigmatica: Rosabella (Rosebud in originale). Proprio quell’ultima parola porterà un giornalista a intervistare le varie persone con cui Kane è stato a contatto nel tentativo di capire a cosa si riferisca. La struttura del film è basata su una serie di flashback che ricostruiscono la vita di Kane da diversi punti di vista, offrendo un ritratto complesso e sfaccettato del personaggio.

Altri buoni esempi sono Viale del Tramonto di Billy Wilder e Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore. Nel primo caso la narrazione inizia con il ritrovamento all’interno di una piscina del cadavere del protagonista il quale, oramai divenuto un fantasma, racconta tramite un lungo flashback le vicende che lo hanno portato a fare quella fine. Il secondo film invece inizia con una telefonata che riporta il protagonista, un regista affermato, a ritornare nel paesino d’origine dove ha imparato il mestiere di cineasta. Un altro esempio è C’era una volta in America di Sergio Leone che suddivide i vari flashback distribuendoli lungo le tre linee principali della narrazione: l’infanzia del protagonista Noodles, l’età adulta e la vecchiaia.

Memento: la memoria frammentata

Un uso particolare del flashback lo fa Christopher Nolan in Memento, film montato a ritroso che inizia dalla fine e si conclude con quello che dovrebbe essere l’inizio. Il protagonista è infatti un poliziotto affetto da amnesia che indaga sull’assassinio di sua moglie e lo fa rievocando i propri ricordi “al contrario”. La struttura del film rispecchia la condizione del protagonista, costringendo lo spettatore a ricostruire la storia un pezzo alla volta, proprio come fa lui. Questo crea un forte senso di disorientamento e di immedesimazione, rendendo l’esperienza di visione particolarmente coinvolgente.

How I met your Mother: racconti in disordine

Tra le serie TV si può citare How I met your Mother dove la trama principale ruota attorno a Ted Mosby, un padre che racconta ai suoi figli tutte le vicende che lo hanno portato a incontrare sua moglie. Tutti gli episodi si possono considerare dei veri e propri flashback che spesso e volentieri arrivano persino a mescolarsi tra di loro e a essere lasciati in sospeso, per poi essere ripresi più avanti. La narrazione non lineare, ricca di salti temporali e di anticipazioni, è uno degli elementi distintivi della serie, che ha saputo conquistare il pubblico proprio grazie alla sua originalità.

Flashforward (prolessi): uno sguardo al futuro

Il flashforward, che corrisponde alla prolessi, indica un’anticipazione degli eventi che avverranno in seguito nella storia. È una tecnica molto utile quando si vuole creare una suspense tale da tenere il lettore o lo spettatore incollato letteralmente alla vicenda, ma viene usata quasi raramente rispetto al flashback. Il flashforward può servire a creare un senso di destino ineluttabile o a incuriosire il lettore/spettatore su come si arriverà a quella determinata situazione futura.

Quando usare il flashforward

Il flashforward è più rischioso da usare rispetto al flashback, perché può rovinare la sorpresa o ridurre la tensione narrativa se non gestito con attenzione. Un uso efficace del flashforward, però, può generare grande curiosità e coinvolgimento. Se ben dosato, può aumentare la suspense e spingere il lettore o lo spettatore a chiedersi come si sia arrivati a quel punto. Può essere usato per mostrare le conseguenze di una determinata scelta o per creare un senso di ironia drammatica, quando il pubblico sa qualcosa che i personaggi ancora non sanno. In generale, il flashforward è più efficace quando viene usato per brevi anticipazioni, che lasciano più domande che risposte.

Esempi di flashforward tra letteratura e cinema

Charles Dickens in Canto di Natale usa un flashforward tramite la figura dello spirito del natale futuro, che mostra a Ebenezer Scrooge cosa lo attende se non metterà da parte il suo atteggiamento crudele e avaro. In questo caso, il flashforward ha una chiara funzione morale, spingendo il protagonista a cambiare il suo comportamento per evitare un futuro infelice.

Ritorno al Futuro: viaggiare nel tempo

Invece nel cinema la saga di Ritorno al Futuro diretta da Robert Zemeckis gioca moltissimo con questa tecnica narrativa specie nel secondo capitolo della trilogia, dove Marty McFly si ritrova proiettato nell’allora lontano 2015. I viaggi nel tempo di Marty e Doc Brown generano una serie di paradossi e di anticipazioni che creano un intreccio complesso e avvincente, ricco di colpi di scena e di momenti ironici.

Breaking Bad:  tra flashback e flashforward anticipazioni e suspense

Nel mondo della serialità televisiva si può invece prendere come esempio Breaking Bad. La serie ideata da Vince Gilligan fa largo uso di molti flashforward che spesso non vengono sciolti sin da subito, venendo lasciati in sospeso per molte puntate. Questi flashforward, che spesso mostrano le conseguenze estreme delle azioni del protagonista, Walter White, servono a creare una costante tensione narrativa e a tenere lo spettatore con il fiato sospeso, in attesa di scoprire come si sia arrivati a quel punto. L’uso sapiente di questa tecnica contribuisce a rendere la serie un esempio magistrale di narrazione televisiva contemporanea.

Fonte immagine copertina per l’articolo su Flashback e Flashforward: Wikipedia

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A proposito di Ciro Gianluigi Barbato

Classe 1991, diploma di liceo classico, laurea triennale in lettere moderne e magistrale in filologia moderna. Ha scritto per "Il Ritaglio" e "La Cooltura" e da cinque anni scrive per "Eroica". Ama la letteratura, il cinema, l'arte, la musica, il teatro, i fumetti e le serie tv in ogni loro forma, accademica e nerd/pop. Si dice che preferisca dire ciò che pensa con la scrittura in luogo della voce, ma non si hanno prove a riguardo.

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