Gli occhi di Modigliani: la sua teoria dell’anima

Amedeo Modigliani: la sua teoria degli occhi

Gli occhi di Modigliani sono particolari per la loro assenza di orbite. Ma perché sono ritratti così?

Amedeo Modigliani, soprannominato amichevolmente Modì, è stato un pittore e scultore italiano vissuto tra il 1884 e il 1920. Si formò in Italia tra Firenze e Venezia, trasferendosi poi a Parigi dal 1906 fino alla sua morte, sopraggiunta per meningite tubercolare.

Suo grande amore e musa per la sua arte fu la sua compagna Jeanne Hèbuterne, anche lei pittrice, francese d’origine, la quale si innamorò e condivise con lui gli ultimi anni delle loro vite. Si conobbero infatti nel 1917, e la famiglia di lei si oppose fortemente a quest’unione: questo perché Amedeo era molto più grande di Jeanne, che aveva 14 anni in meno di lui. I due, nonostante ciò, andarono contro il volere dei genitori della donna, tenendoli all’oscuro e affrontando da soli difficoltà economiche, lavorative e di salute. Modigliani e Hèbuterne erano però talmente legati che la donna arrivò a suicidarsi in seguito alla precoce dipartita dell’amato, avvenuta per tubercolosi due giorni prima del suo estremo gesto. Quando si lanciò da un palazzo, portò con sé anche la bambina che aveva in grembo, perché la donna era all’ottavo mese di gravidanza al momento della morte.

I dipinti di Modigliani erano caratterizzati da figure dal collo allungato, i tratti erano semplici e l’artista si occupò a lungo di nudi. Si divertì tutta la sua vita, dividendosi tra la scultura e la pittura fino a che gli fu concesso dalla sua condizione di cagionevole salute, che negli ultimi anni lo confinò solo alla seconda arte.

I famosi occhi a mandorla di Modigliani iniziarono ad apparire proprio intorno al 1910, nelle ultime sculture prima di smettere, che si rifacevano ad arti arcaiche e tribali. Questa era una vera e propria tendenza del tempo, chiamata primitivismo. Si pensava che quella fosse l’arte più vera, meno artefatta, perché rappresentata in origine da una società ancora non sviluppata. Tutti quelli che venivano ritratti da Modigliani dicevano che fosse come farsi spogliare l’anima. Ma proprio su questo concetto Modì faceva molta attenzione: infatti, nei suoi dipinti non disegnava mai gli occhi, ma riempiva le orbite di un unico colore.

Ma perché gli occhi di Modigliani sono così?

Le spiegazioni e le speculazioni a riguardo furono molte: alcune attribuivano questa scelta ad un legame con la cultura africana, da sempre un’arte stilizzata e priva di dettagli. Altri pensavano che lo facesse per evocare un senso di mistero e di spiritualità, rendendo così i personaggi enigmatici e nascondendo le loro emozioni. Ma la vera spiegazione la diede lui stesso, quando iniziò a ritrarre i suoi soggetti comprendendone le iridi negli ultimi anni della sua vita. In particolare ritrasse la sua Jeanne, affermando che gli “occhi sono la finestra che permette di scorgere l’animo umano” e perciò non poteva dipingere ciò che non conosceva, ovvero l’anima delle persone.

Quando conoscerò la tua anima, dipingerò i tuoi occhi

Su tutta la vita di Modigliani, Mick Davis ha scelto di girarci anche un bellissimo film, uscito nelle sale italiane nel 2005 e chiamato “I colori dell’anima”.

Fonte immagine Gli occhi di Modigliani: la sua teoria dell’anima: depositphotos

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