I giochi dell’infanzia: 5 da ricordare

Giochi dell'infanzia

Con l’avvento della tecnologia i bambini hanno cominciato sempre di più ad utilizzare dispositivi elettronici fin da piccoli, ritrovando il piacere in giochi online o da scaricare. Un uso precoce e sproporzionato della tecnologia potrebbe portare il bambino a preferire questo tipo di intrattenimento piuttosto che l’interazione e la socializzazione con altri bambini della sua età. Fino a qualche tempo fa questo problema non si poneva, erano invece molti i modi per passare il tempo in compagnia dei propri coetanei, amici, cugini e familiari in generale. Non mancava di certo la fantasia per inventare giochi, alcuni dei quali davvero divertenti. Vediamo insieme 5 giochi dell’infanzia tra i più popolari e diffusi, per riscoprire il piacere di giocare insieme, senza bisogno di schermi o dispositivi elettronici.

Riscoprire il piacere dei giochi semplici e senza tecnologia

Nell’era digitale in cui viviamo, è facile dimenticare il fascino dei giochi semplici, quelli che si facevano una volta, magari all’aperto o in casa con pochi oggetti di uso comune. Eppure, questi giochi dell’infanzia hanno un valore inestimabile: stimolano la fantasia, la creatività, la socializzazione e il movimento. Riscoprirli significa regalare ai bambini (ma anche agli adulti!) momenti di puro divertimento, lontani dalla frenesia della tecnologia.

Nascondino: il classico gioco del nascondersi

Il primo gioco dell’infanzia che vi vogliamo far ricordare è nascondino. È un gioco molto spassoso da fare con un gruppo di amici, in cui uno o più giocatori devono nascondersi per non farsi scoprire dal giocatore che cerca di trovarli.

Come si gioca a nascondino: regole e varianti

Il giocatore che conta, concordato in precedenza in base al numero di giocatori, deve farlo ad alta voce e stare ad occhi chiusi in modo tale da permettere agli altri di poter trovare un nascondiglio. Solitamente il punto di partenza è chiamato “tana” e ogni volta che chi ha contato scopre dove si è nascosto un giocatore deve raggiungerla, toccarla ed esclamare a voce altatana pere il nome di chi ha trovato, procedendo in questo modo ad eliminarlo dal gioco. Se però un giocatore riesce a raggiungere la tana senza essere visto da chi ha contato è libero. Dunque il cercatore del turno deve essere in grado sia di trovare gli altri che stare attento a presidiare la “tana”. Infine, se l’ultimo giocatore nascosto tocca la “tana”, può esclamare “salvi tutti“, liberando gli altri giocatori catturati e costringendo il cercatore a svolgere nuovamente quel ruolo per il turno successivo, fin quando non vince.

Un, due, tre… stella!: riflessi pronti e velocità

Questo è uno dei giochi dell’infanzia che prevede abilità di movimento e riflessi pronti. Di solito si gioca all’aperto o in spazi ampi e i giocatori devono mettersi in fila, uno dietro l’altro. Il giocatore che sta per ultimo è il cosiddetto “osservatore“, che deve contare a voce alta fino al numero scelto, mentre gli altri giocatori si muovono senza fare rumore, cercando di arrivare quanto più vicino possibile a lui. La difficoltà sta nel fatto che gli altri giocatori devono restare immobili quando l’osservatore pronuncia “un, due, tre… stella!“, poiché in quel momento si gira e dà uno sguardo veloce per vedere se qualcuno si stia ancora muovendo, in quel caso quel giocatore è eliminato. Il vincitore è colui che è rimasto in gioco senza farsi eliminare dall’osservatore, o nel caso in cui siano stati tutti eliminati è l’osservatore stesso.

Mosca cieca: una variante divertente dell’acchiapparella

Il gioco della “mosca cieca” è un gioco da bambini molto coinvolgente, una sorta di variante dell’ “acchiapparella”, che si pratica in tutto il mondo, in inglese chiamato “blind man’s buff”. Il gioco consiste nella scelta casuale di un giocatore da bendare che diventa, appunto, la “mosca cieca” e ha come compito quello di riuscire a toccare gli altri giocatori, che nel frattempo possono muoversi liberamente. Vi sono più varianti di questo gioco dell’infanzia: quella più comune prevede che il giocatore toccato dalla “mosca” prenda automaticamente il suo posto. Altre varianti prevedono, invece, che il giocatore bendato debba riconoscere il giocatore che ha toccato per far sì che quest’ultimo prenda il suo posto. Il gioco finisce quando tutti i giocatori sono stati catturati oppure si stabilisce a priori un limite di tempo.

Campana: il gioco delle caselle numerate

Il gioco della campana è un gioco alternativo tra i giochi dell’infanzia, che si può fare all’aperto tracciando con il gesso un percorso sull’asfalto o, in generale, su superfici lisce. Il percorso è formato da caselle rettangolari numerate in ordine che sono posizionate in modo tale da susseguirsi singolarmente in fila, salvo un paio di caselle che si affiancano.

Come si gioca a campana

Il primo giocatore deve tirare il proprio sassolino all’interno della prima casella. In base al turno di gioco il sassolino deve essere lanciato nella corrispondente casella (per esempio al secondo turno nella seconda casella). A questo punto il giocatore salta su un piede di casella in casella, evitando quella in cui è finito il sassolino. Le caselle si possono toccare con un solo piede, ad eccezione di quelle poste l’una accanto all’altra che consentono di utilizzarli entrambi. Una volta arrivato alla casella finale il giocatore può fermarsi per poi girarsi e ricominciare il percorso a ritroso, seguendo sempre le stesse regole. Giunto ormai presso la casella in cui è presente il sasso, il giocatore deve prenderlo senza perdere l’equilibrio e continuare il percorso fino al punto di partenza. Vince colui che per primo riesce a completare ogni volta il percorso, fino a far arrivare il sassolino nell’ultima casella e tornare indietro.

Il gioco delle sedie: chi rimane in piedi perde!

Uno dei più belli tra i giochi dell’infanzia da fare in gruppo: più componenti ci sono, più il divertimento è assicurato. Il gioco può svolgersi all’aperto o anche in casa e consiste nel collocare tante sedie quanti sono i partecipanti, meno uno (per esempio otto giocatori e sette sedie), e avere un dispositivo dal quale viene prodotta la musica. Mentre si sente la musica bisogna camminare attorno alle sedie e chi dirige il gioco a un certo punto, senza preavviso, ferma la musica: a partire da quel momento i giocatori devono cercare di sedersi il prima possibile, chi resta in piedi viene eliminato. Ogni turno viene tolta una sedia fin quando non ne resta solamente una e due giocatori. Chi tra i due alla fine, quando la musica si interrompe, riesce a sedersi è il vincitore.

Conclusione: l’importanza del gioco nello sviluppo dei bambini

Questi sono solo alcuni dei tanti giochi dell’infanzia che hanno divertito generazioni di bambini. Giochi semplici, che non richiedono attrezzature particolari, ma che sono in grado di stimolare la fantasia, la creatività, la socializzazione e le capacità motorie. Riscoprire questi giochi significa non solo fare un tuffo nel passato, ma anche offrire ai bambini di oggi un’alternativa sana e divertente ai passatempi tecnologici, riscoprendo il valore del gioco all’aria aperta e dello stare insieme.

Fonte immagine: Wikimedia Commons

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