Le invenzioni italiane, si sa, hanno sempre dato grandi soddisfazioni. La storia lo dimostra: Alessandro Volta, Felice Matteucci, Antonio Meucci e Guglielmo Marconi hanno saputo ideare degli strumenti tutt’oggi ancora utili. Ci sono altre invenzioni, però, meno note e molto curiose. Scopriamole insieme.
La Moka
La moka è una delle invenzioni italiane certamente più care ai napoletani. Questa caffettiera fu inventata nel 1933 da Alfonso Bialetti, che nella sua azienda ha prodotto più di 105 milioni di esemplari. L’origine del nome dell’apparecchio è da riferire a una città nello Yemen, chiamata Mokha, dove veniva prodotto il caffè. L’idea geniale venne a Bialetti guardando sua moglie fare il bucato con la lavatrice lisciveuse, composta da una caldaia e da un tubo forato che permetteva la risalita dell’acqua una volta raggiunta una temperatura sufficiente.
La Vespa
La Vespa è un modello di scooter disegnato da Corradino d’Ascanio per la Piaggio. Brevettata il 23 aprile del 1946, questa invenzione italiana rappresenta tutt’oggi un simbolo del Bel Paese, anche e soprattutto grazie alla cinematografia che ne ha fatto ampio uso sul set per rappresentare la tipica atmosfera italiana. L’origine del nome è controversa. L’ipotesi più accreditata è quella secondo la quale, alla vista del prototipo, Enrico Piaggio esclamò “Sembra una vespa!” per via della carrozzeria arrotondata. Ad ogni modo, la Vespa è uno dei primi veicoli adatti a tutti grazie al basso prezzo. Tra le invenzioni italiane, è quella che attrae collezionisti per la sua intramontabile iconicità.
L’idromassaggio
La vasca idromassaggio è un’invenzione di Roy Jacuzzi, da cui prende il nome. È considerabile una tra le tante invenzioni italiane perché la famiglia Jacuzzi si trasferì in California ma era di origini italiane. Il successo dell’idromassaggio fu del tutto casuale: il signor Jacuzzi mise a punto un’apparecchiatura terapeutica in vasca per alleviare l’artrosi reumatoide del figlio. Questa era dotata di un sistema che permetteva di creare bollicine. Consapevoli del potenziale, ben presto la famiglia Jacuzzi regalò questa idea all’umanità.
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Il cono gelato
I bicchieri di gelato nel Novecento erano in vetro e solitamente non venivano restituiti, rappresentando quindi una perdita economica per una gelateria. Il problema fu risolto da Italo Marchioni, nato a Belluno e residente in America, con l’invenzione del cono gelato nel 1903. In particolare, per la realizzazione del cono in cialda, creò un macchinario apposito in grado di dare l’iconica forma. Successivamente, fondò una fabbrica di coni e cialde a Hoboken. Questa è sicuramente una delle invenzioni italiane che uniscono l’utile alla golosità.
La plastica
La plastica, o meglio polipropilene isotattico, è un’invenzione di Giulio Natta che valse all’inventore anche il Premio Nobel per la chimica nel 1963. Fondamentale fu l’incontro con Karl Waldemar Ziegler, con cui condivise il Premio Nobel, il quale riuscì a ottenere il polietilene, di cui Natta scoprì l’enorme importanza. Natta, in particolare, sperimentò la procedura di Ziegler su altri gas, tra cui il propilene, ottenendo il polipropilene isotattico. Tra le tutte, è una delle invenzioni italiane più utili ma che, allo stesso tempo, crea grandi problemi ambientali per via del suo smaltimento, soprattutto per quanto riguarda la plastica usa e getta.
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