Il bagno di Mao Zedong: da politico a nuotatore

Nel 16 luglio 1966, Wuhan, nota per essere stata il primo focolaio del virus Covid-19, divenne famosa in Cina per aver ospitato l’undicesima gara annuale di nuoto con la partecipazione di Mao Zedong.  Cosa ci faceva l’allora settantatreenne in costume da bagno davanti a tutta la Cina? Che significato storico ha questo evento? Cosa si intende per  “il bagno di Mao Zedong”? 

La figura storica di Mao Zedong, il sole rosso della Cina, è sempre stata acclamata e portata in alto dal popolo cinese durante il suo governo.  Dal 1949 con la fondazione della Repubblica popolare della Cina, fino agli anni 60’ con l’inizio del suo declino politico, Mao è sempre stato a livello ideologico, il cuore pulsante della Cina.  Dal punto di vista politico però gli errori di alcune scelte disastrose del periodo del Grande Balzo in Avanti, piano economico e sociale inaugurato nel 58’, portò ad un indebolimento progressivo del suo potere all’interno del partito. Il Grande Balzo, con la sua collettivizzazione di stampo comunista, fu un disastro terribile, fonte di una grave carestia che colpì l’intero paese causando decine di milioni di morti.  Ciò portò la nuova gerarchia del partito a estrometterlo dal potere decisionale, relegandolo esclusivamente ad un simbolo di massima autorità morale ed ideologica. Il grande timoniere, uno dei suoi numerosi soprannomi, a questo punto dovrà fare i conti non solo con il declino del suo potere politico, ma anche con la sua avanzata età di 72 anni. 

La sua figura è avvolta in un velo di mistero, la popolazione inizia a speculare su una presunta morte, una malattia o un rapimento e per rispondere a questo indebolimento la trovata di Mao e dei suoi fedeli fu tanto strategica quanto paradossale: Mao sarebbe apparso nella gara annuale di attraversamento dello Yangtze, il Fiume Azzurro, non come semplice spettatore ma come partecipante alla competizione.  Questo evento sarebbe poi passato alla storia come “il bagno di Mao Zedong”.

La foto di Mao in acqua, a pancia all’aria che fa il “morto” (in alto) fece il giro del mondo, ma l’obiettivo politico dietro quel gesto non era mettere su un teatrino, voleva dimostrare in Cina e all’estero di essere ancora vivo, arzillo e in ottima salute. Stando a quanto riportato sulle prime pagine degli organi ufficiali della propaganda cinese, nuotò 15 chilometri in 65 minuti, un record che sembra impossibile da superare anche per un campione di nuoto. Nel fiume si innalzano enormi ritratti di Mao, slogan che recitano “毛主席万岁!“(Máo zhǔxí wànsuì) diecimila anni di vita al presidente Mao e questo testimonia quanto la sua figura e il potere politico fossero legati anche al prezioso rapporto che aveva con il popolo. La brama di affermarsi ancora e ancora, di collegare il vigore fisico a quello ideologico si andava realizzando  in questa sorta di trovata  di marketing per idealizzare e portare all’apice la sua figura.

Mao Zedong: il bagno del 1966
Mao Zedong  con le sue guardie del corpo nel fiume Azzurro, Wuhan, 1966

Mentre in Cina troviamo articoli d’apprezzamento e celebrativi verso il grande Mao, le testate giornalistiche occidentali ridicolizzeranno questo racconto inverosimile, esempio dell’esaltazione e falsa informazione della propaganda comunista. Ma il bagno di Mao Zedong, oltre all’esaltazione della sua salute, aveva un obiettivo ben più mirato: dimostrava che era vivo, ma non solo, anche il popolo era trepidante per il suo ritorno e lo avrebbe accompagnato in una nuova lotta contro il capitalismo: la Rivoluzione Culturale. Questa fase sarà avviata di lì a poco proprio per eliminare quelle forze interne al partito che si stavano allontanando dalle politiche socialiste e lo avevano sostituito. Con la rivoluzione di Mao, il culto della sua figura viene portato all’ennesima potenza dalla classe proletaria e contadina, dagli studenti che formeranno il movimento delle Guardie Rosse, difendendo la parola del leader e sviluppando un culto sulla sua personalità. Il Libretto Rosso, scritto pochi anni prima, diventa un vero e proprio Vangelo: le citazioni di Mao raccolte dai suoi seguaci diventano il metro per decidere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ciò che va punito e ciò che va elogiato.  Il bagno di Mao Zedong sarà reputato come l’inizio del periodo più violento della storia contemporanea cinese, con uno spargimento di sangue che verrà placato da Mao stesso nel 1968, con una repressione delle Guardie Rosse, nate dagli ideali maoisti e poi eliminati da lui stesso.  

Fonti immagine in evidenza “Il bagno di Mao Zedong: da politico a nuotatore ”: Wikipedia Commons 

A proposito di Linda Polito

Vedi tutti gli articoli di Linda Polito

Commenta