Il significato dei tarocchi: l’interpretazione di Jodorowsky

significato dei tarocchi

Il significato dei tarocchi secondo Jodorowsky

Composti da 22 trionfi o arcani maggiori e 56 arcani minori, i tarocchi sono mazzi di carte utilizzati per dare delle letture sul futuro. Ma qual è il significato dei tarocchi? Legati alla cabala e alle arti esoteriche, i tarocchi sono mazzi di carte conosciuti per i loro scopi divinatori, con una storia antichissima e un’iconografia studiata da storici dell’arte ed esperti. Il mazzo è composto da 21 trionfi e dal Matto, che formano gli arcani maggiori, e 56 carte, riconducibili a quelle da gioco francesi, detti arcani minori.

La storia dei tarocchi: origini e influenze

L’origine dei tarocchi è ancora avvolta nel mistero. La prima attestazione della loro diffusione risale a Berna nel 1367, ma solo dieci anni dopo John di Rheinfelden redige un documento in cui li descrive come un mazzo di carte a quattro semi, con re, regine, dame e marescialli.

Le prime attestazioni e John di Rheinfelden: la diffusione dei tarocchi

Sebbene l’origine precisa rimanga incerta, la testimonianza di John di Rheinfelden fornisce un’importante indicazione sulla diffusione dei tarocchi nel XIV secolo, suggerendo una loro esistenza precedente al 1377. Questa testimonianza è fondamentale per tracciare la storia di queste carte.

I Trionfi di Petrarca e il loro legame con i tarocchi

Il nome “tarocchi” viene spesso associato al poemetto allegorico di Francesco Petrarca, I Trionfi. Le sei allegorie descritte nel poema – l’Amore, la Castità, la Morte, la Fama, il Tempo e l’Eternità – sono state interpretate come possibili fonti di ispirazione per le icone trionfali dei tarocchi, con corrispondenze come gli Amanti, la Temperanza, la Morte, il Giudizio, l’Eremita e il Mondo. È importante notare che i trionfi di Petrarca sono solo sei, mentre i tarocchi contano ventuno figure (più il Matto).

L’approccio di Jodorowsky al significato dei tarocchi

Diversamente dalla maggior parte degli autori che descrivono le carte singolarmente, Alejandro Jodorowsky, scrittore, drammaturgo e autore de La Via dei Tarocchi, le descrive come un unicum, impossibile da scindere. Per lui, lo studio degli arcani inizia con la loro sequenza: ogni dettaglio si connette con le altre settantotto carte, ed è lì che si trova il vero significato dei tarocchi.

La visione olistica di Jodorowsky: i tarocchi come unicum

Jodorowsky propone una lettura olistica dei tarocchi, in cui ogni carta acquista significato in relazione alle altre. Questo approccio si discosta dalle interpretazioni tradizionali, che tendono a isolare le singole carte, e offre una visione più complessa e articolata del simbolismo dei tarocchi. Questa visione si avvicina a concetti come gli archetipi junghiani e l’inconscio collettivo.

L’interpretazione simbolica degli arcani maggiori secondo Jodorowsky

Jodorowsky guida il lettore nell’interpretazione dei simboli nascosti dietro gli arcani maggiori, offrendo diversi approcci per ogni carta, analizzandole in relazione alle altre. Questo metodo permette di superare una visione statica e univoca del significato delle carte, aprendo a una comprensione più profonda e dinamica. Di seguito, un’analisi del significato degli arcani maggiori secondo la sua interpretazione:

Il Matto: libertà e energia senza confini

Il Matto, carta senza numero, rappresenta l’energia primordiale, la libertà assoluta. È una figura in movimento, senza meta apparente, simbolo di viaggio, ricerca e origine. Incarna l’irrazionalità, il caos e una forza liberatrice, distaccata dai giudizi e dai bisogni convenzionali. La frase che lo descrive è: “Tutti i percorsi sono il mio”.

Il Mago: inizio e potenzialità

Il Mago, numero uno, simboleggia l’inizio, il punto da cui l’universo emerge. Rappresenta la destrezza, la giovinezza, il talento e la potenzialità. È una figura androgina che utilizza gli elementi a suo piacimento, al confine tra luce e ombra, tra conscio e inconscio. Il Mago incarna l’intraprendenza, l’astuzia e la velocità d’azione: “Tutto è possibile”.

La Papessa: conoscenza e pazienza

La Papessa, numero due, è associata alla dualità, alla fede, alla conoscenza, alla pazienza e alla purezza. Simbolo di matriarcato e gestazione, rappresenta la saggezza verginale e un potenziale inesplorato.

L’Imperatrice: fertilità e creatività

L’Imperatrice, numero tre, incarna la fertilità, la creatività, la seduzione, il desiderio e l’entusiasmo. Rappresenta una transizione dalla verginità alla creatività, l’energia vitale dell’adolescenza e la bellezza.

L’Imperatore: stabilità e potere

L’Imperatore, numero quattro, esprime stabilità, dominazione, potere, responsabilità e razionalismo. Simbolo di solidità, leadership e paternità, rappresenta una figura consolidata nella sua autorità, ancorata alle sue radici.

Il Papa: saggezza e mediazione

Il Papa, numero cinque, simboleggia la saggezza, l’ideale, la comunicazione, l’insegnamento e la fede. È un mediatore, una guida e un esempio, che stabilisce un ponte tra il possibile e l’ideale, tra il Regno dei Cieli e la Terra.

Gli Amanti: scelta e conflitto

Gli Amanti, numero sei, rappresentano l’eros, il cuore, la scelta, il conflitto e l’ambiguità. Questa carta invita a fare ciò che si ama, a vivere pienamente la vita emotiva.

Il Carro: azione e trionfo

Il Carro, numero sette, simboleggia l’azione, l’amore, il trionfo, il viaggio e il dominio. Rappresenta l’unione degli opposti e le energie complementari, maschile e femminile.

La Giustizia: equilibrio e completezza

La Giustizia, numero otto, è associata all’equilibrio, alla completezza, al valore e al giudizio. Invita a rinunciare al perfezionismo e ad accettare la propria umanità.

L’Eremita: solitudine e saggezza interiore

L’Eremita, numero nove, rappresenta la solitudine, la saggezza, il lasciare andare, la terapia, la crisi e l’esperienza. Simboleggia un percorso interiore verso la conoscenza di sé.

La Ruota della Fortuna: cicli e cambiamento

La Ruota della Fortuna, numero dieci, indica la fortuna, i blocchi, gli enigmi, le soluzioni, i cicli, il cambiamento, l’eterno ritorno e il fato. Rappresenta un cambiamento di percorso e l’attesa di nuove opportunità.

La Forza: creatività e istinto

La Forza, numero undici, apre la strada alle energie inconsce, alla creatività, alla profondità, alla comunicazione e all’istinto. È legata all’inizio di nuove attività e periodi della vita.

L’Appeso: sacrificio e attesa

L’Appeso, numero dodici, simboleggia il sacrificio, l’incapacità di scelta, la meditazione, il dono a se stessi, la profondità, il ritardo, il riposo e l’attesa. Rappresenta uno stato di incubazione e di preparazione a una nuova vita.

La Morte (Il Tarocco senza Nome): trasformazione e catarsi

La Morte, chiamata da Jodorowsky “Il Tarocco senza Nome”, invita a una trasformazione, a una catarsi, a una purificazione dal passato. Rappresenta un’esplorazione delle regioni remote della mente per far emergere la propria umanità.

La Temperanza: misura e armonia

La Temperanza, numero quattordici, è associata alla misura, all’armonia, alla circolazione, alla protezione, alla prudenza, alla benevolenza, alla cura e alla moderazione. Rappresenta un equilibrio tra corpo e spirito.

Il Diavolo: tentazione e istinti primordiali

Il Diavolo, numero quindici, rappresenta la tentazione, la passione, l’attaccamento, la sequenza, i soldi, i contratti, l’oscurità, i tabù, la paura, il subconscio, gli impulsi e la creatività. Simboleggia gli istinti primordiali e la necessità di accogliere la parte animalesca per raggiungere l’illuminazione.

La Torre: apertura e liberazione

La Torre, numero sedici, porta con sé il significato di conforto spirituale, costruzione, gioia, espressione, celebrazione e apertura. Rappresenta una liberazione da vecchie strutture e l’inizio di una nuova fase.

La Stella: speranza e ricerca del proprio posto

La Stella, numero diciassette, offre molteplici interpretazioni, legate alla speranza, al nutrimento, alla santificazione, alla fertilità, al talento, alla ricerca del proprio posto nel mondo. Rappresenta la natura umana che cerca la sua collocazione nell’universo.

La Luna: intuizione e mistero

La Luna, numero diciotto, esprime la femminilità, la maternità, l’intuizione, il sogno, il mistero, l’immaginazione, il magnetismo, la gestazione, la poesia, l’incertezza e le fasi. Rappresenta il mondo dei sogni e il subconscio.

Il Sole: consapevolezza e nuova vita

Il Sole, numero diciannove, simboleggia il calore, l’amore, la costruzione, la nuova vita, il passaggio, la consapevolezza, l’infanzia, il successo e l’evoluzione. Rappresenta la luce, la divinità e l’archetipo del padre universale.

Il Giudizio: rinascita e trascendenza

Il Giudizio, numero venti, concentra le energie di tutti i tarocchi e rappresenta la vocazione, la chiamata, la rinascita, la coscienza, l’unione, la famiglia e la trascendenza. Simboleggia la nascita della coscienza e un desiderio irresistibile.

Il Mondo: realizzazione e completezza

Il Mondo, numero ventuno, è l’ultimo arcano e rappresenta la realizzazione, l’anima, la pienezza, la danza, l’eroismo e il successo. Simboleggia la realtà più profonda e una completezza liberata dall’autodistruzione.

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A proposito di Dana Cappiello

Classe 1991, laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione. Ho sempre sentito l’esigenza di esprimermi, impiastricciando colori sui fogli. Quando però i pensieri hanno superato le mie maldestre capacità artistiche, ho iniziato a consumare decine di agende. Parlo molto e nel frattempo guardo serie tv e leggo libri.

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