La storia della Cina è lunga e complessa: molte sono state le dinastie che si sono susseguite, portando con sé cambiamenti e innovazioni. Tra le molte dinastie a lasciare il segno è stata proprio la dinastia mongola, conosciuta con il nome di dinastia Yuan, una dinastia straniera che ha portato l’attuale Cina a vivere un periodo di massima fioritura sotto ogni punto di vista.
Le origini: Gengis Khan e l’unificazione delle tribù mongole
Per capire come nasce la dinastia Yuan bisogna fare un passo indietro e partire dall’inizio del IX secolo, dove l’attuale Mongolia era abitata da unioni tribali di lingua mongola. All’epoca, però, questi ancora non si definivano mongoli, ma iniziarono a definirsi tali solo dopo l’unificazione di tutte queste tribù sotto il comando di Gengis Khan. Queste tribù avevano un rapporto di tipo feudale, ognuna di esse aveva un gruppo di nobili definiti khan, i quali si unificarono sotto il comando di Temujin, chiamato successivamente proprio Gengis Khan. Egli visse una vita molto avventurosa: nacque dopo il 1165, il padre venne ucciso in un banchetto durante un tentativo di pacificazione con un’altra tribù e, per questo motivo, decise, da grande, di avviare un’opera di unificazione di tutte queste tribù sotto il suo comando. Ci riuscì con guerre molto sanguinose e, soprattutto, facendosi nominare come capo attraverso una struttura che le tribù nomadi usavano, cioè il Kuriltai, un’assemblea in cui tutti i capi delle varie tribù votano il proprio referente. Nel 1206, Temujin viene acclamato capo di tutte le tribù e durante l’assemblea gli viene dato il titolo di sovrano universale. Da allora è conosciuto con il nome di Gengis Khan, che significa proprio sovrano universale.
La divisione dell’impero: i quattro Khanati
Nel 1227 Gengis Khan morì, e il suo impero venne diviso in quattro Khanati o Canati: quello del Turkestan, quello della Persia, quello della Russia e infine quello dell’Asia orientale, che spettò al suo terzo figlio Ogodei, il quale aveva come obiettivo quello di conquistare la Cina settentrionale.
Kublai Khan e la fondazione della dinastia Yuan (1271-1368)
Dopo la morte di Ogodei, il kuraltai proclamò Gran Khan Mongke, il quale decise di invadere l’Iran, la Siria e la bassa Mesopotamia. Nel frattempo, suo fratello Kublai occupò la Cina settentrionale e sarà proprio Kublai a dare inizio alla dinastia Yuan.
La conquista della Cina e l’ascesa al potere
Con la morte di Mongke, Kublai non rispettò quella che era la regola imposta dal sovrano universale, secondo la quale il kuriltai doveva riunirsi per eleggere il futuro successore. Egli decise, infatti, di chiamare a raccolta tutta la sua famiglia per farsi eleggere Gran Khan e, nel mentre, un’altra parte di nobili si riunì per eleggere Gran Khan il fratello minore di Kublai. Da quel momento, la Mongolia si ritrovò ad essere governata da due Gran Khan in lotta tra loro. La lotta terminò con la vittoria di Kublai, che si fece eleggere Gran Khan dei mongoli. A quel punto, la Cina era completamente in mano ai mongoli, e Kublai Khan creò così la dinastia Yuan (1271-1368). Con la creazione della dinastia Yuan, diventò il primo imperatore a non essere di origine cinese, creando un impero di una vastità unica.
Riforme e prosperità: il governo di Kublai Khan
Kublai Khan adottò molte usanze già esistenti durante le altre dinastie passate, come ad esempio l’amministrazione politica o l’utilizzo di nomi cinesi per le istituzioni imperiali, e divise il territorio in province, governate da funzionari di nomina imperiale. Inoltre, promosse i commerci, favorendo lo sviluppo di città come Pechino (allora chiamata Dadu), che divenne la nuova capitale dell’impero, e incoraggiò l’integrazione tra la cultura mongola e quella cinese, pur mantenendo una netta distinzione tra i due popoli. Durante il suo dominio, ebbe una grande fioritura anche la via della seta.
La Via della Seta e i viaggi di Marco Polo
Durante la dinastia Yuan molti furono i viaggiatori occidentali che arrivarono in Cina, e uno di questi viaggiatori fu Marco Polo, ed è grazie a lui se ad oggi abbiamo molte testimonianze di ciò che è avvenuto durante il periodo mongolo, dato che ha raccolto tutte queste informazioni all’interno della sua opera Il Milione.
La caduta della dinastia Yuan e l’ascesa dei Ming
La fine della dinastia Yuan arriva nel 1368, con la conquista di Pechino da parte di Zhu Yuanzhang, fondatore della dinastia Ming. La caduta della dinastia fu causata da una serie di fattori, tra cui le lotte interne alla famiglia imperiale, le rivolte popolari, le carestie e le epidemie.
L’eredità della dinastia Yuan: un periodo di scambi e trasformazioni
Termina così la dinastia Yuan, che ha segnato un periodo molto importante per il territorio cinese che, per la prima volta, si trova ad essere dominato da stranieri, che però non hanno abbandonato la cultura cinese, ma al contrario l’hanno coltivata e portata al suo splendore, favorendo gli scambi culturali ed economici con altre regioni dell’Asia e con l’Europa. La dinastia Yuan ha lasciato un’impronta duratura sulla storia e sulla cultura cinese, contribuendo a trasformare la Cina in un impero multietnico e cosmopolita.
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