La Guerra dei trent’anni: le 4 fasi

La guerra dei trent'anni.

La Guerra dei trent’anni fu una delle guerre più distruttive e lunghe d’Europa centrale; iniziata nel 1618, terminò nel 1648 con la Pace di Vestfalia. Le cause di questa guerra si possono ricondurre ad un fattore religioso questo perché il tutto inizia come un conflitto tra gli Stati cattolici e protestanti del Sacro Romano Impero. Successivamente il conflitto si ampliò con l’entrata in guerra di altri Paesi.

La Guerra dei trent’anni può essere suddivisa in quattro fasi. Andiamo a conoscerle:

1. Prima Fase

La prima fase della Guerra dei trent’anni è conosciuta anche come la fase boemo-palatina e va dal 1618 al 1625. Nel 1619 Ferdinando II d’Asburgo viene incoronato imperatore del Sacro Romano Impero, re di Boemia e re di Ungheria e Croazia. Con il potere ricevuto, decide di adottare una politica estremamente cattolica: il suo obiettivo politico principale è quello di restaurare l’occidente sotto la religione cristiana. La Pace di Augusta, sancita nel 1555, avvenuta sotto il regno di Carlo V, sanciva il principio di cuius regio, eius religio che letteralmente sta a significare “di chi è la regione, di lui sia la religione”. Quindi, tutto sommato, il nuovo imperatore ha diritto a poter imporre il cattolicesimo nei paesi che lui governa. L’evento scatenante di questa prima fase è la defenestrazione di Praga: cosa succede? Ferdinando II vieta la costruzione di diverse chiese protestanti aprendo così la strada ad una violenta rivoluzione in cui il segretario del Consiglio e due luogotenenti vengono scaraventati dalle finestre del palazzo.

2. Seconda fase

La seconda fase, definita anche fase danese ha inizio nel 1625 e termina cinque anni dopo nel 1630. Dopo la sconfitta dei protestanti nella prima fase della Guerra dei trent’anni, entra in gioco anche la Danimarca, che si schiera a favore dei boemi protestanti. La Danimarca è, inoltre, finanziata dagli inglesi e olandesi, essendo ricche grazie al commercio. Dopo una serie di battaglie nel 1629 Ferdinando II emana l’Editto di Restituzione che vede i protestanti restituire alla chiesa cattolica tutti i beni espropriati.

3. Terza fase

Anche chiamata fase svedese, va dal 1630 al 1635. Nella terza fase entra in gioco anche la Svezia che nella Guerra dei trent’anni si schiera a favore sempre dei protestanti. Qui, però, non ci sono in gioco solo problemi religiosi ma anche politico-economici, difatti Ferdinando II mira ad avere una potenza navale che affacci sul Baltico, ma così facendo intacca gli interessi svedesi. Dopo diverse sconfitte subite, Ferdinando II nel 1630 revoca l’Editto di Restituzione.

4. Quarta fase

Quarta e ultima fase anche chiamata fase francese, va dal 1635 al 1648 con il termine della guerra. La Francia partecipa al conflitto per sconfiggere gli Asburgo austriaci e anche quelli spagnoli. Dopo una serie di vittorie per gli Asburgo, la Francia a poco a poco inizia a vincere tutte le battaglie fino ad arrivare al 1645 con la battaglia di Norlingen in cui gli Asburgo sono sconfitti definitivamente.

Le trattative di pace della Guerra dei trent’anni

Tra il 1644-1648 iniziano le trattative di pace: la pace di Vestfalia. Più precisamente, le trattative di pace vengono firmate in due città della Vestfalia, una a Münster e l’altra a Osnabrük. Secondo alcuni studiosi la pace di Vestfalia conduce alla fondazione dello Stato sovrano moderno, secondo altri non è possibile affermare ciò anche perché dopo la pace le guerre religiose sono continuate ad esistere, e in più nella trattativa di pace il termine “sovranità” non viene mai menzionato.

Termina così la Guerra dei trent’anni, una guerra che ha provocato circa 12 milioni di morti e che è stata definita una delle guerre più catastrofiche abbattutesi sull’Europa Centrale.

Fonte immagine: Wikipedia

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