Il disegnatore Tom of Finland nasce a Kaarina, in Finlandia, l’8 Maggio del 1920.
Uomo di carattere rivoluzionario e che si farà strada grazie alle sue doti artistiche, riportando su carta un ricco immaginario a sfondo omoerotico che contribuirà allo sviluppo della cultura gay del XX secolo, lasciando un segno indelebile. Nel 2017 è stata anche distribuita nelle sale finlandesi una pellicola biografica in suo onore, sotto il titolo di Tom of Finland.
Riconosciuto all’anagrafe come Touko Valio Laaksonen, crebbe in una località abitata prettamente da contadini e boscaioli, che con i loro tratti villici contribuiranno ad una presa di consapevolezza del futuro artista in merito alla sua sessualità. Per quanto vicino al mondo rurale, non ne fece mai parte. Infatti, si prestava ad osservare da lontano il sudato lavoro di quegli uomini che tanto ammirava.
I genitori erano entrambi insegnanti e garantirono al giovane Touko un’istruzione all’insegna delle arti, della musica e della letteratura. Però continuava ad essere fortemente incuriosito da quei lavoratori tanto selvaggi quanto attraenti. Ve ne fu uno in particolare che Tom studiò accuratamente pur avendo solo cinque anni: Urho, il cui nome significava eroe; dalla muscolatura ad ogni tenue movimento delle labbra. Non passò molto tempo quando si rese conto della propria predisposizione verso il disegno, e i suoi familiari non ostacolarono la propria passione.
Intorno al 1939 si appresta a frequentare una scuola a carattere pubblicitario, ma interromperà non molto tardi i propri studi per l’invasione della Polonia su ordine di Hitler.
Furono anni molto travagliati per il futuro Tom of Finland. Il circa ventenne Touko dovette assecondare le circostanze storiche del momento, arruolandosi come soldato finlandese nell’unità antiaerea ad Helsinki, attuale capitale della Finlandia, nel 1940.
Il disegnatore Tom of Finland: l’uniforme alla base dell’eros
Il periodo della guerra e l’influenza delle uniformi
Questo tassello biografico non è da sottovalutare, perché getta i presupposti affinché si possa arrivare a parlare della sua produzione artistica.
Essere vicino al mondo della guerra e delle armi significava essere a stretto contatto con figure mascoline che si distinguevano per le loro divise: marinai, agenti di polizia, militari. L’uomo ne rimase fortemente colpito, ed esplorò questo mondo che avrebbe risvegliato nuovi desideri all’insegna dell’omoerotismo. Quando Stalin attaccò la Finlandia si attraversò una fase molto delicata del conflitto.
Il disegnatore Tom of Finland allora era luogotenente e, durante le fasi di raid aerei in cui bisognava che le luci fossero tutte spente per evitare eventuali minacce, poté dar sfogo ai suoi istinti. Ebbe l’occasione di intrattenersi in amplessi sessuali con altri uomini in uniformi, e da lì non si sarebbe tornati indietro. Terminata la Seconda Guerra Mondiale, si dedicò nuovamente alle sue illustrazioni.
La rottura dello stereotipo
Touko torna alla quotidianità: si laurea in pianoforte e frequenterà la società bohémien di Helsinki, con cui proseguirà con la sua carriera di pianista. Ma non meno importante è il suo ritorno al disegno. È dal 1956 che finalmente si potrà parlare dello pseudonimo con cui Laaksonen viene ricordato oggi nella memoria collettiva: Tom of Finland.
Il disegnatore Tom of Finland nacque ufficialmente in quell’anno, quando inviò per la prima volta ad una rivista statunitense incentrata sul corpo maschile, la Physique Pictorial, alcuni suoi lavori. Si firmò con un semplice Tom, ma l’editore pensò bene di chiamarlo Tom of Finland. Nel 1957 uno dei suoi disegni finì addirittura in copertina.
Se si volge uno sguardo agli uomini presentati dalla raccolta di immagini di Laaksonen, ci si rende conto di quanto il suo trascorso sia stato fonte di ispirazione per la sua arte: uomini villici, uomini in uniformi, forte mascolinità che si rivedeva nella muscolatura ben definita e nei genitali di dimensioni anche spropositate. Uno dei suoi personaggi era Kake, uomo vestito in pelle con baffi e fisico possente, divenuto icona del mondo gay negli anni ‘70, rompendo lo stereotipo dell’uomo gay effemminato, e proponendo, dall’altra parte, nuove sfaccettature dell’uomo sfidante l’eteronormatività. Il disegnatore Tom of Finland fu finalmente riconosciuto e il cult della divisa si affermò a pieno.
I suoi disegni caldeggiavano il pubblico a superare ogni forma di limite, a scoprire nuove forme di erotismo e dar sfoggio a tutte le fantasie per vivere intensamente la vita sessuale col proprio partner.
«Per me, un uomo completamente vestito è più erotico di uno nudo» affermò Touko Valio Laaksonen, che si spense nel 1991 a Helsinki, dopo aver perso Veli Mäkinen, suo compagno per 28 anni, nel 1981.
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