Azulejos: storia e arte delle piastrelle simbolo del Portogallo

Azulejos

Azulejos: storia e arte delle piastrelle simbolo del Portogallo

L’azulejo è una piastrella in ceramica tipicamente portoghese con la superficie smaltata e decorata, divenuta un vero e proprio simbolo del Portogallo. Il termine “azulejo” deriva dall’arabo az-zulaiŷ (zellij) che indica una pietra levigata. Un tempo erano usate per decorare facciate di palazzi sontuosi e chiese, oggi impreziosiscono anche case, negozi e stazioni della metropolitana. Passeggiando per le strade di Lisbona, Porto, Sintra e di altre città portoghesi, è impossibile non rimanere affascinati dai colori e dai disegni di queste piastrelle decorate, che raccontano la storia e l’anima del paese. Ma cosa rende gli azulejos così speciali? Qual è la loro storia e come vengono realizzati? Un viaggio alla scoperta di queste piccole opere d’arte, testimonianza di una tradizione secolare e di un patrimonio culturale unico.

Azulejos: origini arabe e caratteristiche delle piastrelle portoghesi

Tradizionalmente di forma quadrata (il lato misura circa 12 cm), gli azulejos possono assumere anche diverse altre forme, soprattutto sulle facciate degli edifici portoghesi e in particolare di Lisbona. Il colore tipico è il blu cobalto, ma si possono trovare anche piastrelle gialle, verdi o rosse. L’arte di decorare le piastrelle ha origini antiche e, in Portogallo, è strettamente legata all’influenza araba. Gli azulejos, infatti, sono i discendenti degli alicatados spagnoli, anch’essi introdotti nella penisola iberica dagli Arabi.

Alicatados: gli antenati spagnoli degli azulejos

Già dal XIII secolo, soprattutto nel sud della Spagna, si producevano piastrelle smaltate policrome, gli alicatados appunto, grazie alla lavorazione influenzata dalla particolare tecnica introdotta dai vasai musulmani. Queste piastrelle smaltate, caratterizzate da motivi geometrici complessi, venivano utilizzate per decorare palazzi e moschee, creando effetti di grande impatto visivo. Gli alicatados sono considerati i precursori degli azulejos, in quanto condividono con essi la tecnica di smaltatura e la funzione decorativa.

La produzione degli azulejos: tecniche di lavorazione e decorazione

La manifattura di queste piastrelle decorate, costosa e difficilmente realizzabile, richiedeva e ancora oggi richiede molto tempo agli artigiani locali che ne realizza(va)no solo per le facciate di sontuosi edifici (come il Palacio Nacional de Sintra), insieme a pannelli in locali interni. Le forme erano geometriche, rettangolari, quadrate o a stella con motivi floreali e perfino “a punta di diamante” (a Lisbona sono al n. 88 di Rua de São João da Praça). La produzione degli azulejos si è evoluta nel tempo, passando da una tecnica complessa e laboriosa a metodi più efficienti che hanno permesso una maggiore diffusione di queste piastrelle.

Tecnica a cuerda seca e cuenca: due metodi di decorazione 

Usando una sorta di stampo in ottone e in ferro, i ceramisti portoghesi riuscirono a realizzare molti più elementi decorativi e in minor tempo, rendendo la produzione degli azulejos più ampia e diffondendo presto tutti i segreti dell’antica lavorazione araba intorno al XV secolo. Nella tecnica a cuerda seca, dopo aver “ritagliato” anche lastre di argilla fresca a forma quadrangolare, i ceramisti imprimevano il disegno, sulla piastrella di prima cottura, con una estampilha (carta bucherellata) sopra la quale spolveravano il pigmento scuro. Ottenuta una linea di punti vicini, rifinivano i motivi decorativi sulla superficie delle stesse con un pennello con tinta nera mista a olio di lino (o grasso), così da evitare che nell’esecuzione e nella prima cottura della piastrella si mischiassero i colori. Per ovviare al doppio lavoro che preservava il disegno nella prima cottura, gli artigiani idearono una sorta di sagoma in legno che ne contornava il disegno ma che rilasciava alcuni “segni” sulla piastrella detti solchi (tecnica a cuerda seca con solchi o cuenca). Queste tecniche permettevano di creare disegni complessi e di separare i colori durante la cottura, ottenendo un risultato di grande precisione e bellezza.

Evoluzione dei motivi decorativi: dagli arabeschi all’influenza italiana

Tra il XV e il XVI, accanto ai disegni geometrici, compaiono anche i primi disegni zoomorfi e floreali di ispirazione rinascimentale, italiana e connessa ai motivi rinvenibili sulle maioliche diffuse nel Mediterraneo. L’influenza italiana si fa sentire soprattutto a partire dal XVI secolo, con l’introduzione di motivi rinascimentali e di nuove tecniche di pittura su ceramica. Gli azulejos iniziano ad essere decorati con scene narrative, figure umane, motivi floreali e motivi zoomorfi, oltre ai tradizionali motivi geometrici di derivazione araba. La produzione di azulejos si arricchisce così di nuovi temi e di un nuovo linguaggio figurativo, che si affianca a quello tradizionale.

Azulejos a Lisbona: un museo a cielo aperto tra storia e arte

Oggi la lavorazione risente molto dell’influenza della lavorazione della maiolica italiana ed è possibile ripercorrere la storia della lavorazione e della scelta dei motivi decorativi più ricorrenti, visitando ad esempio il Museu Nacional do Azulejo a Lisbona. Lisbona è un vero e proprio museo a cielo aperto di arte degli azulejos. Passeggiando per le sue strade, si possono ammirare azulejos di tutte le epoche e di tutti gli stili, dalle facciate dei palazzi alle stazioni della metropolitana.

Museu Nacional do Azulejo: 500 anni di storia delle piastrelle portoghesi

Il Museu Nacional do Azulejo, sito in Rua Madre de Deus 4, un ex convento fondato nel 1509 in stile manuelino, sede di uno straordinario museo sui 500 anni di storia del noto azulejo. Dalla Grande Veduta attribuita a Gabriel del Barco al 2° piano del palazzo, dipinta su un grande pannello in azulejos che mostra la città prima del terremoto del 1755, ai pannelli in ceramica raffiguranti la vita di santi eremiti e di Sant’Antonio nella cappella dedicata al religioso: questi meravigliosi scenari in ceramica conservano l’anima del Portogallo. Il museo offre un panorama completo sulla storia e sull’evoluzione dell’arte degli azulejos, dalle origini fino ai giorni nostri.

Alla scoperta degli azulejos tra le vie di Lisbona e del Portogallo

Anche se partire alla ricerca di azulejos per le città portoghese o fra le viuzze di Lisbona sembra la scelta più adeguata per chi volesse davvero cogliere lo spirito di questa antica lavorazione in ceramica: oggetti di una cucina dell’ ‘800 dipinti sulle pareti dei caffè, i panorami delle città, nobildonne a cavallo, fiori, santi e paffuti frati (sulla facciata della Capela Das Almas a Porto sono raffigurate scene della vita di San Francesco d’Assisi e di Santa Caterina) perfino fiabe de La Fontaine (nel Mosteiro de São Vicente de fora a Lisbona). Nella metropolitana della capitale sono presenti addirittura tantissimi pannelli a tema, prodotti nell’antica Fábrica Viúva Lamego in Avenida Almirante Reis: nel 1957 Maria Keil inaugurò una nuova arte sotterranea decorando 19 stazioni della metropolitana con animali, aranceti e navi che richiamano l’età della scoperta del mondo. Maria Keil è una delle figure chiave dell’arte degli azulejos nel XX secolo, e il suo lavoro nella metropolitana di Lisbona rappresenta un esempio di come questa tradizione sia stata reinterpretata in chiave moderna.

Azulejos: l’anima del Portogallo tra arte, storia e cultura

Gli azulejos, dunque, racchiudono proprio l’anima del Portogallo, illustrando con i colori dell’oceano, che tanta curiosità suscitava e tanta paura incuteva negli scopritori di nuovi mondi, la bellezza della cultura portoghese. Sono diventati un vero e proprio simbolo del paese, un elemento imprescindibile del paesaggio urbano e dell’identità nazionale portoghese. Ogni piastrella racconta una storia, un frammento di vita, un’emozione. Gli azulejos sono un patrimonio da scoprire e da tutelare, un’arte che continua a vivere e a rinnovarsi, mantenendo intatto il suo fascino e il suo legame profondo con la storia e la cultura del Portogallo. Oggi gli azulejos sono diventati anche dei souvenir, e sono molti i negozi dove si possono acquistare piastrelle decorate con i motivi tradizionali, per portare a casa un pezzo di Portogallo.

Per gli acquisti: qui.

Fonte immagine: Pixabay.

Eleonora Vitale

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A proposito di Eleonora Vitale

Nata a Napoli il 29 luglio 1988, conduce studi classici fino alla laurea in Filologia, Letterature e Civiltà del Mondo Antico. Da sempre impegnata nella formazione di bambini e ragazzi, adora la carta riciclata e le foto vintage, ama viaggiare, scrivere racconti, preparare dolci, dipingere e leggere, soprattutto testi della letteratura classica e mediorientale.

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