Il mito di Yŏno e Seo è un racconto contenuto all’interno dei Suijŏn, una raccolta di storie inusuali mai rinvenuta, che segna il passaggio dalla narrativa mitologica a quella romanzesca nella letteratura coreana. Il testo del mito di Yŏno e Seo è stato tramandato in forma scritta nel Samguk Yusa, uno dei più antichi testi storici coreani, ricco di racconti mitologici come il mito di fondazione della Corea.
Trama del mito di Yŏno e Seo
Nel quarto anno del regno di Adalla (157 d.C.), l’ottavo re di Silla, una coppia di sposi chiamati Yŏno e Seo viveva sulla costa orientale. Un giorno, mentre Yŏno stava raccogliendo delle alghe su una roccia, viene trasportato dal mare in direzione orientale fino ad approdare su un’isola. Gli abitanti locali accolsero calorosamente l’uomo, che venne considerato come un re mandato dal cielo. D’altro canto, Seo era preoccupata per l’assenza prolungata del marito e si diresse verso la riva per cercarlo. Una volta giunta sulla spiaggia, trovò solo le scarpe del marito su una roccia, ma appena ci salì sopra fu trasportata anch’essa nella stessa direzione. Quando Seo approdò sull’isola di Yŏno, la popolazione la accolse con altrettanta gioia, considerandola la consorte inviata per il nuovo sovrano.
Intanto a Silla, il sole e la luna avevano perso la loro luce, preoccupando re Adalla. Dopo essersi consultato con un astrologo, il sovrano comprese che il sole e la luna avevano seguito Yŏno e Seo fino all’isola, per cui inviò degli ambasciatori per riportarli a casa. Tuttavia, la coppia rifiutò perché riteneva che il loro destino fosse stato deciso dal cielo e, in cambio, offrì loro una seta tessuta da Seo per effettuare un rituale al cielo. Una volta tornati a Silla, il re fece eseguire gli ordini ricevuti, per cui il sole e la luna tornarono a splendere poco dopo.
Veridicità del mito di Yŏno e Seo
Il mito di Yŏno e Seo è ambientato nel periodo dei Tre Regni della storia coreana, quando la penisola era divisa in tre grandi territori: Koguryŏ a nord, Paekche nel sud-ovest e Silla nel sud-est. Quindi, seguendo la direzione orientale delle rocce che hanno trasportato la coppia, si può dedurre che l’isola su cui approdarono sia il Giappone. Secondo gli studiosi, la storia di Yŏno e Seo trova riscontro nella storia coreana perché durante il regno di Adalla si erano verificati strani fenomeni naturali come un’eclissi, ma soprattutto problemi politici tra le casate Park, Sok e Kim: poiché la famiglia Park risiedeva nella capitale e possedeva la maggior parte del potere, le altre due casate si coalizzarono per sconfiggerla. Tuttavia, i Kim ebbero la meglio su entrambe le casate, per cui i Sok si trasferirono in Giappone. Seguendo questa teoria, Yŏno e Seo appartenevano alla famiglia dei Sok e il dono della seta che offrono al regno di Silla alla fine del mito rappresenta la loro ammissione di sconfitta nei confronti della famiglia vincente.
Collegamento con la letteratura giapponese
Nei primi testi scritti giapponesi, ovvero il Kojiki e il Nihon shoki, si trovano storie relative a un principe del regno coreano di Silla approdato in Giappone, seguito o preceduto dalla moglie. Secondo altri studiosi , il mito di Yŏno e Seo avrebbe ispirato il personaggio di Susano-o, il fratello della leggendaria dea giapponese Amaterasu. In ogni modo, a causa dei trascorsi storico-politici tra Corea e Giappone, il mito e la sua veridicità non sono particolarmente apprezzati, soprattutto per l’implicazione che un sovrano nipponico sia stato di origine coreana.
Fonte immagine: Wikimedia Commons