La beffa della Dreadnought: di che si tratta

La beffa della Dreadnought: di che si tratta

La beffa della Dreadnought è stato uno scherzo organizzato nel 1910 dal poeta anglo-irlandese Horace de Vere Cole, per ridicolizzare la HMS Dreadnought, corazzata ammiraglia della flotta britannica.

Durante la beffa della Dreadnought, Horace Cole e cinque suoi amici, alcuni dei quali appartenenti al Bloomsbury Group, come la scrittrice Virginia Woolf, suo fratello Adrian Stephen, e il pittore Duncan Grant, ma anche altri come il soldato Anthony Buxton e l’avvocato Cecil Guy Ridley, si spacciarono per i membri della casa reale abissina, intenzionati a fare una visita ufficiale a bordo della Royal Navy, per prendersi gioco della marina militare. Il loro travestimento fu talmente impeccabile da non destare alcun sospetto, arrivando a convincere chiunque sulla nave, guardie incluse, della loro identità.

Adrian Stephen, nel 1936 scrisse un libro intitolato The ‘Dreadnought’ Hoax (1936), in italiano La beffa della Dreadnought, pubblicato dalla Hogarth Press, la casa editrice fondata da Virginia e il marito, Leonard Woolf, nel quale descrisse dettagliatamente la burla, ricordando che Horace Cole, nei panni di un giovane rappresentante del Foreign Office, dovette solo indossare un cappello a cilindro e un frac, ma gli altri, che impersonavano l’Imperatore abissino e il suo entourage, dovettero annerirsi il volto, indossare barba e baffi finti.

La beffa della Dreadnought ebbe luogo il 7 febbraio 1910: fu inviato alla HMS Dreadnought un telegramma, fingendo che provenisse dal Foreign Office, che annunciava al comandante della Royal Navy, sir William May, la visita di un gruppo di dignitari abissini. Durante il giro di ispezione, il gruppo di dignitari mascherati comunicavano tra di loro tramite un idioma inventato di sana pianta, un misto di greco e latino, ed emettendo suoni senza senso. Inoltre, mostravano il loro apprezzamento e stupore per ogni meraviglia illustrata dal capitano della corazzata, attraverso l’espressione bunga bunga. La visita sulla HMS Dreadnought continuò senza intoppi per tutto il giorno, e nessuno si accorse di niente.

Al termine della beffa di Dreadnought, il gruppo decise di tenere privata la loro bravata, ma alcuni giorni dopo, sui principali quotidiani britannici, tra cui il Daily Mirror, comparve un resoconto della beffa, con tanto di fotografia annessa (inviata da Cole), che ritraeva i membri del gruppo mascherati da reali abissini. In poco tempo la storia della beffa di Dreadnought raggiunse un pubblico sempre più vasto, tanto da essere oggetto di discussione anche in Parlamento.

Horace de Vere Cole, già noto per essere un leggendario burlone, con la beffa di Dreadnought si guadagnò il titolo di Sultan of Pranks, Sultano delle burle.

Conseguenze della beffa della Dreadnought

Inizialmente la Royal Navy era intenta a far arrestare i complici coinvolti nella beffa di Dreadnought, ma per evitare di dare importanza e visibilità alla questione, decise di lasciar perdere. Fu comunque stabilita una sorta di punizione nei confronti dei partecipanti, eccetto Virginia Woolf, e seguendo il modello dei college britannici, i burloni furono bastonati sulle natiche dagli ufficiali della marina.

Cos’è il Bloomsbury Group?

Dopo la morte del padre, Leslie Stephenson, avvenuta nel 1904, Virginia, i suoi fratelli Toby e Adrian e sua sorella Vanessa lasciarono la casa di Hyde Park Gate e si trasferirono nel quartiere di Bloomsbury, adottando uno stile di vita libero da quel rigido moralismo vittoriano che aveva caratterizzato la loro gioventù. La loro casa diventò il centro del famoso Bloomsbury Group, in cui si riunivano importanti intellettuali, tra cui: Clive Bell, il critico d’arte che sposò Vanessa, Leonard Woolf, l’editore e giornalista che diventerà il marito di Virginia nel 1912, l’esperto d’arte Roger Fry, il biografo Lytton Strachey, l’economista John Maynard Keynes, il romanziere E.M. Forster e il pittore Duncan Grant.

Rimasero famosi come cerchia di intellettuali per il loro spirito da bohémien e per la vasta quantità di opere lasciate in eredità, ma ciò che conferì particolare notorietà ad alcuni di loro fu proprio la beffa della Dreadnought.

Fonte immagine: Wikipedia

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