Il Gioco del Ponte è una delle celebrazioni più importanti della tradizione pisana e uno degli eventi più attraenti della tradizione toscana.
Si tratta di un evento storico che si celebra ogni anno a Pisa, più precisamente sul Ponte di Mezzo.
Il Gioco del Ponte si svolge l’ultimo sabato di giugno ed è caratterizzato dallo “scontro” tra due fazioni: il Mezzogiorno e la Tramontana, che si situano rispettivamente a sud e a nord del fiume Arno. Ogni fazione è composta da sei squadre o Magistrature (per un totale di dodici) che rappresentano le suddivisioni dei quartieri cittadini.
Le dodici Magistrature ogni anno si fronteggiano a coppie di due sul Lungarno Mediceo: la sfida si articola in sei scontri, più un eventuale pareggio che porterà alla proclamazione della fazione vincitrice.
Svolgimento del Gioco del Ponte
Il Gioco del Ponte consiste nello spingere verso la parte avversaria un carrello, senza utilizzare le braccia, ma soltanto con l’aiuto delle gambe e del collo. È possibile anche utilizzare dei supporti, come un cuscino per proteggere le spalle a contatto con il carrello o le scarpe con un tacco apposito, utile per darsi forza durante la spinta. Il carrello che deve essere spinto verso il nemico viene posto su delle apposite rotaie, situate sul Ponte di Mezzo, che gli permettono di scorrere. Lo stesso carrello, una volta arrivato totalmente al lato opposto, farà cadere la bandiera avversaria. Lo scontro terminerà, infatti, con la caduta del maggior numero di bandiere della Magistratura nemica.
Come nasce inizialmente il Gioco del Ponte?
In realtà, il Gioco del Ponte è nato sulla scia della tradizione antica basata sul, così denominato, Gioco del Mazzascudo, sicuramente molto più violento. Ideato al tempo della Repubblica di Pisa, il Mazzascudo era un vero e proprio combattimento che si svolgeva a Piazza dei Cavalieri, dove si sfidavano le due fazioni: la Gazza (l’attuale Mezzogiorno) e il Gallo (l’attuale Tramontana). Anziché a giugno, la sfida avveniva nella metà di gennaio e si basava su combattimenti corpo a corpo tra i soldati, muniti di mazze e scudi, come suggerisce il nome stesso del Gioco. Il fine era quello di conquistare uno spazio delimitato da catene e di rendere vincitrice la propria fazione. Questa sfida costituiva un vero e proprio allenamento per i soldati e fu sospeso dai fiorentini durante gli anni dell’Occupazione di Pisa poiché si temeva una ribellione, nel caso i soldati avessero continuato ad allenarsi durante la preparazione per il Gioco. Il Mazzascudo venne ripreso col dominio dei Medici e interrotto nuovamente fino al 1935.
Nel 1935 si decise di realizzare una versione meno violenta, dando vita all’attuale Gioco del Ponte. Questa versione del Gioco è stata portata avanti negli anni e interrotta fino al 1981, anno di nascita dell’Associazione Amici del Gioco del Ponte, che ha fatto sì che il Gioco si svolgesse ogni anno ininterrottamente. Nel 2020 e nel 2021 fu nuovamente sospeso a causa della pandemia da Covid-19, ma è stato regolarmente ripristinato nel 2022 e si svolgerà anche il prossimo 24 giugno.
È possibile assistere gratuitamente alla Battaglia sul Ponte semplicemente recandosi nei pressi del Ponte di Mezzo.
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