Il sistema scolastico francese: come funziona la scuola in Francia

Il sistema scolastico francese: struttura e differenze

Il sistema scolastico francese è una pietra miliare del paese, altamente strutturato e basato su un metodo di insegnamento classico. Conoscere il suo funzionamento è fondamentale per chi desidera studiare in Francia, ma anche per chi è semplicemente curioso di capire come è organizzata l’istruzione in uno dei paesi più importanti d’Europa. In questo articolo, analizzeremo i diversi livelli del sistema scolastico francese, dall’insegnamento primario a quello superiore, evidenziando le principali differenze con il sistema italiano.

L’insegnamento primario: école maternelle ed école élémentaire

L’insegnamento primario inizia con l’école maternelle che ha una durata di tre anni, proprio come avviene in Italia per quella che in gergo chiamiamo scuola dell’infanzia o scuola materna. L’obiettivo di questo percorso è quello di sviluppare capacità basilari nel bambino, quali ad esempio il riconoscimento delle lettere, dei numeri, dei colori e delle forme.

École maternelle: dai 3 ai 6 anni

La scuola materna francese accoglie i bambini dai 3 ai 6 anni e, pur non essendo obbligatoria, è frequentata dalla quasi totalità dei bambini. Si articola in tre sezioni: petite section (3 anni), moyenne section (4 anni) e grande section (5 anni).

École élémentaire: dai 6 agli 11 anni

Dopo tre anni gli alunni possono essere iscritti all’école élémentaire che ha una durata di cinque anni i quali sono suddivisi in due cicli, un primo triennio e un secondo biennio. La scuola elementare francese inizia a 6 anni e termina a 11. I cinque anni sono così suddivisi: CP (Cours Préparatoire), CE1 e CE2 (Cours Élémentaire 1 e 2), CM1 e CM2 (Cours Moyen 1 e 2).

L’insegnamento secondario: collège e lycée

Con l’insegnamento secondario ritroviamo le prime grandi differenze del sistema scolastico francese rispetto a quello italiano: in primo luogo il collège, che potrebbe corrispondere alla nostra scuola secondaria di primo grado, ha una durata quadriennale.

Collège: la scuola media francese

Il collège accoglie i ragazzi all’età di 11 anni e offre loro un percorso che va dalla classe sixième alla classe troisième, al termine della quale i ragazzi potranno ottenere il diplôme national du brevet. Questo ciclo di studi dura quattro anni, dai 11 ai 15 anni, e corrisponde alla nostra scuola media.

Lycée: tre indirizzi per la scuola superiore

L’insegnamento secondario continua poi con la scelta di un lycée tra un lycée genéral, un lycée technologique e un lycée professionel. La durata del percorso offerto è di tre anni, dai 15 ai 18 anni, al termine dei quali, dopo avere sostenuto un esame specifico, gli alunni potranno ottenere il cosiddetto Baccalauréat, un titolo simile al nostro diploma di maturità. Il lycée général offre un percorso di studi più teorico, il lycée technologique un percorso più tecnico e il lycée professionnel un percorso professionalizzante.

L’insegnamento superiore

Per quanto riguarda il sistema universitario in Francia, diverso dal sistema scolastico francese, nonché l’insegnamento superiore, oggi non vi sono importanti differenze con quello italiano, prevalentemente dopo il tentativo di equiparare i sistemi europei. Ciononostante è fondamentale fare riferimento anche a tutti gli altri sistemi di formazione superiore riconosciuti in Francia.

Il percorso universitario: Licence, Master e Doctorat

Innanzitutto definiamo che a partire dall’ottenimento del BAC, i giovani possono scegliere un’università che prevede un percorso di studi triennale, la Licence, e a seguito di questi studi potranno proseguire con un percorso biennale, il Master. Infine vi è il Doctorat, che ha una durata tra i tre e i cinque anni ed è caratterizzato da molteplici attività sperimentali.

Le Grandes Écoles: istituti di eccellenza

Un’alternativa al percorso appena definito sono le Grandes Écoles, nonché istituti di un livello particolarmente alto a cui si accede per concorso. L’iscrizione a tali istituti è molto proibitiva sia perché si tratta di scuole a numero chiuso sia perché i costi da sostenere sono molto elevati, ciò li rende accessibili solo a specifiche classi sociali.

Diplomi professionalizzanti: DUT e BTS

Altre alternative possibili sono dei percorsi di formazione che terminano con la consegna di un diploma come il Diplôme Universitaire de Technologie (DUT) o il Brevet de Technicien Supérieur (BTS). Si tratta di percorsi di due anni che offrono una formazione più professionalizzante rispetto all’università.

Differenze tra il sistema scolastico francese e quello italiano

Abbiamo quindi potuto constatare che il sistema scolastico francese descritto fin ora non presenta sostanziali differenze con quello italiano, rispetto invece a quello di altri paesi non europei come quello giapponese. Se non fosse però che, come riportato all’inizio dell’articolo, il sistema francese è fortemente centralizzato, a differenza di quello italiano che lascia un’autonomia maggiore agli insegnanti e ai singoli istituti sparsi per le città. Ulteriori differenze riguardano gli orari della giornata scolastica: in particolare quest’ultima inizia solitamente alle 8.30 e termina alle 17.30 circa con due pause, una al mattino e una per il pranzo. Inoltre in Francia il mercoledì è visto come un giorno di pausa, infatti durante le scuole medie questo giorno della settimana è dedicato allo sport e si può dire lo stesso anche per i licei, seppur ci possano essere differenze in base all’istituto di appartenenza.

Conclusione: un sistema scolastico centralizzato e strutturato

Il sistema scolastico francese si distingue per la sua struttura centralizzata e per la sua organizzazione rigorosa. Dalla scuola materna all’università, gli studenti francesi seguono un percorso ben definito, con tappe obbligate e una forte enfasi sull’apprendimento teorico. Sebbene non manchino le differenze con il sistema italiano, soprattutto per quanto riguarda l’autonomia degli istituti e la gestione degli orari, il modello francese rappresenta un esempio interessante di come l’istruzione possa essere organizzata in modo efficace e coerente.

Fonte immagine: Freepik

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