Il dipinto La principessa Tarakanova di Flavickij cela il doloroso destino di una colta e bellissima fanciulla alla ricerca, per tutto l’arco della sua vita, di una giustizia che non troverà il sollievo di un dolce lieto fine.
Figura storica
La figura del dipinto La principessa Tarakanova di Flavickij è possibilmente interpretativa se analizzando, prima di tutto, il contesto storico nel quale ella si trova a vivere. La fanciulla è nata probabilmente tra il 1745 e il 1753, e asseriva con fermezza di essere la figlia dell’ex imperatrice Elizaveta Petrovna e Aleksej Grigor’evič Razumovskij nel periodo in cui regnava al trono Caterina II di Russia, nonché conosciuta come Caterina la Grande dal 1762. Codesta dichiarazione è solo una delle varie storie che raccontava sulle sue origini, sebbene quest’ultima fosse la più accreditata e da lei protratta fino agli ultimi istanti di vita. La principessa sosteneva di essere nata a San Pietroburgo e che all’età di 10 anni, dopo la morte di sua madre, era stata portata in Siberia ed infine in Persia, dove ricevette una formazione d’alto livello: Tarakanova era difatti molto istruita oltre che ad avere una grande bellezza, sapeva più lingue ed era qualificata in arte e architettura.
Sopravvissuta all’avvelenamento dell’attuale imperatrice, viaggiò nomade per l’Europa sostentando dai suoi amanti. Il suo intento era di trovare dei seguaci che la potessero spalleggiare nel rivendicare le sue nobili origini e il trono russo nel 1774. Caterina la Grande, a tal proposito, premeditò per bene come imprigionare Tarakanova, e mandò un importante ufficiale dell’esercito per riportarla a San Pietroburgo e farla rinchiudere nella Fortezza di Pietro e Paolo con l’inganno. Una volta sequestrata a Livorno, in Italia, e arrestata a San Pietroburgo nel 1775, spetterà alla principessa la sua triste fine, raffigurata nel quadro La principessa Tarakanova di Flavickij.
La principessa Tarakanova di Flavickij: Analisi
Il quadro La principessa Tarakanova di Flavickij è stato realizzato nel 1864 ed è esposto nella galleria Tret’jakov a Mosca. Raffigura la tragica fine della giovine in un clima di drammaticità e tensione emotiva, nel quale la regale donna vestita con un abito di velluto rosso è in piedi su un letto di legno con la presenza di quattro topi che cercano di rintanarsi nelle coperte. Nel tentativo di scappare dal suo triste destino, ella si adagia sul muro con un’espressione agonizzante mentre l’acqua scorre attraverso la finestra, arrivando alla parte superiore del materasso e riempiendo lentamente la sua stanza.
Dopo la morte della principessa il governo russo tentò di limitare la diffusione di informazioni sul fatto appena accaduto, ma al contrario incrementò l’opinione pubblica e portò alla divulgazione di leggende sul conto di Tarakanova. C’è chi crede che fosse morta di tubercolosi a causa delle condizioni precarie della prigionia, o che fosse morta dopo un parto, o che ancora la sua morte fosse stata simulata e che fosse diventata suora a Mosca. L’interpretazione leggendaria più diffusa è che la principessa fosse morta all’interno dei confini della cella a causa di un’alluvione avvenuta a San Pietroburgo nel 1777 e che il quadro rappresentasse i suoi ultimi istanti di vita. Del dipinto La principessa Tarakanova di Flavickij c’è un’altra versione, sempre creata da lui, ma con colori più brillanti e luminosi e si può esplicitamente scorgere l’acqua che dirompa nella stanza con forza, stando a simboleggiare la morte imminente di Tarakanova.
A causa della sua fine tragica, il nome postumo coniato fu Tarakanova, il quale in russo la parola tarakan significa scarafaggio, nominativo datogli alla fanciulla proprio perché versava in una situazione estremamente fatale gli ultimi mesi della sua vita. Il suo vero nome non si sa con certezza, ma nei racconti sulle sue origini la principessa diceva di farsi chiamare con vari nomi, tra cui la principessa Elisabetta di Vladimir e Elisabetta Trémouille quando era in Italia nel 1774, sostenendo, oltre ad essere la figlia dell’ex imperatrice, di essere anche la sorella di Emel’jan Ivanovič Pugačëv, pretendente al trono dell’Impero Russo ai tempi di Caterina II dal 1773 al 1775.
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