Le culture asiatiche sono note per l’importanza che attribuiscono al rispetto. Oltre al noto gesto dell’inchino, l’atto di riverenza è espresso soprattutto a livello linguistico. In questo articolo, introduciamo le forme onorifiche in coreano e giapponese, due lingue che gli studiosi considerano molto simili in termini di grammatica e vocabolario.
Cosa sono le forme onorifiche?
In Corea e Giappone, la comunicazione sociale dipende dal destinatario con cui si parla e dal referente di cui si parla. Quando si conversa con uno sconosciuto o una persona socialmente superiore a noi, dunque meritevole di rispetto, entrano in gioco degli strumenti morfologici e lessicali. Queste forme onorifiche sono finalizzate a elevare l’interlocutore rispetto al parlante.
Forme onorifiche in coreano
In coreano, la forma onorifica è chiamata nopimmal 높임말 e interessa diverse parti del discorso: verbi, sostantivi, particelle, pronomi personali… Se si tratta di termini particolarmente comuni, esistono forme onorifiche speciali, ovvero varianti lessicali completamente diverse dalla parola originale. Per i verbi privi di un’alternativa onorifica, esistono delle forme perifrastiche che si costruiscono con l’aggiunta dell’affisso onorifico tra radice e desinenza: -시 se la radice termina con una vocale e -으시 se la radice termina con una consonante.
- Forme onorifiche speciali: la variante dei verbi 먹다 (mangiare) e 마시다 (bere) è 잡수시다 oppure 드시다; la variante del sostantivo 집 (casa) è 댁; la variante delle particelle del soggetto 이 e 가 è 께서; la variante del pronome personale 나 (io) è 저.
- Forme onorifiche perifrastiche dei verbi: 가다 (andare) diventa 가시다; 읽다 (leggere) diventa 읽으시다.
Forme onorifiche in giapponese
In giapponese, la forma onorifica è chiamata sonkeigo 尊敬語 e interessa parti del discorso come verbi, sostantivi, aggettivi e pronomi interrogativi. Come nel caso del coreano, esistono delle forme onorifiche speciali per le parti del discorso più usate. Negli altri casi, i verbi e i sostantivi diventano onorifici con l’aggiunta di un prefisso onorifico: お- per le parole di origine giapponese e ご- per le parole di origine cinese.
- Forme onorifiche speciali: la variante dei verbi 食べる (mangiare) e 飲む (bere) è 召し上がる; la variante del sostantivo 家 (casa) è お宅; la variante dell’aggettivo いい (buono) è よろし; la variante del pronome interrogativo どこ (dove) è どちら.
- Forme onorifiche perifrastiche dei verbi: 書く (scrivere) diventa お書きになる; 電話する (telefonare) diventa ご電話なさる.
- Forme onorifiche di parole giapponesi: お名前 (nome), お仕事 (lavoro), お国 (paese), お忙しい (impegnato).
- Forme onorifiche di parole sino-giapponesi: ご両親 (genitori), ご兄弟 (fratelli), ご病気 (malattia), ご親切 (gentile).
Oltre alle forme onorifiche in coreano e giapponese
Il coreano e il giapponese hanno anche delle forme umili, finalizzate ad abbassare il livello del parlante rispetto a quello dell’interlocutore. In coreano esistono solo le forme umili speciali, mentre in giapponese esistono anche le forme umili perifrastiche, le forme umili-gentili e le cosiddette forme cortesissime.
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