La vera storia di Cappuccetto Rosso: una fiaba tra orrore e morale

La vera storia di Cappuccetto Rosso, una cruda scoperta fiabesca

La fiaba di Cappuccetto Rosso, la bambina con il mantello rosso che porta un cestino alla nonna malata, è una delle storie più conosciute e raccontate al mondo. Ma la versione che tutti conosciamo, con il cacciatore che salva la bambina e la nonna, è solo una delle tante varianti di questa storia, che ha origini molto più antiche e oscure. La vera storia di Cappuccetto Rosso, infatti, è ben lontana dall’essere una favola per bambini, e nasconde elementi macabri, violenti e inquietanti. Siete pronti a scoprire il lato oscuro di questa fiaba?

Le origini oscure di Cappuccetto Rosso: la tradizione orale medievale

Le origini di Cappuccetto Rosso si perdono nella tradizione orale del tardo Medioevo europeo, in particolare in Francia e in alcune zone dell’Italia settentrionale.
Esistevano numerose versioni della storia, tramandate oralmente di generazione in generazione, con varianti e dettagli diversi.
Queste prime versioni erano molto più crude e violente di quelle che conosciamo oggi, e presentavano elementi macabri e inquietanti.

Cannibalismo, seduzione e morte: gli elementi macabri delle prime versioni

In molte versioni orali, il lupo non si limita a divorare la nonna, ma la fa a pezzi, ne conserva il sangue e la carne, e li offre da mangiare a Cappuccetto Rosso, che inconsapevolmente si ciba dei resti della nonna.
Questo elemento del cannibalismo, presente in molte fiabe popolari, simboleggia la violenza e la brutalità del mondo, ma anche il passaggio dall’innocenza all’esperienza.
In alcune versioni, il lupo invita poi Cappuccetto Rosso a spogliarsi e a gettare i suoi vestiti nel fuoco, prima di invitarla a coricarsi con lui. Questo elemento allude chiaramente alla seduzione e alla perdita dell’innocenza.

Aghi e spine: simboli di seduzione e domesticità

In alcune versioni orali, quando Cappuccetto Rosso incontra il lupo, questo le chiede se preferisce seguire la strada degli aghi o quella delle spine.
Questi elementi, apparentemente innocui, hanno in realtà un significato simbolico: gli aghi rappresentano il lavoro di cucito e la domesticità, mentre le spine alludono alla seduzione e al pericolo.

La versione di Charles Perrault: una fiaba con una morale (senza lieto fine)

Nel 1697, lo scrittore francese Charles Perrault pubblicò una versione scritta di Cappuccetto Rosso, intitolata Le Petit Chaperon Rouge, all’interno della sua raccolta di fiabe Contes de ma mère l’Oye (I racconti di Mamma Oca).
Perrault eliminò alcuni degli elementi più macabri della tradizione orale (come il cannibalismo), ma mantenne la tragica fine della storia: Cappuccetto Rosso viene divorata dal lupo, senza che nessuno intervenga a salvarla.
L’intento di Perrault era quello di fornire una morale esplicita alla storia: le bambine devono diffidare degli sconosciuti, in particolare dei “lupi” che si nascondono sotto sembianze gentili.

I Fratelli Grimm e il lieto fine: l’arrivo del cacciatore

Nel 1812, i Fratelli Grimm pubblicarono una nuova versione di Cappuccetto Rosso nella loro raccolta di fiabe Kinder- und Hausmärchen (Fiabe per bambini e famiglie).
I Grimm, ispirandosi a una versione scritta da Ludwig Tieck, introdussero il personaggio del cacciatore, che salva Cappuccetto Rosso e la nonna aprendo la pancia del lupo e riempiendola di pietre.
Questa versione, con il suo lieto fine, è diventata la più diffusa e conosciuta in tutto il mondo, trasformando Cappuccetto Rosso in una fiaba per bambini.

Il significato di Cappuccetto Rosso: simbolismo e interpretazioni

Cappuccetto Rosso come metafora del passaggio all’età adulta

Cappuccetto Rosso è stata interpretata in molti modi diversi. Secondo una lettura psicoanalitica, la fiaba rappresenta il passaggio dall’infanzia all’età adulta, con il bosco che simboleggia l’ignoto e il lupo che rappresenta la sessualità e i pericoli del mondo esterno.

Il lupo come simbolo dei pericoli del mondo

Il lupo, in particolare, è un personaggio ricorrente nelle fiabe popolari, e rappresenta spesso il male, la violenza, la tentazione e i pericoli che si nascondono nel mondo.

La morale della storia: l’importanza della prudenza

La morale più evidente della storia, soprattutto nella versione di Perrault, è l’importanza della prudenza e della diffidenza nei confronti degli sconosciuti. Cappuccetto Rosso, disobbedendo alla madre e parlando con il lupo, mette in pericolo se stessa e la nonna.

Cappuccetto Rosso: una fiaba che continua a evolversi

La vera storia di Cappuccetto Rosso, con le sue molteplici versioni e interpretazioni, continua a essere raccontata e reinventata, adattandosi ai tempi e alle culture.
La fiaba è stata oggetto di numerose rielaborazioni letterarie, cinematografiche, teatrali e artistiche, a dimostrazione della sua forza simbolica e della sua capacità di parlare a generazioni diverse. Che sia una storia di orrore, una fiaba per bambini o una metafora della vita, Cappuccetto Rosso rimane una delle storie più affascinanti e inquietanti della tradizione popolare.

Illustrazione di Cappuccetto Rosso e il lupo

Illustrazione di Gustave Doré (Fonte: Wikipedia)

Fonte immagine in evidenza: dipinto di Carl Larsson – Little Red Riding Hood su Wikipedia

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