La curiosa storia degli spirituals, gli schiavi che cantavano durante il lavoro

La curiosa storia degli Spirituals

Gli spirituals sono canti nati tra gli schiavi afroamericani nel Sud degli Stati Uniti, tra il XVII e il XIX secolo. Non si tratta solo di espressioni di fede religiosa, ma di veri e propri messaggi in codice, strumenti di comunicazione e di speranza in un contesto di oppressione e sofferenza. Scopriamo insieme la curiosa storia degli spirituals, analizzando alcuni dei testi più conosciuti e il loro significato nascosto.

Le origini degli Spirituals: canti di fede e speranza in schiavitù

Gli spirituals, originariamente espressioni di un credo religioso nate nel periodo dello schiavismo americano. Tuttavia, questa definizione è corretta solo in parte: sebbene il nome suggerisca un legame con la religione, il loro scopo andava ben oltre. Erano canti collettivi, spesso improvvisati, che attingevano alle storie e ai personaggi della Bibbia, reinterpretandoli in chiave di speranza e di liberazione. Gli schiavi si identificavano con il popolo d’Israele oppresso in Egitto, e la “terra promessa” diventava simbolo della libertà agognata.

Oltre la religione: gli Spirituals come codici segreti per la libertà

Questi canti erano dei veri e propri messaggi in codice per comunicare agli schiavi come raggiungere la libertà. Dietro le parole apparentemente semplici e i riferimenti biblici, si nascondevano istruzioni precise su percorsi di fuga, luoghi sicuri e contatti con gli abolizionisti.

“Follow the Drinking Gourd”: l’Orsa Maggiore come guida verso la libertà

Studiando la curiosa storia degli Spirituals arriviamo ad analizzare Follow the Drinking Gourd. In questo canto ricorre spesso la figura dell’orsa maggiore, simboleggiata dal Drinking Gourd, letteralmente mestolo per bere ma che per loro era un prezioso indizio di seguire il grande carro. Così quando uno schiavo ripeteva questa parola stava in realtà segnalando agli schiavi in fuga di correre in quella direzione. Nel loro cammino avrebbero incontrato gli abolizionisti e trovato la libertà.

«Follow the drinkin’ gourd
Follow the drinkin’ gourd
For the old man is comin’ just to carry you to freedom
Follow the drinkin’ gourd
When the sun comes back, and the first quail calls
Follow the drinkin’ gourd
For the old man is waiting just to carry you to freedom.»

(Follow the Drinkin Gourd)

“Wade in the Water”: il fiume come via di fuga

C’è un testo in particolare, intitolato Wade in the Water, spiegava agli schiavi che il percorso migliore per la fuga era il fiume, a notte inoltrata si sentiva questa canzone provenire dalle capanne degli schiavi e li guidava verso la libertà.

L’Underground Railroad e il ruolo degli Spirituals

Canzoni che hanno contribuito a scrivere la curiosa storia degli Spirituals, come Follow the Drinking Gourd, sono tantissime. Questi canti sono stati scritti ed utilizzati come codice segreto dall’Underground Railroad, ossia delle persone che guidarono gli schiavi verso la libertà. Il gruppo, la cui leader era Harriet Tubman, fu fondato nel 1840 e consisteva in una rete di itinerari segreti utilizzati dal 19esimo secolo dagli schiavi afroamericani negli USA per fuggire negli stati liberi ed in Canada. Non era la prima volta che qualcuno si offrisse volontario per aiutare gli schiavi in fuga.

Harriet Tubman: la “Mosè” del suo popolo e l’uso degli Spirituals

La curiosa storia degli Spirituals diventa sempre più interessante se pensiamo che, a partire dalla fine del XVIII secolo, si creano veri e propri gruppi di persone intenti ad elaborare dei veri e propri piani organizzati nei dettagli, con percorsi prestabiliti, luoghi di riposo, guide e mezzi di trasporto. Come si vede dai testi, studiando la curiosa storia degli Spirituals, gli schiavi spesso fuggivano di notte e la sola cosa che poteva guidarli era la volta celeste. Poteva inoltre accadere che gli schiavi venissero informati dell’arrivo di una guida, pronta a portarli in salvo fingendosi un commerciante di schiavi: in questo modo riuscivano a condurre in salvo interi gruppi di persone. Harriet Tubman usava una particolare strofa per preannunciare il suo arrivo, così che gli oppressi potessero prepararsi alla partenza.

«Dark and thorny is de pathway
Where de pilgrim maskes his ways;
But beyond dis vale of sorrow
Lie de fields of endless days.»

Una canzone che racchiudeva la speranza: dopo aver udito quelle parole, gli schiavi aspettavano solo la libertà. La curiosa storia degli Spirituals comprende però anche canti a sfondo drammatico, dedicati a coloro che non ce l’hanno fatta, per commemorarli ma allo stesso tempo avvertire gli altri di un pericolo.

Si tratta di un periodo basso per l’umanità, atti atroci e disgustosi sono stati commessi ai danni di altri esseri umani, che però hanno deciso di lottare fino alla fine, protestare e fuggire verso la libertà. In un contesto struggente come questo la canzone ha realmente salvato delle vite e non solo, gli Spirituals sono così diventati un manifesto di protesta contro la violenza e lo sfruttamento.

Spirituals e Gospel: differenze e similitudini tra due generi musicali

Spiritual e Gospel, come generi, affondano le loro radici nella cultura afroamericana e condividono una profonda connessione con la spiritualità e la lotta per la libertà. C’è, però, una differenza sostanziale tra i due generi che li rende unici e meritevoli di essere esplorati. Gli spirituals nascono nei campi di cotone, durante il periodo della schiavitù, come canti collettivi carichi di fede e speranza. Più che semplici inni religiosi, erano strumenti di comunicazione segreta, veicoli di messaggi codificati che guidavano gli schiavi verso la libertà. Un esempio emblematico è Follow the Drinking Gourd, che indicava il cammino da seguire utilizzando il cielo stellato come guida. In questo senso, gli spirituals rappresentano il grido di un popolo oppresso, un’ancora di salvezza in un mondo di privazioni. Il gospel, invece, emerge successivamente, a partire dalla fine del XIX secolo, nell’ambito delle chiese afroamericane. Se gli spirituals erano canti comunitari, spesso anonimi e tramandati oralmente, il gospel si distingue per una maggiore elaborazione musicale, con arrangiamenti più strutturati e testi che celebrano apertamente la fede cristiana. È un genere che riflette la libertà conquistata e la gioia della redenzione, spesso accompagnato da strumenti musicali come organi e tamburi che ne esaltano l’energia e la vitalità.

L’eredità degli Spirituals: un canto di resistenza e speranza

Mentre gli spirituals raccontano la lotta e la resistenza, il gospel rappresenta un canto di vittoria e di ringraziamento. Entrambi, però, continuano a ispirare, ricordandoci la resilienza di un popolo che ha trovato nella musica la forza per superare le avversità.

Immagine in evidenza da Pixabay

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