Grande Muraglia Cinese: storia, caratteristiche e curiosità

La Grande Muraglia Cinese: storia e significato simbolico

La Grande Muraglia Cinese è uno dei più importanti simboli della Repubblica Popolare Cinese ed è una delle sette meraviglie del mondo moderno. Scopriamo qualcosa in più su questa maestosa opera architettonica.

Le dimensioni e il percorso della Grande Muraglia

La Grande Muraglia Cinese in cinese è chiamata 长城 Chángchéng, letteralmente “Lunga muraglia”, ed è un’enorme cinta muraria intervallata da fortini, la cui lunghezza, sommando tutti i segmenti conosciuti, ammonta a ben 21196,18 chilometri e attraversa 15 province della Cina Settentrionale, tra cui Pechino. Quella che viene considerata la prima torre di vedetta di tutta la Grande Muraglia Cinese si trova a Jiayuguan, città della provincia del Gansu, mentre il punto in cui essa raggiunge il mare è nel golfo di Bohai ed è chiamato col suggestivo nome di 天下第一 关 tiānxià dìyīguān, ossia “primo passaggio sotto il cielo”. L’altezza della grande muraglia cinese varia dai 5 ai 10 metri, con una larghezza media di circa 6,5 metri.

Storia della Grande Muraglia Cinese: un’opera millenaria

La costruzione della Grande Muraglia Cinese è iniziata molto prima di quanto si possa immaginare: attorno al VII secolo a.C.. Inizialmente, diversi stati feudali cinesi costruirono fortificazioni indipendenti per difendersi dalle popolazioni nomadi del nord e dagli stati rivali. Prima dell’uso dei mattoni sono stati utilizzati terra battuta, sassi e legno.

Le prime fortificazioni e l’unificazione sotto Qin Shihuang

Fu l’imperatore Qin Shihuang, colui che fece costruire anche il famoso esercito di terracotta, il primo a far unire le parti della muraglia costruite in precedenza per avere una solida barriera difensiva contro le popolazioni al Nord e un efficiente sistema di controllo e segnalazione dei pericoli grazie ai segnali mandati da una torre di vedetta all’altra. Egli unificò la Cina nel 221 a.C., fondando il primo impero cinese e collegando le mura esistenti per creare un’unica, imponente struttura difensiva.

Le dinastie Han, Sui e Tang: ampliamenti e nuove funzioni

Con la dinastia Han (206 a.C. – 220 d.C.) venne portato avanti l’ampliamento della Grande Muraglia Cinese ed essa iniziò ad essere utilizzata anche per scopi commerciali, come via di transito lungo la Via della Seta. In seguito, anche le dinastie Sui (581-618) e Tang (618-907) contribuirono all’espansione e alla riparazione di alcune parti della muraglia.

La dinastia Ming e la Grande Muraglia che conosciamo oggi

Fu con la dinastia Ming (1368-1644) che ebbe luogo la svolta nella costruzione. Le mura furono rinforzate e ne furono costruite nuove parti adottando una tecnica innovativa. Iniziarono infatti ad usare i mattoni, realizzati con nuovi metodi, disposti orizzontalmente e poi sovrapposti e saldati grazie alla malta, un impasto di calce e sabbia. Si stima che in questo periodo siano state erette anche circa 25.000 torri di guardia. La maggior parte della Grande Muraglia che vediamo oggi risale proprio a questo periodo.

La dinastia Qing e l’abbandono della muraglia

Nel 1644, però, la dinastia Qing, proveniente dalla Manciuria, riuscì a sconfiggere i Ming e stabilì il proprio dominio. A quel punto, i confini della Cina si estesero oltre le mura e fu interrotta anche la costruzione della Grande Muraglia. La muraglia è stata innalzata come simbolo dell’unificazione dell’impero cinese e confine che separa ciò che è cinese da ciò che non lo è, ed ha acquistato un grande valore culturale. Bisogna tuttavia considerare che per la costruzione di questa opera imponente innumerevoli persone hanno lavorato in condizioni difficili, spesso perdendo la vita.

La Grande Muraglia Cinese: simbolo di unità e patrimonio dell’umanità

Nel 1987, la Grande Muraglia Cinese è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, riconoscendone l’eccezionale valore universale come opera architettonica, simbolo di unità nazionale e testimonianza della storia millenaria della Cina. Oggi, la Grande Muraglia è una delle attrazioni turistiche più visitate al mondo e continua a rappresentare un’icona della cultura e della civiltà cinese.

Curiosità sulla Grande Muraglia Cinese

È possibile visitare la muraglia facendo trekking o delle escursioni in diverse sezioni, alcune più turistiche e restaurate, altre più selvagge e autentiche. La costruzione della Grande Muraglia Cinese ha ispirato un film del 2016 diretto dal famoso regista Zhang Yimou, intitolato “The Great Wall”. La Grande Muraglia Cinese è anche menzionata nell’inno nazionale della Repubblica Popolare Cinese, la “Marcia dei Volontari”, che recita: “Costruiamo la nostra nuova Grande Muraglia!”.

Visitare la Grande Muraglia Cinese: un’esperienza unica

Visitare la Grande Muraglia Cinese è un’esperienza unica ed emozionante, che permette di toccare con mano la storia e la grandezza di questa straordinaria opera architettonica. Camminare lungo le sue mura, ammirare il paesaggio circostante e immaginare le vicende che si sono svolte in quei luoghi è un’esperienza che lascia un segno indelebile nel cuore di ogni visitatore. Tra le sezioni più famose e visitate, ci sono Badaling, Mutianyu e Jinshanling, facilmente accessibili da Pechino. È importante ricordare che, contrariamente a quanto si crede, la Grande Muraglia non è visibile a occhio nudo dalla Luna, ma solo da un’orbita bassa, e con condizioni di visibilità ottimali.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

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Studentessa laureanda dell'Università di Napoli "L'Orientale".

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