L’oceano, con la sua spaventosa, e al contempo affascinante, immensità, i segreti che cela e le creature che nasconde nei suoi abissi più profondi, ha sempre esercitato un fascino misterioso in ogni epoca. Proprio per questo ha dato spunto per la creazione di miti e leggende che lo vedono coinvolto. Basti pensare all’antica città perduta di Atlantide, l’isola-continente che, in una sola notte, sarebbe stata sommersa, perdendosi nei meandri dell’oceano. Tra le leggende non mancano quelle dai risvolti più tenebrosi tra cui quella che vede come protagonista il Kraken, un vero e proprio mostro marino, emblema della mitologia scandinava.
La leggenda vede nel Kraken un animale enorme, pari alle dimensioni di un’isola, tentacolato, avvistato svariate volte sulle coste della Norvegia e dell’Islanda. Oggi giorno, tuttavia, le esplorazioni dei navigatori scandinavi si sono estese fino ad abbracciare l’intero Oceano Pacifico.
Se si vuole rimontare all’origine della leggenda del Kraken, bisogna vagliare gli svariati racconti nei quali si prodigavano i marinai di ritorno dai loro viaggi in acque ignote. Il suo primo avvistamento risalirebbe al XVIII secolo. I primi due avvistamenti si devono a Francesco Negri, esploratore e scrittore italiano che, nel 1663, racconta l’incontro con la creatura nella sua opera Viaggio Settentrionale e al vescovo Pontoppidan, che descrive il Kraken definendolo: «il più grande e il più impressionante animale del Creato e senza dubbio il mostro marino più grande del mondo».
Il nome Kraken proviene dal dialetto norvegese e la sua etimologia rimanda a quella di un “albero distorto o bitorzoluto.” Nell’immaginario comune si tende a raffigurare il Kraken come un gigantesco calamaro che con i suoi grossi tentacoli è in grado di affondare anche mastodontiche imbarcazioni come un transatlantico.
Alcune varianti della leggenda vedrebbero nel mostro marino una specie di giustiziere che affondava le navi delle anime corrotte, ad esempio i pirati, risparmiano invece i giusti.
Il mostro tentacolato è stato oggetto di icone e ha fatto il suo ingresso persino nella cinematografia inserendosi, con risvolti simpatici e tutt’altro che terrificanti, in prodotti della Warner Bros e della Sony Pictures Entertainment come il film d’animazione Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa. Il suo ingresso nella letteratura si deve invece a scrittori francesi come Victor Hugo e Jules Verne con le loro rispettive opere I lavoratori del mare e Ventimila leghe sotto i mari.
La dimora della creatura consiste nelle estreme profondità dell’Oceano. Attualmente, in base alla descrizione del calamaro da parte di diversi marinai, sconosciuti tra loro e provenienti dalle diverse parti del mondo, si è ricollegato il mostro ad una specie esistente classificata come Architeuthis dux. Di questa specie, tuttavia, si sa ben poco. Si sconosce il ciclo vitale e non si è certamente sicuri che corrisponda al Kraken.
Fonte immagine per l’articolo “Cos’è il Kraken”: Pixabay.