Imperialismo, cos’è e come ha influenzato il mondo

Imperialismo, cos'è e come ha influenzato il mondo

L’imperialismo è il modo in cui le potenze mondiali hanno tentato di estendere il proprio potere in modo coercitivo in paesi arretrati e in via di sviluppo. Il processo imperialista durato dal 1880 alla prima guerra mondiale ha cambiato i rapporti sia umani che politici delle nazioni.

La volontà di affermarsi politicamente ed economicamente su una zona geografica lontana dai propri confini è da sempre caratteristica delle società umane. Le prime tracce di imperialismo nella storia sono da rintracciare all’epoca dell’antica Roma: i romani iniziarono pian piano ad estendere la propria potenza prima sulla penisola italica per poi proseguire con territori dell’Europa e dell’Asia, andando a creare uno degli imperi più vasti mai esistiti.

Ma è dalla seconda metà del 19° secolo che la volontà di estendere il dominio nazionale viene accentuata anche dal crescente senso di superiorità biologica e culturale che le potenze mondiali credevano di avere a discapito dei paesi in via di sviluppo. Con l’imperialismo e le loro conoscenze paesi come Belgio, Francia, Inghilterra e Germania erano pronte a sfruttare le potenzialità economiche dei paesi africani ed orientali.

La diffusione dell’imperialismo in quegli anni è dovuta anche alla perdita delle colonie inglesi e spagnole degli Stati Uniti, divenute ormai indipendenti. Da parte dei paesi europei si sentiva anche il bisogno di esportare la propria cultura e il progresso scientifico, tecnologico e filosofico: in alcune zone dell’India e dell’Africa erano ancora diffuse pratiche di cannibalismo e di sacrificio umano. L’uomo bianco europeo, quindi dall’alto della superiorità, si caricava della responsabilità di far progredire questi paesi.

Il paese che ha esercitato maggiormente il potere derivato dalle espansioni imperialisti è quello britannico. Oltre a paesi come il Kenya, la Nigeria e l’Egitto, dopo la Guerra Boera con gli olandesi, i britannici riuscirono a riunificare quasi tutto il territorio meridionale del continente africano sotto il nome di Unione Sudafricana. Ma l’imperialismo della Gran Bretagna si affermò soprattutto in oriente con Hong Kong, Birmania, Singapore e l’India. Il potere in India venne esercitato prima dalla Compagnia delle Indie e poi direttamente dal governo britannico, sfruttando le notevoli differenze culturali e religiose presenti sul territorio.

Altri paesi come la Francia e la Germania attuarono piani di espansione imperialista anche per motivi di prestigio, in modo da dimostrare la propria potenza agli occhi di potenziali nemici. La Francia si concentrò sull’Indocina e su Tunisia, Senegal e Algeria. La Germania i territori del Camerun, del Ruanda e della Nuova Guinea.

L’imperialismo ha condizionato in modo profondo i paesi che l’hanno subito. Infatti nella maggior parte di essi si sono instaurati nella società tratti culturali (come la lingua o la religione) del paese che esercitava la sua potenza. Ma l’imperialismo ha portato anche alla diffusione di razzismo e a sentimenti nazionalistici. 

Immagine in evidenza: Wikipedia

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