La storia di Balto racconta di uno dei cani più famosi al mondo, ispirato per diversi film d’animazione, in particolare quello Disney. Molti non sanno pero che è esistito realmente, ed era un husky da slitta del proprietario norvegese Leonhard Seppala.
Ma, al di fuori dei film, qual è la vera storia di Balto?
Dal punto di vista storico, nel 1925 scoppiò a Nome in Alaska un’epidemia di difterite. All’epoca non c’erano vaccini, ma fu scoperta un’antitossina per curare tutti malati. Tuttavia in quel momento a Nome e nelle cittadine vicine non ce n’erano abbastanza, inoltre le vie principali erano bloccate a causa del freddo, e le navi non potevano attraccare a causa degli iceberg, essendoci una temperatura pari a -40 gradi. Si decise così che l’unico trasporto che poteva essere usato in quel caso fossero le slitte trainate da circa 150 cani, che viaggiarono per 270km andata e ritorno. Il viaggio durò per cinque giorni e la missione fu portata a termine proprio grazie all’aiuto di Balto e di Togo, un altro husky da slitta divenuto noto per essere il più veloce della squadra e aver guidato gli altri essendo il cane di punta. Infatti a New York viene ricordato Togo con una statua a Central Park, e negli ultimi anni, stesso la Disney ha prodotto un film in cui racconta la sua storia e quella di Balto.
La storia di Balto, dunque, ha inizio proprio a questo punto. L’husky infatti, non era veloce come Togo e non era tra i cani più forti di quel gruppo e, secondo il padrone, era adatto solo a portare la posta per brevi tratti. Tuttavia fu proprio Balto a portare l’antitossina nell’ultima tappa del percorso, percorrendo 85km fino a Nome. Quando arrivò in città con i sieri, fu accolto e trattato come un eroe per aver salvato molti cittadini di Nome dall’epidemia. I cani, dopo la spedizione, vennero salvati da un commerciante di Cleveland, che, dopo aver conosciuto la storia di Balto e aver notato le sue pessime condizioni e degli altri cani, organizzò una raccolta fondi per farli adottare.
Dopo questa vicenda, Balto divenne cane da esibizione, mentre Togo continuò a correre come cane da slitta, ed entrambi morirono di vecchiaia. Il 2 febbraio si celebra in Alaska il giorno in cui la spedizione è riuscita a concludere la missione salvando i cittadini di Nome.
La storia di Balto viene ricordata, come già detto, anche da diversi film d’animazione, come quello del 1995 “Balto”. La trama ovviamente è romanzata per poter essere vista e compresa anche da bambini, tuttavia vuole fare da esempio della relazione fra uomo e animale e di come questi ultimi possano essere estremamente intelligenti e d’aiuto per gli umani.
Fonte dell’immagine in evidenza: Wikimedia Commons.