L’Indonesia è ricca di cultura e bellezza tra le tante arti ma conoscevate l’indumento per eccellenza del sud-est asiatico? Vediamo assieme come è nato e sviluppato il Kebaya indonesiano!
Il Kebaya è l’abbigliamento tradizionale femminile tipico della cultura indonesiana ma anche della Malesia, del Brunei e di Singapore. Il termine Kebaya deriva dalla parola Kaba (prestito portoghese), cioè un tipo di abito superiore, e Abaya cioè una lunga tunica tipicamente araba. Il Kebaya indonesiano è conosciuto come un costume lussuoso ma anche grazioso e simboleggia il tempo perduto e, inoltre, è associato alla pace, tranquillità e ordine sociale che collega e unisce le donne indonesiane, olandesi e giavanesi.
Si ritiene che il Kebaya indonesiano sia in realtà originario di Tiongkok durante l’impero Ming nei secoli XIII e XVI e si è poi diffuso a Malacca, Giava, Bali, Sumatra e Sulawesi. Precisamente l’ingresso del Kebaya in Indonesia è avvenuto grazie al commercio, ma un altro fattore scatenante fu la diffusione dell’Islam che ha avuto un grande effetto sull’influenza dell’abbigliamento in Indonesia. All’inizio le donne indonesiane apparivano senza camicetta superiore ma con una lunga tunica semplice. Nell’antichità, il Kebaya sull’isola di Giava era considerato un abbigliamento speciale che poteva essere indossato solo dalle famiglie reali e dai nobili, ma in seguito fu utilizzato anche dalla gente comune infatti nel XIX secolo il Kebaya era un indumento per tutte le classi sociali, comprese le donne giavanesi e indiane. Anche quando le donne olandesi iniziarono ad arrivare nelle Indie dopo il 1870, il Kebaya divenne un indumento obbligatorio che doveva essere indossato la mattina.
Ovviamente a quei tempi c’era la divisione in classi sociali e di conseguenza anche il Kebaya era diverso per ogni classe: il Kebaya per i nobili e famiglie reali appariva con materiali lussuosi come la seta, velluto e broccato, il Kebaya delle donne olandesi aveva un taglio più corto mentre la classe laica utilizzava materiali di cotone e tessitura grossolana, mentre il Kebaya delle persone di origine europea aveva dei materiali di cotone pregiato e accenni di broccato sui bordi.
All’inizio comunque non ebbe un grandissimo successo ma il suo periodo d’oro avvenne grazie al primo presidente della Repubblica indonesiano. Le donne aristocratiche vicino a lui di solito indossavano proprio il Kebaya indonesiano quindi l’immagine del Kebaya è stata riproposta. Durante il governo dell’Orde Baru (Nuovo Ordine nel 1965) le donne lavoratrici non erano solite ad indossarlo e il suo uso veniva incoraggiato principalmente dalle mogli dei dipendenti esteri conosciuti come Dharma Wanita, ma dagli anni 1990-2000 molti designer hanno iniziato a fare creazioni e modifiche sperimentando sul Kebaya indonesiano ma alcuni cercavano anche di preservare la tradizionalità del Kebaya, tra questi noti designer troviamo Iwan Tirta, Ghea Panggabean, Anne Avantie.
Al giorno d’oggi è molto raro trovare donne che indossano il Kebaya come indumento giornaliero e oggi viene usato principalmente per eventi formali, matrimoni, funerali e feste importanti ma le donne balinesi lo indossano anche quando vanno in visita ai templi. Spesso il Kebaya è realizzato in pura seta o cotone sottile o nylon o poliestere quasi trasparente, e decorato con ricami in broccato o motivi floreali. Il Kebaya tipico è costituito da una camicetta di cotone, seta, pizzo, broccato o velluto, con un’apertura centrale e fissata con una spilla centrale chiamata kerongsang. Oltre al Kebaya tradizionale, oggi esiste anche un Kebaya moderno che può anche essere indossato con jeans o gonne. Ma esiste anche il Kebaya da sposa e vengono utilizzati tantissimi accessori per decorare il proprio outfit.
In breve il Kebaya indonesiano è un importante capo di abbigliamento in stile orientale che ha fortemente influenzato il mondo della moda del sud-est asiatico. E voi lo conoscevate? Vi piacerebbe provare questo interessante indumento? Alcuni modelli interessanti di Kebaya possono essere trovati in rete, vi consiglio di darci un’occhiata per apprezzare questo meraviglioso indumento del sud-est asiatico.
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