La pittura paesaggistica: esponenti principali

La pittura paesaggistica: esponenti principali

La pittura paesaggistica fiorisce a Roma come forma d’arte nella seconda metà del ‘500. Sono 2 gli esponenti principali di questa forma d’arte: Claude Lorrain e Nicolas Poussin. Lorrain fu il paesaggista più apprezzato e più celebre d’Europa. Le sue opere fanno parte di un filone dell’arte chiamato “paesaggio classico o ideale.” In questo filone, la natura è rappresentata con lucidità e limpidezza, levigando le imperfezioni e organizzando gli elementi del paesaggio in maniera armoniosa per creare una visione serena. In quest’articolo approfondiremo la pittura paesaggistica con i suoi 2 autori più noti.

Caratteristiche della pittura paesaggistica 

La pittura paesaggistica è un genere artistico che si concentra su scenari naturali infatti, i soggetti principali sono gli ambienti esterni come paesaggi rurali, marini o urbani. Molto importante in questo genere artistico è l’utilizzo della luce infatti, gli artisti catturano diversi momenti della giornata dello stesso paesaggio. Introduciamo un’artista che si dedicò alla pittura paesaggistica: Claude Lorrain.

Claude Lorrain 

Quando Claude Lorrain iniziò la sua carriera nel secondo decennio del XVII secolo, la pittura paesaggistica era un genere piuttosto nuovo, che però si sviluppò con molta velocità nell’Europa settecentesca, seguendo due binari tra loro contrastanti. Nell’Europa settentrionale si prediligeva un approccio naturalistico, secondo il quale gli artisti cercavano di dipingere scene che riproducevano fedelmente il mondo reale. Al contrario in Italia, dove Lorrain trascorse gran parte della sua vita lavorativa, la tipologia dominante era quella del paesaggio ideale. Lorrain utilizzava motivi molto simili nelle sue opere, come: alberi alti, specchi d’acqua animati da increspature che riflettono la luce e figure piccole come contadini. Nel corso della sua carriera, Claude rimase fedele a determinati metodi e principi pittorici. Nelle sue composizioni, l’armonia e l’equilibrio erano sempre di primaria importanza, sebbene in una fase più matura lo stile divenne maggiormente etereo, raffigurando dimensioni quasi irreali.

Nicolas Poussin

È colui che spinse al massimo grado l’idealismo della pittura di paesaggio. Sulla proprio arte dice: “L’aspirazione alla riduzione del molteplice alle strutture formali semplici che si nascondono dietro l’apparente diversità materiale”, con questa affermazione, vuole opporsi al Classicismo e affermare un paesaggio che risente di un senso del tragico. Nelle sue opere sono presenti tracce di simbolismi esoterici e misterici intesi in chiave cristiana, derivanti dall’influenza del gesuitico padre Kircher. I dipinti di Poussin hanno continui richiami alla classicità, con scene mitologiche, storiche e bibliche che formano la sua produzione artistica. Nicolas Poussin è stato un punto di riferimento per il classicismo barocco e le sue opere sono tutt’oggi apprezzate.

Fonte immagine: Wikipedia 

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