Il Decadentismo: caratteristiche e autori principali in Italia

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Il Decadentismo è un nuovo movimento che si sviluppa negli anni Sessanta dell’Ottocento in Europa che rifiuta l’ottimismo del Positivismo. Il termine decadentismo inizialmente aveva un significato negativo, dispregiativo, veniva usato per indicare i comportamenti anticonvenzionali e immorali dei cosiddetti poeti maledetti. Furono, in seguito, gli stessi poeti che diedero un nuovo valore a questo termine ed lo usarono per indicare la stanchezza di una civiltà  prossima al tramonto.

Questo movimento propone la riscoperta dell’io interno e la visione degli artisti come esseri distaccati rispetto alla società; esso, infatti, riguarda tutti i campi dell’arte e della cultura europea.  I primi esempi di Decadentismo li possiamo vediamo in Francia con il Simbolismo e in Italia con la Scapigliatura.

I sostenitori del Decadentismo sono uniti da un senso di profonda crisi verso ogni certezza e dagli aspetti negativi della modernità, rifiutano l’idea positivista che la realtà sia spiegabile attraverso conoscenze scientifiche sostenendo invece l’irrazionalità e la sensibilità.

Se volessimo porre su una linea del tempo, gli eventi che caratterizzano il Decadentismo, incorreremo in situazioni non poco semplici, a causa della mancanza di date specifiche. Questo argomento divide anche numerosi studiosi, i cui hanno trovato un punto di accordo sostenendo che l’inizio del Decadentismo coincide con gli ultimi decenni dell’Ottocento. Al contrario, per la fine del Decadentismo non si è ancora arrivati a un parere unanime: alcuni sostengono che esso termini con l’inizio del XX secolo mentre altri includono anche i romanzieri della crisi e alcuni dei poeti del primo dopoguerra come Butler, Stearns Elliot e George.

Come già abbiamo accennato in precedenza, il Decadentismo sostiene un nuovo ruolo dell’artista all’interno della società. L’artista è sempre stato visto come una figura minore: egli è spesso costretto ad affiancare alla sua attività artistica, una secondaria, come il lavoro di professore o impiegato. Gli autori decadentisti iniziano una sorta di ribellione nei confronti della borghesia e della società in generale. Grazie a loro l’artista riuscirà ad ottenere un ruolo più prestigioso, ponendosi al margine della società. Il movimento letterario arriva anche in Italia e assume differenti sfumature in base alle  particolarità di ciascun artista.

Tra i più importanti autori del Decadentismo italiano ricordiamo:

  • Giovanni Pascoli che si fece portavoce dei disagi degli intellettuali progressisti e veniva visto dal mondo intero come una minaccia che avrebbe messo in secondo piano la letteratura italiana. Con Pascoli il Decadentismo assume un aspetto simbolistico e vittimistico;
  • Gabriele D’Annunzio sosteneva la trasgressione delle regole e il ruolo di leader ponendo egli stesso al di sopra della società. Il suo Decadentismo assume un aspetto estetizzante e superomistico;
  • Luigi Pirandello promuove nelle sue opere la ricerca dell’identità dello scrittore e il rapporto tra l’Io e la società (due tematiche tipiche del Decadentismo). Il suo Decadentismo avrà un aspetto polemico e dialettico.

Fonte immagine: Wikipedia

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