La storia della Corea fonda le proprie radici nel lontano Paleolitico inferiore. Tuttavia, secondo la tradizione, la fondazione del paese risale al 2333 a. C., data che segna l’inizio del regno di Tangun.
La figura di Tangun Wanggeom è strettamente collegata al mito di fondazione della Corea, una storia che è stata tramandata oralmente per poi essere riportata all’interno di testi fondamentali per la storia coreana: il Samguk Yusa, uno dei testi storici più antichi (XIII secolo), cita fonti quali il Gogi e le Cronache Antiche per andare a raccontare il mito. Il testo rimane ancora oggi tra i più importanti, dacché il mito di Tangun permette di dare lustro alla storia coreana rendendola una storia millenaria.
Il mito di fondazione della Corea
Hwanung, secondogenito di Hwanin, Signore del Cielo, scese sulla Terra per vivere tra gli uomini e regnare su di loro. Scelse il monte T’aebaek (oggi prende il nome di Myohyang, in Corea del Nord) come luogo dove porre il proprio regno: con tremila seguaci al proprio fianco fondò qui Sinsi, la Città di Dio. Nello stesso periodo, vivevano in una caverna un’orsa ed una tigre. I due animali si recarono da Hwanung e lo pregarono di trasformarli in esseri umani. Hwanung allora diede loro istruzioni su come poter realizzare il loro desiderio: diede loro da mangiare dell’artemisia e dell’aglio e gli ordinò di rimanere all’interno della caverna per 100 giorni, senza mai vedere la luce del sole. Il mito di fondazione della Corea mostra quindi anche legami con quella che è la cultura coreana moderna: l’artemisia e l’aglio, infatti, sono ingredienti preponderanti all’interno della cucina coreana.
Successivamente, i due animali si ritirarono quindi nella caverna, ma la tigre aveva un animo troppo ribelle e indomabile per seguire ciò che le era stato ordinato. Scappò dalla caverna prima del tempo stabilito e non riuscì a trasformarsi in umana. L’orsa, d’altro canto, rispettò gli ordini del dio e dopo solo ventuno giorni si trasformò in una donna.
La donna aveva ormai realizzato il suo desiderio, ma nonostante ciò non riusciva a trovare un uomo che volesse sposarla e darle un figlio. Si recò quindi sul monte T’aebaek e pregò affinché anche questo suo sogno potesse essere esaudito. Hwanung, sentendo le sue preghiere, decise quindi di sposarla e dalla loro unione nacque Tangun Wanggeom, fondatore del popolo coreano e dell’antico regno di Choson, nella città di Pyongyang.
Secondo il mito di fondazione della Corea, Tangun governò sul regno per 1500 anni. Nel 1120 a.C., il re Wu, fondatore della dinastia Zhou in Cina, nominò Kija come reggente di Choson. Tangun allora si rifugiò ad Asadal, sul monte Paeg’ak, dove infine divenne un dio della montagna.
Tangun Wanggeom
Tangun è la figura centrale del mito di fondazione della Corea, ancora oggi venerata e al centro del nazionalismo coreano. È oggetto di venerazione anche in una religione che conta circa 35000 fedeli: la Taejonggyo. La religione crede che esista un unico Dio, la cui reincarnazione terrestre si identifica proprio nella figura di Tangun Wanggeom. Non è una religione focalizzata su rituali o istituzioni, ma piuttosto su dottrine centrali e miti.
In Corea del Nord, il leader Kim Il-sung ha insistito molto sul provare che Tangun sia realmente esistito e che non si tratti semplicemente di una figura mitologica, così come la veridicità del mito di fondazione della Corea.
Nel 1993 è stata quindi rinvenuta una tomba che sarebbe appartenuta all’antico fondatore della Corea, contenendo all’interno anche le sue spoglie e trasformata successivamente in un mausoleo da visita. Tuttavia, la tomba è oggetto di critiche e controversie: questo perché il tipo di tomba a sovrapposizione di pietre è tipico del periodo Koguryo (37 a.C. – 668 d.C.), rendendo difficile credere che la struttura risalga a tempi più antichi. Ciononostante, la Corea del Nord non ha permesso di indagare ulteriormente per risolvere le questioni irrisolte sulla datazione e l’autenticità del monumento.
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