Il coniglio pasquale, cosa rappresenta?

Il coniglio pasquale, cosa rappresenta?

Tra i simboli della Pasqua c’è, curiosamente, anche il coniglio pasquale. Cerchiamo di indagare sulle origini di questo simbolo e sul suo significato.

La Pasqua, anche conosciuta come Domenica della Resurrezione, è una celebrazione cristiana che rammemora la resurrezione di Gesù dai morti al terzo giorno dalla sua morte. La Pasqua è una festa mobile, pertanto, non cade in una data fissa. La sua data è il risultato di un calcolo sulla base di un calendario simile a quello ebraico. Da consuetudine, si tende a far ricadere la data sulla domenica successiva al primo plenilunio della stagione primaverile. Come ogni celebrazione, anche la Pasqua si caratterizza per una serie di simboli, tra cui il coniglio pasquale, e dolci tipici.

Tra i simboli principali della Santa Pasqua ci sono:

La croce

L’uovo

La colomba

L’ulivo

Le campane

Il coniglio pasquale

E l’agnello

Le motivazioni che hanno portato ad associare il simbolo del coniglio alla Pasqua sono molteplici, alcune cristiane altre pagane.

Tra le motivazioni cristiane, sin dalle origini del Cristianesimo la lepre era un simbolo rappresentante Cristo. Secondo la religione, fu Sant’Ambrogio ad associare alla lepre il simbolo della resurrezione, utilizzando come espediente il suo manto che la caratteristica ben precisa di cambiare colore con il cambiare delle stagioni sancendo, pertanto, di volta in volta, una rinascita.

Tra le motivazioni pagane, certamente, è fondamentale considerare il periodo durante il quale cade la ricorrenza della Pasqua, ovvero la Primavera. Da sempre, l’arrivo della primavera sancisce il rinnovamento e la rinascita della natura. La Primavera si configura, nell’imaginario collettivo, come la stagione durante la quale le piante fioriscono dopo il lungo e gelido inverno e gli animali escono dal letargo dando inizio alla stagione dell’amore. Di conseguenza, il coniglio essendo considerato un animale particolarmente fertile e con sviluppate capacità riproduttive, diviene il simbolo della rinascita e del nuovo ciclo vitale.

Durante il XV secolo, in Germania, torna in auge l’idea che il coniglio pasquale rappresentasse un simbolo di fertilità e, così, si diffuse l’usanza di realizzare dei dolci e dei biscotti a forma di coniglio. Questa tradizione di origine tedesca venne poi esportata dagli immigrati tedeschi nell’Europa del Nord e in America.

In America, nello specifico, il coniglio pasquale si è convertito in una vera e propria istituzione alla stregua di Babbo Natale nel nostro bel paese. È proprio il coniglietto pasquale, o meglio l’Easter Bunny, che in America consegna le uova di cioccolato ai bambini che vivono con grande gioia la celebrazione della Pasqua. In realtà, è stata istituita una vera e propria caccia alle uova di Pasqua con il coniglietto che le nasconde tra i cespugli e le piante dei giardini statunitensi per far sì che siano i bambini, e solo quelli che si sono comportati bene, a trovarle.

Fonte immagine: Pixabay

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A proposito di Mangiacapre Giulia

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