La pittura paesaggistica è un genere artistico che ha come soggetto principale la rappresentazione della natura: paesaggi rurali, marini, montani, urbani, ma anche giardini, rovine e scene di vita all’aperto. Questo genere, che ha origini antiche, si afferma come forma d’arte autonoma soprattutto a partire dal Seicento, con l’emergere di grandi maestri come Claude Lorrain e Nicolas Poussin. In questo articolo, approfondiremo la storia, le caratteristiche e i principali esponenti della pittura paesaggistica, con un focus su questi due artisti fondamentali.
Pittura Paesaggistica: storia, caratteristiche ed esponenti principali
La nascita della pittura paesaggistica: dal Medioevo al Seicento
Il paesaggio come sfondo e come soggetto autonomo
Nel Medioevo, il paesaggio era utilizzato principalmente come sfondo per scene religiose o storiche. Solo a partire dal Rinascimento, e soprattutto nel Seicento, il paesaggio inizia ad acquisire una sua autonomia, diventando il soggetto principale dell’opera d’arte.
Lo sviluppo del paesaggio classico e ideale
Nel Seicento, si sviluppano diverse correnti all’interno della pittura paesaggistica. Una delle più importanti è quella del “paesaggio classico” o “ideale”, che si afferma soprattutto a Roma. In questo tipo di paesaggio, la natura non è rappresentata in modo realistico, ma è idealizzata, resa armoniosa e perfetta, secondo i canoni dell’arte classica. Gli elementi del paesaggio (alberi, montagne, fiumi, rovine) sono disposti in modo equilibrato, creando una composizione serena e suggestiva.
Claude Lorrain: il maestro della luce e dell’atmosfera
La vita e la formazione di Claude Gellée
Claude Gellée, detto Claude Lorrain (1600-1682), nasce in Lorena (Francia), ma trascorre gran parte della sua vita a Roma, dove si forma e lavora. È considerato uno dei più grandi paesaggisti di tutti i tempi, e il suo stile ha influenzato generazioni di artisti.
Lo stile di Lorrain: composizione, luce e colore
Lorrain è celebre per la sua capacità di rappresentare la luce e l’atmosfera nei suoi paesaggi. Le sue opere sono caratterizzate da una lucidità e limpidezza straordinarie, con una resa magistrale degli effetti di luce all’alba, al tramonto o in diverse condizioni atmosferiche.
La composizione dei suoi paesaggi è solitamente molto equilibrata, con elementi ricorrenti come alberi alti e frondosi, specchi d’acqua che riflettono la luce, rovine classiche e piccole figure umane che animano la scena.
Opere principali di Claude Lorrain
Tra le opere più famose di Lorrain, si possono citare:
- Porto con l’imbarco di Santa Orsola (1641, National Gallery, Londra)
- Paesaggio con pastori (1645-1646, Galleria degli Uffizi, Firenze)
- Paesaggio con Enea a Delo (1672, National Gallery, Londra)
Nicolas Poussin: il paesaggio classico e la ricerca dell’ideale
La vita e l’influenza del classicismo
Nicolas Poussin (1594-1665), anch’egli francese, trascorre gran parte della sua vita a Roma, dove studia l’arte antica e rinascimentale. È considerato il massimo esponente del classicismo nella pittura francese del Seicento.
Lo stile di Poussin: rigore compositivo e simbolismo
Poussin porta alle estreme conseguenze l’idealismo della pittura di paesaggio. Nelle sue opere, la natura è rappresentata in modo rigoroso e razionale, con una composizione equilibrata e una ricerca di armonia e di perfezione formale.
Spesso, i suoi paesaggi fanno da sfondo a scene mitologiche, storiche o bibliche, e sono carichi di significati simbolici e allegorici.
Alcuni studiosi hanno individuato nelle sue opere tracce di simbolismi esoterici e misterici, interpretati in chiave cristiana, forse influenzati dal gesuita Athanasius Kircher.
Opere principali di Nicolas Poussin
Tra le opere più importanti di Poussin, ricordiamo:
- I pastori d’Arcadia (1637-1638, Museo del Louvre, Parigi)
- Paesaggio con Orfeo ed Euridice (1650-1653, Museo del Louvre, Parigi)
- Le quattro stagioni (1660-1664, Museo del Louvre, Parigi)
L’eredità di Lorrain e Poussin nella storia della pittura paesaggistica
Claude Lorrain e Nicolas Poussin hanno avuto un’influenza enorme sullo sviluppo della pittura paesaggistica. Il loro stile, basato sull’idealizzazione della natura, sull’equilibrio compositivo e sulla ricerca di armonia e di bellezza, ha fatto scuola e ha ispirato generazioni di artisti, soprattutto nel Settecento e nell’Ottocento.
Poussin, in particolare, è stato un punto di riferimento per il classicismo barocco.
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