Per celebrarla, ecco frasi celebri sulla vita, il nostro dono più grande e prezioso.
«Che sia benedetta, per quanto assurda e complessa ci sembri, la vita è perfetta, per quanto sembri incoerente e testarda, se cadi ti aspetta, e siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta, a tenersela stretta».
Un vero inno alla vita. Un estratto del meraviglioso brano Che sia benedetta di Fiorella Mannoia del 2017. Una dedica straordinaria a questo preziosissimo dono concesso, chiamato vita. Un monito a capirla, a perdonare, a guardarla con occhi estasiati e con animo umile.
Cos’è la vita? Un tesoro concesso a corpi lenti e a cuori intorpiditi. La vita è continua scoperta del mondo, di quanto e quanti la circondano, di se stessi. La vita è quella che va vissuta senza remore e rimpianti, ostentando coraggio e celando pigrizia e viltà. Perché la vita è un’enorme tela su cui le emozioni disegnano percorsi di crescita e meraviglia. La vita è quel libro che non smetteresti mai di leggere, perché sei tu a scrivere le pagine più vere ed entusiasmanti. La vita è un’avventura riservata ai cuori impavidi ed assetati di sorprese e sensazioni caleidoscopiche: un dono unico ed irripetibile. Pertanto è nostro dovere preservarla dal morbo dell’accidia, dell’indifferenza e della rassegnazione. Perché una vita che valga la pena d’essere vissuta reca su di sé il sapore della genuinità e l’incanto dell’estasi. Perché la vita è quella strada che non può mai incrociare quella battuta e apparentemente sicura della sopravvivenza, nemmeno per errore.
Qui si riportano cinque frasi celebri sulla vita selezionate tra le più autentiche e mirate.
Frasi celebri sulla vita. Cinque aforismi selezionati
«O vergine, cogli l’attimo che fugge, cogli la rosa quand’è il momento, ché il tempo, lo sai, vola. E lo stesso fiore che sboccia oggi, domani appassirà». (Quinto Orazio Flacco)
Questo straordinario aforisma del poeta latino Orazio, il poeta del Carpe diem, esplica una poetica sempre essenziale ed attuale: l’importanza di vivere appieno il tempo presente, perché del domani non ci son certezze. Frase ripresa nello straordinario film L’attimo fuggente, in cui il Professor John Keating esorta i suoi alunni a cogliere l’attimo. Non è mai un invito a vivere con sfrontatezza e senza freni inibitori, ma più profondamente un monito a vivere pienamente ogni istante prezioso dell’esistenza per rendere straordinaria la vita in ogni sua sfaccettatura, nutrendola come un fiore che domani potrebbe appassire.
«Io continuo a stupirmi. È la sola cosa che mi rende la vita degna d’essere vissuta». (Oscar Wilde)
Così lo scrittore inglese del XIX° secolo esprime la consapevolezza e l’importanza nel mantenere l’animo sempre predisposto alla sorpresa. Lo stupore è infatti uno degli ingredienti necessari per una vita che sia degna d’essere vissuta. Perché l’arroganza e la presunzione minano la straordinarietà dell’esistenza, chiudendo il cuore e la mente fuori dalle meraviglie della bellezza, della scoperta, dell’estasi e dell’amore. E senza lo stupore, tipico di un animo eternamente fanciullo, ci si limita a sopravvivere, sprecando il più straordinario tesoro che ci sia stato concesso.
«Per cancellare una vita ci vuole un attimo, per cancellare un attimo ci vuole una vita». (Jim Morrison)
Così il cantautore statunitense del XX° secolo si esprimeva sulla precarietà della vita. Quel bene prezioso che in un lampo può essere strappato e spazzato via. Un attimo e l’intera vita può essere eclissata. Eppure talvolta non basta una vita per cancellare un attimo. Un attimo vissuto intensamente. Un attimo di passione, di dolore, di speranze, di amore. Un attimo che resta indelebilmente impresso sulla pelle di chi ha provato, sulle labbra di chi ha baciato, nella mente di chi ha sognato, nel cuore di chi ha vissuto sviscerando quell’istante eterno. La nostra preferita tra le frasi celebri sulla vita.
«Non volevo vivere quella che non era una vita, a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, e succhiare tutto il midollo di essa, vivere da gagliardo spartano, tanto da distruggere tutto ciò che non fosse vita». (Da Vita nei boschi di Henry David Thoreau)
Questa dello scrittore statunitense Thoreau è un’autentica dichiarazione d’amore alla vita. Si evince qui tutto il desiderio di viverla davvero, succhiandola fino al midollo, prendendo tutto quanto sia possibile prendere. Gioire di ciò che c’è da gioire, soffrire per ciò che c’è da soffrire. È questa la libido della vita: le esperienze e le sensazioni provate ne costituiscono un corpo appetibile; i sogni, i desideri, l’incanto e la meraviglia ne dipingono l’anima. La vita è tutto e nulla. Sta a noi decidere quale strada imboccare al bivio. Preservarla è un diritto, divorarla è un dovere!
«Non è vero che abbiamo poco tempo: la verità è che ne perdiamo molto». (Da De brevitate vitae di Lucio Anneo Seneca)
Così il filosofo romano dell’antichità Seneca esprimeva tutta la sua saggezza. Ricorre il tema del tempo, pedina fondamentale nel delizioso gioco chiamato vita. Per Seneca il tempo è l’ingrediente imprescindibile dell’esistenza. Il suo monito consiste nell’esortazione a non sprecarlo in frivolezze e questioni pratiche non del tutto rilevanti. La vita diviene breve solo se non vissuta rettamente. Il tempo a disposizione è davvero lungo se impiegato correttamente e saggiamente. Gli sprechi vanno banditi e le emozioni insieme a dedizione e coraggio vanno osannati. Perché, come affermava anche il Premio Nobel Rita Levi Montalcini: «Non è importante aggiungere anni alla vita, ma vita agli anni».
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