Illuminismo e colonialismo: il caso della Germania

Illuminismo e colonialismo: il caso della Germania

Illuminismo e colonialismo in Germania

Nel XVIII secolo anche in Germania si diffonde l’Illuminismo; nelle fasi iniziali, il movimento in questione non presenta tratti originali, per cui vengono riprese le idee procedenti dall’Inghilterra, dalla Francia e dall’Olanda; un fatto, questo, che è dovuto anche ad una diffusione di tali idee avvenuta con un certo ritardo, in Germania,  rispetto agli altri Paesi europei.

Illuminismo e colonialismo in Germania: le influenze

L’Illuminismo, che in Francia si carica di contenuti e significati politici, in Germania vede l’influenza della filosofia di Leibniz, soprattutto, e, poco a poco, comincia ad essere caratterizzato da aspetti particolari: gli Illuministi tedeschi si concentreranno specialmente sull’analisi dei fondamenti della ragione, un’analisi che partirà dalla logica.

La ragione, per gli Illuministi tedeschi, finisce per essere alla base di un metodo di analisi razionale, un metodo che dimostra la legittimità, la specificità di determinati concetti: siamo di fronte, in sostanza, ad un metodo che sarà caratteristico della filosofia tedesca anche in epoche posteriori e che verrà utilizzato pure da Kant per le sue argomentazioni. Passiamo in rassegna ulteriori contributori circa le nuove idee che hanno promosso l’Illuminismo tedesco, così come anche autori che hanno congiunto Illuminismo e colonialismo.

Gli esponenti più importanti

A dare le basi a questo metodo sarà Christian Wolff, il maggiore esponente dell’Illuminismo in Germania e autore di opere caratterizzate da una “costruzione” sistematica, nelle quali emerge un concetto di ragione che ricerca nel procedimento analitico il suo fondamento: secondo Wolff, l’obiettivo finale della filosofia è illuminare lo spirito, affinché si possa sviluppare l’attività dell’Intelletto, attraverso la libertà, in ambito filosofico.

Nell’ambito della logica, per Wolff il principio fondamentale è da vedersi nella contraddizione, in quanto essa non esclude l’esperienza, che nel campo delle scienze naturali deve unirsi alla ragione.

Una figura emblematica dell’Illuminismo tedesco è Gotthold Ephraim Lessing (1729-1781), che, oltre ad occuparsi di questioni filosofiche e di Estetica, è autore di importanti opere letterarie e teatrali: è fautore di un teatro progressista e di un’arte che non deve imitare i modelli statici della pittura e della cultura classicista, ma che deve riprodurre, anche per esempio in poesia, la vita e le lotte intraprese dagli uomini.

Altra figura emblematica in ambito letterario è Johann Wolfgang Goethe (1749-1832), che dal punto di vista filosofico, viene influenzato dal materialismo ed evidenzia il carattere universale del movimento, del cambiamento e dell’evoluzione in natura, che, a suo parere, è una concatenazione organica e “plurale” di fenomeni.

Unire Illuminismo e colonialismo

Il Secolo dei Lumi è comunque caratterizzato in Germania e altrove dal sorgere di idee relative al colonialismo; è significativo che, nonostante sia fondamentale il principio della libertà, si diffondano idee che fanno capo al pensiero politico di John Locke, il quale  si esprime in termini di terra nullius, quando si riferisce ai territori del Nuovo Mondo. Altrettanto significativo è tuttavia il fatto che ci siano anche idee liberali che diffondono la necessità dell’abolizione della schiavitù e, in Germania, un pioniere dell’abolizione della schiavitù fu il filosofo Anton Wilhelm Amo, il primo africano a studiare in un’università europea, proprio in Germania. 

In quanto agli aspetti che legano Illuminismo e colonialismo, nelle prime opere di Kant si ritrovano riferimenti all’Africa e agli africani: egli afferma che questi ultimi non hanno potuto sviluppare la ragione, fondamento dell’Illuminismo, e che, quindi, non ne sono dotati.

Diversi autori, tra cui Goethe nella sua opera Le affinità elettive (attraverso le parole della protagonista, Ottilie) rivolgono la loro attenzione alla questione del colonialismo, ma ciò che emerge è più che altro il pregiudizio, fatto che colpisce, in quanto il Secolo dei Lumi aveva tra i principali obiettivi proprio quello di eliminare ogni forma di pregiudizio.

Gli aspetti più evidenti legati al pregiudizio durante quest’epoca sono: il disprezzo nei confronti degli Africani, definiti Mohren, Mori; una visione dell’Africa come qualcosa di sconosciuto, per cui emergono diversi stereotipi; un pensiero già profondamente colonialista, che si esprime attraverso i concetti di sfruttamento, schiavitù e razza.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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