Imprenditoria di successo: 4 storie da conoscere

imprenditoria di successo: 4 storie da conoscere

Di recente, sta spopolando sempre più il mito del mondo dell’imprenditoria giovanile e infatti sempre più ragazzi ci si stanno avvicinando, ma come mai? Il loro scopo è quello di crearsi un futuro innovativo e vogliono farlo mettendo in piedi le loro proprie attività, anche se questo significa dover partire da zero ed il più delle volte è un processo complicato. Nonostante questo, le diverse opportunità che offre l’imprenditorialità risultano molto allettanti per i giovani ed è per questo motivo che anche il numero di iscritti alle varie facoltà di economia rimane sempre tra i più alti. Inoltre, un altro punto a favore dell’imprenditoria è che, essendo un campo molto diversificato, è possibile per i giovani specializzarsi in diversi ambiti e dar sfogo ai propri talenti e doti. Infatti, fare impresa o iniziare un’attività non sono le uniche opportunità perseguibili quando si parla di imprenditoria, concetto spesso associato al senso di imprenditorialità che possiamo descrivere come una sorta di capacità di una persona nel trasformare le proprie idee in realtà; quindi, si parla anche di spiccata creatività e spirito di iniziativa. Ci sono stati, nel corso della storia, parecchie figure imprenditoriali che hanno fatto, e continuano ancora, da esempio per molti neo imprenditori e in quest’articolo parliamo proprio di storie di imprenditoria di successo.

Le 4 storie da conoscere riguardo l’imprenditoria di successo

1- Luisa Spagnoli: è stata sicuramente una delle donne imprenditrici più intraprendenti del ‘900 e la sua storia ispira moltissime persone. Tutto ebbe inizio quando, nel centro storico di Perugia, dove viveva con la sua famiglia, aprì insieme a Francesco Buitoni una piccola impresa, che decisero di chiamare ‘Perugina’ che mandò avanti da sola durante la Seconda guerra mondiale, periodo in cui la maggior parte degli uomini era in guerra. A lei si deve non solo l’invenzione del famoso ‘Bacio Perugina’, ma anche molte innovazioni a livello del benessere aziendale e soprattutto delle operaie, che lavoravano nella Perugina grazie all’introduzione di un asilo nido per le mamme lavoratrici che non potevano permettersi tate. Altro merito di Luisa Spagnoli è quello di aver avviato un’ulteriore impresa di nome ‘Angora Spagnoli’, specializzata nella produzione di lana d’angora per i filati e quindi nella creazione di abiti d’alta moda. Purtroppo, non ebbe l’opportunità di vedere quest’ultima prendere piede dato che il successo arrivò quattro anni dopo la sua morte, grazie ai figli che si occuparono di iniziare la rete di negozi tutt’oggi conosciuta in tutto il mondo sotto il nome di ‘Luisa Spagnoli’ 

2 – Ralph Lauren: ad oggi è uno degli uomini più potenti e ricchi del mondo, ma un tempo non era affatto così! Ralph Lauren è nato nel 1939 nel Bronx, a New York, ed è figlio di due immigrati bielorussi ebrei. Tra povertà e incertezza, comincia i suoi studi di business e, dopo aver preso parte all’esercito per un periodo, inizia a lavorare presso una casa di moda molto elegante e in voga all’epoca, la ‘Brooks Brothers’, per la quale inizialmente è un commesso. Stanco di ricoprire questo ruolo, Ralph Lauren si mette all’opera cominciando a disegnare le sue prime cravatte che non erano per niente paragonabili alle altre già sul commercio, anzi erano ben diverse. Le sue cravatte erano larghe, ricche di decori, e soprattutto erano fatte a mano utilizzando materiali inusuali. Dopo aver chiesto un prestito di ben 30.000 dollari, crea ufficialmente la sua prima collezione di cravatte e anche una propria etichetta, ‘Ralph Lauren Corporation’, che prende spunto da uno degli sport più classici, ovvero il polo. La prima collezione delle sue famose maglie ‘polo’ arriva nel 1971, insieme alla creazione del logo del giocatore di polo. Ad oggi, Ralph Lauren è, per la rivista Forbes, il 158º uomo più ricco al mondo.

 

3 –  Estée Lauder: una delle imprenditrici che ha segnato la storia del marketing e dell’imprenditoria di successo è senza dubbio Estée Lauder, fondatrice del famoso marchio di cosmetici. Nata a New York nei primi anni del ‘900 da genitori immigrati, Estée Lauder ha cominciato sin da subito a lavorare nel laboratorio chimico dello zio, iniziando a fare i primi esperimenti tra miscele di ingredienti e ne rimane affascinata, così da cominciare un vero e proprio percorso di ricerca e studio di cosmetica. Già dal 1930 apre una sua prima boutique a New York dove era possibile acquistare 4 tipi di prodotti. Insieme al marito, nel 1946 fonda la ‘Estée Lauder Companies’ ed è già da subito che la piccola impresa comincia a ricevere i primi successi cavalcando le onde anche del mercato estero. Tra i motivi dei suoi successi c’è sicuramente la spiccata capacità dell’imprenditrice a livello di strategia e marketing dell’impresa, in quanto, è proprio a lei che dobbiamo il tipo di approccio alla vendita detto ‘Talk and Touch’ il che consiste nel provare il prodotto prima di procedere all’acquisto ed è quindi grazie a lei se ad oggi quando entriamo nei negozi di cosmetica ci viene dato un piccolo campione del prodotto che intendiamo comprare.

4- Pietro Ferrero: come non menzionare, tra queste storie di imprenditoria di successo, l’inventore della così tanto amata industria Ferrero? Tutto comincia nel 1942 quando, insieme alla moglie, Pietro decide di aprire ad Alba (vicino Torino) un piccolo laboratorio di dolci innovativi ma economici. La furbizia di Pietro Ferrero risiedeva nell’utilizzo esclusivo di materie prime a basso costo e, nel periodo del secondo dopoguerra, le più disponibili erano le gustosissime nocciole piemontesi. Da qui, iniziarono le varie invenzioni e sperimentazioni tutte a base di questa frutta secca, ma il vero colpo di genio arrivò quando, osservando i suoi operai andare al lavoro, decise che doveva trovare una merenda alternativa, non salata, al solito ‘pane e pomodoro’, e si mise all’opera con la creazione di una pasta di nocciole sostanziosa, facile da portare e che si potesse facilmente spalmare. Il primo esperimento collaudato prese il nome di ‘Giandujot’. Nel 1946 la produzione diventa così elevata che il solo laboratorio non è più sufficiente; decide di fondare l’azienda ‘Ferrero’ con la moglie e il figlio Michele, a cui si deve la trasformazione del nome della famosa pasta di nocciole da Giandujot a Nutella.

Queste storie di imprenditoria di successo ci aiutano a capire quanto sia importante credere nei propri sogni, senza aver paura di cominciare da zero, e l’importanza di perseguire i propri obiettivi senza mai arrendersi.

Fonte immagina: Pixabay

A proposito di Cocco Sabrina

Mi chiamo Sabrina Cocco, ho 21 anni e al momento sono una studentessa di Mediazione linguistica e culturale presso l'università ''L'Orientale'' di Napoli; ho sempre avuto un'indole per le lingue in particolare per l'inglese e il francese che studio tutt'ora, ma avendo frequentato un liceo classico in passato, mi è rimasta la passione per la letteratura sia antica che moderna e della lettura. Dopo il liceo mi sono avvicinata sempre più al mondo della politica e dell'attualità perchè penso che sia fondamentale conoscere il più possibile cosa succede nel mondo moderno, soprattutto per noi ragazzi che abbiamo tanta voglia di cambiare il mondo.Essendo scout da quando sono piccola, sono anche vicina al mondo del trekking, della natura e in generale delle escursioni anche a livello semi-esperto. La caratteristica che più sento mi contraddistingue è l'amore per la scoperta e in generale anche una grandissima curiosità nei confronti del mondo.

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