La danza della pioggia: l’antico rituale dei nativi americani

La danza della pioggia: un rituale antico

La “Danza della pioggia” è una tradizione che affonda le sue radici nella cultura egizia, ma ne troviamo tracce consistenti anche presso i nativi americani, in particolare quelli del sud-ovest, dove le lunghe estati provocavano periodi di siccità molto prolungati, che comportavano ingenti perdite per la popolazione, la cui alimentazione si basava principalmente sul raccolto, ma anche e soprattutto per l’acqua, elemento essenziale per la sopravvivenza. Nonostante la considerevole distanza, è possibile trovare tracce di tale rituale anche presso le popolazioni dei Balcani e nelle culture slave. Scopriamo insieme in cosa consiste questo antichissimo rituale. 

Cos’è la danza della pioggia

I nativi americani eseguivano il rituale in particolare durante i periodi più secchi dell’anno, tra la metà e la fine di agosto. Era un momento di vera e propria coesione sociale: a questo rituale prendevano parte indistintamente uomini e donne, e ciò comportava un’eccezione, essendo le donne spesso escluse da altri tipi di liturgie. Come ogni rito che si rispetti, i partecipanti indossavano specifici costumi; gli uomini dovevano ondeggiare i lunghi capelli tenuti sciolti, mentre le donne li portavano legati ai lati della testa. I primi inoltre indossavano una speciale maschera colorata di azzurro, blu, giallo e rosso, insieme a piume nella parte alta. Il colore turchese era sempre presente, simboleggiando appunto la pioggia, come anche le piume, simbolo del vento. La maschera delle donne variava solo per i colori, col bianco al posto dell’azzurro. Gli uomini avevano il corpo dipinto con simboli tribali, e portavano pelli di animali come abiti, e calzature turchesi. Le donne indossavano invece abiti neri che coprivano interamente il corpo, tranne i piedi, che rimanevano nudi. Indossavano inoltre uno scialle dai colori brillanti. La danza si praticava tutti in fila, nel centro del villaggio, o spesso in cerchio, e si accompagnavano i gesti della danza con musiche tribali e canti pronunciati dai partecipanti alla danza.

Il sociologo Robert K. Merton afferma che la danza della pioggia ha una doppia funzione: quella manifesta, di provocare appunto la pioggia con un fine ben specifico, e quella latente che riguarda il sancire attraverso questo rituale l’appartenenza a un dato gruppo o stirpe, che condivide gli stessi modelli di appartenenza, e gli stessi valori.

Danza della pioggia, e non solo! 

Per alcune tribù del nord America, come i Cherokee, tale danza aveva un duplice significato: si propiziava l’avvento della pioggia per irrigare i campi, ma la pioggia aveva inoltre uno scopo apotropaico: le goccioline d’acqua erano in realtà gli spiriti dei combattenti valorosi morti durante le battaglie, invocati a purificare la terra e in grado di sconfiggere e scacciare quelli malvagi.

Fonte immagine per l’articolo sulla danza della pioggia: https://it.freepik.com/foto-gratuito/pioggia-fuori-dalle-finestre-della-villa_2441313.htm#page=1&query= pioggia&position=28

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A proposito di Carmen Alfano

Studio Filologia Moderna all'università degli studi di Napoli "Federico II". Scrivo per immergermi totalmente nella realtà, e leggo per vederci chiaro.

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